La storia per prima insegna
quanto un'unica persona a capo di un gruppo sia riuscita a realizzare imprese
incredibili e a trascinare masse verso novità in campo politico, religioso o
economico. Da Carlo Magno a Maometto, da Adolf Hitler a Napoleone Bonaparte,
sono solo alcuni dei nomi di spicco della storiache hanno, nel bene o nel male,
lasciato il segno.
Gestire un gruppo é un compito ricco di responsabilità; per guidare un team è necessario alternare "bastone e
carota", ossia alternare le maniere forti come la violenza e la
disciplina, con quelle costituite dalla comunicazione e dallo scambio di idee e
opinioni.
Un leader deve saper placare
incomprensioni e litigi tra i membri del team e fare in modo che il "gioco
di squadra" funzioni. Deve saper inoltre collaborare in maniera fluida e
comunicare affinché i miglioramenti si possano constatare, per
riuscire in seguito a raggiungere obiettivi comuni. Questi sono solo alcuni dei precettidi un buon
leaderche, oltre ad avere un ruolo di rappresentanza, è anche una
specie di colla che tiene uniti i membri di una squadra e li protegge.Senza di
esso il team si sfalderebbe e non avrebbe un punto di riferimento, oltre che
perdere la motivazione nell'attività da
affrontare.
Come bisogna comportarsi per essere un buon leader?
Bisogna essere razionali, svegli e
previdenti: saper valutare i compiti e i problemi in modo obiettivo ed essere veloci a escogitare delle soluzioni; a volte è necessario
essere anche un po' freddi, perché mostrarsi distaccati può aiutare a
difendere i membri di un gruppo da possibili minacce esterne, come contrasti
con altri gruppi.
Ottenere la lealtà delle persone
sottoposte per un leader è fondamentale.
La fiducia altrui e la sicurezza in sé
costituiscono il punto di partenza ideale verso il
raggiungimento di una nomina internazionale, per la vincita di un premio
musicale o allo scopo di alcune righe o capitoli interi sui libri di storia.
Fra
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