lunedì 13 marzo 2017

NewsToday

Terre in vista!


Cari lettori, avrete sicuramente sentito in questi giorni parlare della scoperta di nuovi pianeti... Come i pirati del passato in vista di nuove terre attraverso il proprio cannocchiale gridavano "Terra in vista!", anche noi oggi abbiamo avvistato attraverso telescopi nuove Terre: "Terre in vista!".
Viaggiamo assieme nello spazio e scopriamo qualcosa in più a proposito dei sette pianeti avvistati.

A circa 40 anni luce dal nostro sistema solare, orbitanti intorno ad una nana rossa ultrafredda, Trappist-1, ci sono sette pianeti denominati, dal più vicino al più lontano dalla stella,  Trappist-1 b, c, d, e, f, g, h. 
Il sistema di Trappist-1 è ben più compatto di quello solare. Il pianeta più distante si trova a sole 0,6 Unità Astronomiche dalla stella, mentre il più vicino si trova ad appena 0,1 UA; per le sue dimensioni, il sistema potrebbe assomigliare ad un Sistema Solare in miniatura: il rapporto tra la stella e i pianeti è più simile a quello tra Giove e le sue lune. I due esopianeti più grandi sono "b" e "g", circa del 10% più grandi della Terra, mentre i due più piccoli sono "d" e "h", del 25% circa inferiori al nostro pianeta.


Gli esopianeti in questione sono rocciosi e hanno massa e diametro molto simili a quelli terrestri. Potrebbero essere nati 500 milioni di anni fa assieme alla loro stella e, data la loro vicinanza ad essa, le esporrebbero per la maggior parte del tempo la stessa faccia, in quanto il loro moto attorno al proprio asse coinciderebbe quasi con quello orbitale.


Inoltre, grazie alla loro vicinanza a Trappist-1, gli esopianteti potrebbero essere riscaldati dalla (relativamente) fredda stella. Tre dei pianeti (e, f, g) si trovano all'interno della fascia di abitabilità, ossia una zona in cui si potrebbe presentare acqua allo stato liquido; anche sugli altri quattro pianeti non è escludibile la presenza di acqua, però i tre più interni sono troppo vicini alla stella, mentre quello più esterno è talmente lontano che, se presente, l'acqua sarebbe ghiacciata.
Nonostante ciò, fascia di abitabilità non è sinonimo di essere abitabile; infatti, sebbene Marte e Venere si trovino all'interno della fascia, non sono abitabili. L'effettiva abitabilità è determinata dalla presenza di un'atmosfera e dalla sua eventuale composizione chimica. Infatti per una vita (simile a quella terrestre) c'è la necessità della presenza contemporanea di ossigeno, ozono, metano, vapore acqueo e anidride carbonica. 
Si riuscirà ad analizzare la presenza di questi elementi grazie al James Webb Telescope che verrà lanciato nel 2018: nel prossimo decennio si scoprirà se il nostro non è l'unico pianeta abitato.
Oltretutto, essendo Trappist-1 una nana rossa ancora "giovane", c'è il rischio che emetta radiazioni dannose per una possibile vita; eppure, appunto essendo la stella ancora giovane, un'ipotetica vita avrebbe migliaia di miliardi di anni per abituarsi a  tali emissioni.  

Immaginando di stare sul quinto esopianeta (g), quello apparentemente più abitabile, si vedrebbe una stella 10 volte più grande del nostro Sole (perché molto vicina) color salmone. Inoltre si scorgerebbero sei "lune" il doppio più grandi della nostra: gli altri pianeti.   


La tecnica dei transiti ha permesso la scoperta dei pianeti di Trappist-1. Questo tipo di tecnica misura le variazioni di luminosità dell'astro, calcolando così la presenza di pianeti in orbita attorno ad esso nel momento che vi passano davanti. 
Tre dei sette pianeti erano già stati "trovati" nel 2016 da un gruppo di astronomi dell'Università belga di Liegi guidato da Michaël Gillon, grazie alla collaborazione TRAPPIST che ha utilizzato due telescopi di 60 cm, collocati in Cile e Marocco.
Successivamente il Very Large Telescope (Cile), il telescopio della Nasa Spitzer e altri telescopi nel mondo si sono uniti alla ricerca e hanno localizzato totalmente 34 transiti, indice di un numero più alto di pianeti. 
Per 20 giorni il telescopio della Nasa Spitzer ha osservato la stella e, dato che le orbite dei pianeti sono molto corte, è riuscita ad osservare un gran numero di transiti e ha raggiunto le conclusioni visibili nel seguente video:



In passato sono stati scoperti altri sistemi extrasolari, anche molto numerosi, ma quasi sempre si trattava di pianeti più grandi della Terra o di pianeti gassosi o ghiacciati. Il caso di Trappist-1 è il primo che  comprende 7 esopianeti rocciosi simili alla Terra che ruotano intorno ad un'unica nana rossa.

Per chi fosse interessato ad una piccola gita nel sistema di Trappist-1, il raggiungimento da parte della sonda attualmente più veloce, che viaggia a circa 80.000 km/h , terminerebbe dopo circa 1 milione e 80 mila anni... Meglio aspettare l'invenzione del teletrasporto!


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GLOSSARIO:

Anno luce: è la distanza che percorre la luce nel vuoto nell'arco di un anno solare tropico, ossia la distanza che ricoprirebbe un corpo nel vuoto viaggiando a circa 300.000 chilometri al secondo in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi

Esopianeti: (o pianeti extra solari): sono pianeti che orbitano intorno ad una stella diversa dal Sole. Sono quindi esterni al Sistema Solare.

Nana rossa: è una stella più piccola e fredda rispetto alle altre. La maggior parte delle stelle della nostra galassia sono nane rosse. Hanno una vita di decine e decine di miliardi in più rispetto al Sole.

Orbite: sono orbite le traiettorie descritte dai corpi celesti nel loro movimento intorno a un altro corpo centrale, verso il quale sono attratti secondo la legge della gravitazione universale.

Sonda: è uno strumento spaziali utilizzato per misurazioni fisiche nello spazio extraterrestre. 



- GC




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