venerdì 28 febbraio 2014

Music helps me escape



Oggi, miei cari lettori, siamo qui per parlarvi di un argomento che oramai è all'ordine del giorno: la musica. 
Al giorno d'oggi essa è vista non più come una forma d'arte ma come un modo alternativo per scappare da una realtà fin troppo cruda e crudele. La musica, infatti, viene raffigurata come un mondo dove incanalare ogni sofferenza, ogni dolore, ogni fatica e ogni problema; in sostanza un riparo immaginario. 
 
Noi tutti sappiamo che i primi a cercare riparo in essa sono i ragazzi, forse troppo fragili e insicuri per affrontare un mondo così disastrato. Difatti la musica rappresenta in pieno lo stato d'animo e il carattere dell'ascoltatore che, a seconda della musica che ascolta, cambia modo di vestirsi, di atteggiarsi e di presentarsi agli occhi degli altri. 
I ragazzi, più che altro, vogliono rispecchiarsi nei testi dei loro cantanti preferiti nonché idoli. 
Forse vi sembra troppo chiamare dei semplici cantanti che svolgono solo il loro lavoro idoli ma per molti, anzi forse per tutti i ragazzi, questi cantanti sono un esempio da seguire poiché, grazie alla loro musica, riescono a far vivere al meglio l'adolescenza di un semplice ragazzo forse troppo timido per relazionarsi con altri suoi coetanei. Questo ragazzo, grazie a delle semplici parole intonate dauna voce amica, riesce ad andare avanti nella vita di tutti i giorni.

Però, miei lettori, c'è da dire che la musica non è solo rose e fiori; difatti la vita di un adolescente può essere rovinata per via del tipo di musica che ascolta o per il cantante che segue.

Se ci fate caso, quanti ragazzi vengono presi di mira, soprattutto a scuola, solo per i loro gusti musicali?

Troppi.

Quanti ragazzi vengono picchiati o discriminati solo perché piace loro un determinato cantante piuttosto che un altro?

Purtroppo troppi sono i casi di discriminazioni e ancora oggi questo fenomeno non si è placato, anzi è aumentato sempre di più.

Concludendo il nostro articolo, e sperando di aver attirato la vostra attenzione, vi lasciamo con una bellissima citazione di un autore oramai conosciuto in tutto il mondo: "La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia" (Ludwig Van Beethoven)



A presto, 

Sofia&Damiana

10 commenti:

  1. Sono d'accordo.
    Non c'è momento della nostra vita che non abbia una colonna sonora di sottofondo: dal caos della sala-parto in cui nasciamo ai pianti del primo giorno d'asilo, dalle risate chiassose con gli amici alle sfuriate di gelosia con fidanzati/e, dalle bottiglie stappate per festeggiare la laurea ai canti in chiesa il giorno del matromonio, dai vagiti dei neonati causa di notti insonni al bisibglio sussurato intorno a chi se ne sta andando... "from the cradle to the grave" come cantavano gli U2!

    RispondiElimina
  2. Anche io sono d'accordo con il contenuto di questo articolo e ne ho una reale prova tutti i giorni a scuola e nella vita privata.
    Spesso alcuni ragazzi vengono discriminati per i propri gusti musicali ed a volte anche esclusi. Per questo tendono ad isolarsi per evitare ulteriori offese e a mentire pur di essere accettati dal gruppo.
    Inoltre alcuni cantanti, che sono ritenuti "idoli" da questi giovani, spingono questi a copiare i loro comportamenti ed i loro modi di fare; cambiando radicalmente il loro essere (caratterialmente e fisicamente).
    In conclusione credo che nessuno debba farsi influenzare dai commenti altrui, rimanendo sempre se stesso in ogni situazione.

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Certo, la musica può essere un'ottima "compagna di solitudine" (quando cammino su una strada solitaria e la mia ombra è l'unica che cammina accanto a me), ma di sicuro non potrà mai sostituire le persone.
    Ascoltare una canzone può far cambiare umore, ma mai quanto la voce di un amico o di una persona fidata.
    Personalmente non sono influenzato né nel modo di vestire né in quello di pensare dalla musica che ascolto, ma sicuramente molte delle mie canzoni preferite rispecchiano il mio carattere.

    SummuS

    RispondiElimina
  5. Sono d'accordo anch'io con quello che l'autore ha scritto in questo post. Considero però la musica una compagna più che "un modo alternativo per scappare da una realtà fin troppo cruda e crudele".
    La musica per me è un intrattenimento, un accompagnamento per ballare con le mie amiche o da sola, un'occasione per cantare oppure, semplicemente un sottofondo.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo con ciò che è stato scritto nell'articolo.
      La musica è un "luogo immaginario" dove i ragazzi si possono rifugiare nei momenti di depressione, i testi delle canzoni li rappresentano e li consolano.
      Personalmente non ascolto canzoni in base ai testi bensì in base alla melodia, spesso allegra in grado di mettere di buon umore, la musica per me è più un sottofondo per ballare con i miei amici o per tenermi compagnia.
      Credo infine che nessuno debba essere deriso a causa delle preferenze musicali poiché nessuno si trova nella posizione di giudicare.

      Elimina
  7. Commento su blog musicale (Sofia e Damiana):
    Pienamente d'accordo!
    Penso che la musica sia un passatempo perfetto e molto piacevole.
    Un punto d'incontro tra la realtà e la fantasia dove la musica è la chiave di tutto.
    Mi aiuta a lasciare alle spalle tutti i pensieri negativi grazie alla sua capacità di coinvolgere in quello che solo lei sa trasmettere.

    Alice

    RispondiElimina
  8. Anche secondo me è cosi. Con il passare degli anni, grazie alle nuove tecnologie, a internet e alla globalizzazione, la musica si è sviluppata e sono state create nuovi tipi di musica. Una di questa è il rap. Questo genere è un sottoinsieme del più conosciuto famoso hip hop. Il rap è nato negli Stati Uniti negli anni settanta. Da allora in America sono nati personaggi che hanno riempito le vite di migliaia di ragazzi con le loro rime due di questi sono tupac e eminem. Questi sono ritenuti i migliori rapper al mondo anche se tupac è deceduto a causa di una sparatoria più di dieci anni fa. Io amo questo genere di musica e ascolto solo questo con più di mille canzone nella mia playlist. Purtroppo il rap in Italia è esploso molto tardi, circa nei primi anni del 2000 ma da allora questo genere si è sempre sviluppato anche nel nostro Paese.

    Edo

    RispondiElimina
  9. Sono pienamente d'accordo con ciò che è stato espresso nell'articolo. Infatti reputo la musica il miglior strumento per sollevare il proprio stato d'animo, per rilassarsi nei giorni caotici e per divertirsi con gli amici.
    I gusti musicali, inoltre, spesso descrivono la personalità di un individuo, come se il genere musicale fosse sinonimo del carattere: rock vivace, pop romantico, classica tranquillo e così via.
    Penso quindi che nessuno debba essere giudicato dai propri gusti perché,come dicevano i latini: "De gustibus non est disputandum".

    Mirko

    RispondiElimina