lieve stupore tra gli anziani uomini riuniti intorno a quel
tavolo.
Il segretario lo accompagnò attraverso il lungo e buio
corridoio fino
ad arrivare ad una grande terrazza e lo lasciò solo.
L'uomo, triste e pensieroso, si lasciava bagnare dalla
pioggia mentre
beveva una tazza di caffè bollente ed osservava l'orizzonte
chissà
pensando a cosa.
Ecco che egli si accorse che proprio nel giardino
sottostante, anche
se ricoperto di nebbia, si poteva osservare una strana
incisone su un
grande albero vecchio...
L'uomo scese lungo la scalinata esterna, scricchiolante e
arrugginita, e vide che da quell'incisione spuntava una bella
rosa
rossa ormai un po' appassita. Di fianco vi era un biglietto,
giallo e
invecchiato, scritto con una bella grafia che diceva:
"Caro mio, mi
spiace di non averti confessato tutto prima. Mi sono accorta
solo
ora che quel bel tedesco non faceva per me… La ricchezza e
la
vanità avevano, a quel tempo, annebbiato i miei sentimenti.
Sai, io ti
ho sempre tenuto nel cuore. Ora è arrivata la fine del mio
percorso...
Son sicura che ci rivedremo". C'era una firma un po'
sbiadita in fondo a quella
Lettera. Il vecchio non si sbagliava ed aveva letto proprio
bene....
era il nome di Fiorenza! Lei gli aveva lasciato un indizio
dove trovare
il luogo del suo prossimo messaggio. Biglietto dopo
biglietto il vecchio arrivò
alla meta. L'ultima tappa era a dir poco incantevole: un
magnifico
prato di rose rosse. Poteva sembrare strano ma l'uomo sentì
il bisogno di
lasciarsi andare e si addormentò. In questo modo raggiunse
Fiorenza porgendole una rosa...
Fede
Nessun commento:
Posta un commento