mercoledì 22 marzo 2017

FRESHNEWS

NON 'FURBETTI' MA PROFESSIONISTI DEL CARTELLINO

In data 23 Febbraio, alle ore 2.00 circa del mattino, è scattato il blitz dei carabinieri di Napoli per procedere all'arresto di medici, infermieri e amministratori dell'ospedale partenopeo Loreto Mare.
Il motivo? Assenteismo dal lavoro, un fenomeno sempre più comune nel nostro Paese. Si
tratta di assenza frequente dal luogo di lavoro, senza motivi leciti, timbrando comunque il cartellino per ricevere uno stipendio e poi andare a svolgere un altro lavoro o semplicemente a farsi i "fatti propri".
L’indagine è durata due anni, con l’analisi di ore e ore di filmati e intercettazioni e oltre 500 servizi di osservazione e pedinamento. Unitile dire che sono stati scoperti migliaia di casi di assenteismo. Come spiegano i Carabinieri, cinquantacinque persone, tra le quali un neurologo, un ginecologo, nove tecnici di radiologia, diciotto infermieri professionali, sei impiegati amministrativi, nove tecnici manutentori e undici operatori sociosanitari, durante la mattinata sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
Ad aiutare coloro che preferivano fare i 'propri comodi' vi erano altri colleghi che timbravano fino a 20 cartellini per volta; nessun collega dei colpevoli ha voluto però denunciare il fatto perché ha dichiarato che "così facevano tutti". Queste assenze sul posto di lavoro hanno portato gravi disagi quali la lunghissima attesa nel pronto-soccorso che in alcuni casi ha oltrepassato anche le sette ore a causa di mancanza di personale.

Ospedale Loreto Mare di Napoli
Dai controlli è risultata anche l’assenza dei dipendenti dell’Ufficio rilevazioni presenze e assenze, ovvero di coloro che avrebbero dovuto assicurare i controlli per il rispetto delle clausole contrattuali. Documentato anche il caso di un medico, indagato, il quale mentre era in servizio prendeva il taxi e andava a giocare a tennis oppure a sbrigare faccende personali come fare compere in gioielleria.
Concludo con la dichiarazione del presidente dell'Ordine dei medici di Napoli e provincia, Silvestro Scotti: "Comportamenti come quelli ripresi nell'indagine non sono degni di un paese civile. Ci rammarica che anche dei medici risultino coinvolti nella cricca dei furbetti del cartellino. Se le accuse a loro carico dovessero risultare fondate, l'Ordine dei medici di Napoli sarà implacabile nell'applicare le sanzioni previste".

                                                                                                                                         GIÒ

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