Treviglio, 1 febbraio 2015
Cara Adolescenza,
ti
scrivo per farti sapere che, sai, non mi stai facendo una bella impressione.
Tecnicamente dovrebbero essere gli anni migliori della vita di noi ragazzi, in
pratica sono pieni di delusioni, obiettivi non raggiunti, amori impossibili e
la costante paura di non essere "abbastanza".
Mi chiedo se fai così
solo per me o è
un comportamento che hai con tutti.
A sentire i miei genitori loro ti amano, vorrebbero
continuamente tornare da te; forse era
un periodo diverso o una situazione diversa, ma non capisco come mai io non abbia
tutta la fortuna che hanno avuto i Miei. Loro uscivano, andavano al mare e
trovavano sempre un posto, un animale o un tramonto che li facesse re-innamorare
ancora. Più della
prima volta e delle volte precedenti. Ecco, loro vivevano così. Vivevano alla
luce del sole e della luna. Ogni occasione era buona per festeggiare. Vivevano
un po' più liberi, un po' più profondamente,
senza problemi; certo, magari avrai
portato anche a loro delle delusioni... molto leggere, ma gliele avrai portate.
Sai, Adolescenza, gliel’ho chiesto: loro rifarebbero tutto da
capo!
Per quel che mi riguarda, quando tu porti una delusione, sembra
la fine del mondo. Ogni volta più
pesante della prima. Ed è
dura da sopportare: ci sono giorni in cui vorrei stare chiusa in camera senza
più uscire.
Con le ali incatenate al muro.
Altri giorni invece vorrei andare al mare, in montagna. Vorrei
volare. Partire e non tornare più.
Io amo viaggiare: mi piace cambiare tutto per un po'. Scoprire sempre nuove cose.
Nuovi posti. Nuovi tramonti. Non mi piace stare a casa a letto, ma tu, a volte,
mi distruggi talmente tanto da farmi scordare tutti i sogni che ho: anzitutto
quello di andare via finita la scuola. E poi innamorarmi. Viaggiare. Voglio
studiare e conoscere tutto. Fare foto ai tramonti. Amo i tramonti. Amo la notte…
mi fa pensare. Come adesso che, al chiarore delle stelle, rifletto su questa
lettera che sto scrivendoti. Amo la luna. Amo i libri e la cioccolata calda.
Amo tante cose, ma non amo te.
Adesso non ti amo, magari fra un po' di tempo ti amerò... quando avrò qualcuno a cui raccontare tutto. Le
belle e le brutte cose. Ciò
che mi spaventa e ciò
che mi fa ridere. Ciò
che avrei voluto fare ma non ho mai fatto per troppa paura. Ciò che farò…
Vorrei che tu capissi quanta vita ho dentro che non riesco a vivere per paura di una tua
delusione. Ho davvero tanta vita da vivere. Quindi, ti prego, fammela vivere e
portami meno delusioni, o meglio: delusioni meno pesanti da sopportare. Portami
un dolore gestibile. Uno che riesco a combattere. Uno che poi scorderò da grande oppure
uno che mi rimarrà dentro per sempre. Come un ricordo prezioso dal
quale non mi posso staccare perché
è troppo vivo dentro di me. Dammi forza. Dammi felicità e
sii meno crudele con me.
Ti prego,
Alessandra
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