domenica 1 febbraio 2015

Rosso: il colore della passione

Il vecchio uscì dalla stanza, lasciando una sorta di malinconia e di

lieve stupore tra gli anziani uomini riuniti intorno a quel tavolo.

Il segretario lo accompagnò attraverso il lungo e buio corridoio fino

ad arrivare ad una grande terrazza e lo lasciò solo.

L'uomo, triste e pensieroso, si lasciava bagnare dalla pioggia mentre

beveva una tazza di caffè bollente ed osservava l'orizzonte chissà

pensando a cosa.

Ecco che egli si accorse che proprio nel giardino sottostante, anche

se ricoperto di nebbia, si poteva osservare una strana incisone su un

grande albero vecchio...

L'uomo scese lungo la scalinata esterna, scricchiolante e

arrugginita, e vide che da quell'incisione spuntava una bella rosa

rossa ormai un po' appassita. Di fianco vi era un biglietto, giallo e

invecchiato, scritto con una bella grafia che diceva: "Caro mio, mi

spiace di non averti confessato tutto prima. Mi sono accorta solo

ora che quel bel tedesco non faceva per me… La ricchezza e la

vanità avevano, a quel tempo, annebbiato i miei sentimenti. Sai, io ti

ho sempre tenuto nel cuore. Ora è arrivata la fine del mio percorso...

Son sicura che ci rivedremo". C'era una firma un po' sbiadita in fondo a quella

Lettera. Il vecchio non si sbagliava ed aveva letto proprio bene....

era il nome di Fiorenza! Lei gli aveva lasciato un indizio dove trovare

il luogo del suo prossimo messaggio. Biglietto dopo biglietto il vecchio arrivò

alla meta. L'ultima tappa era a dir poco incantevole: un magnifico

prato di rose rosse. Poteva sembrare strano ma l'uomo sentì il bisogno di

lasciarsi andare e si addormentò.  In questo modo raggiunse


Fiorenza porgendole una rosa...

Fede

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