Molti ragazzi considerano la pasticceria un'attività inutile e una mera perdita
di tempo.
In realtà non è affatto così: sono sempre più gli adolescenti che si appassionano all'arte della panificazione
e della pasticceria sia a livello amatoriale sia professionale.
Come infatti emerso da recenti sondaggi, il numero di
iscritti agli istituti professionali per pasticceri é in forte crescita.
Questo incremento è dovuto, in parte, ai sempre più numerosi format di cucina
trasmessi da parecchi canali televisivi.
Un esempio di pasticciera adolescente a livello
amatoriale è la
diciottenne Elisa, concorrente e semifinalista di Bake off Italia, talent show incentrato appunto sui novelli
pasticceri.
L'arte culinaria, in particolare la branca della
produzione dolciaria, è, oltre
che un'attività
stimolante per la creatività, un ottimo metodo per combattere lo stress quotidiano: tra mestoli e pirofile si riescono a
dimenticare, se pure per un'ora, tutti i problemi e le tensioni sorti nel corso
della giornata in ambito scolastico o lavorativo.
È inoltre anche un mezzo di
comunicazione ed espressione di sentimenti ed emozioni: cucinare bene e con
cura è il
gesto supremo di accudimento “che si trasforma in un'attività terapeutica”, come affermato da Roberta
Schira nel suo libro Cucinoterapia.
Acquisire un'abilità relativamente elevata in cucina è una carta vincente che si può giocare in numerose
occasioni.
La pasticceria è una passione "unisex"; i più famosi sono infatti degli
uomini, come ad esempio il tedesco di nascita e milanese d'adozione Ernst Knam o
l'italo-americano Buddy Valastro, meglio conosciuto come "Il boss delle
torte".
Quindi ragazzi, non siate timorosi… Sperimentate nuove passioni
finora ignorate!
Fra
Nessun commento:
Posta un commento