Recentemente i paesi europei tradizionalmente meno esposti alle
ondate migratorie dei disperati in fuga da guerra, fame, persecuzioni
hanno dovuto prendere atto che questo problema non riguarda solo paesi
come la Grecia e l'Italia da sempre esposti per ragioni
morfologiche-geografiche all'afflusso continuo di gente in fuga da
condizioni di vita insostenibili.
Il mar Mediterraneo infatti
lungi da essere una barriera invalicabile ha sempre costituito una sorta
di "autostrada" tra il nord Africa e il vicino Oriente, e l'Europa.
È quindi giusto che l'Europa, non solo l'Italia e la Grecia si facciano carico della vita di questi
disperati, uomini donne e bambini ospitandoli e garantendo loro condizioni di vita, dignitose.
Certo
la presenza di un'elevato numero di extracomunitari in condizione di
bisogno può rappresentare un problema di ordine pubblico, un problema di
sicurezza (fra queste persone si potrebbero nascondere anche dei
personaggi pericolosi), un problema igienico-sanitario e economico, ma a
me sembra giusto e umano soccorrere delle persone che sono
evidentemente in gravissima difficoltà e che hanno messo a repentaglio
la propria vita per raggiungere i nostri paesi.
È, però vero
che queste persone devono essere equamente distribuite in tutti i paesi
europei e che tutta l'Europa se ne faccia carico.
Questa
situazione mi ricorda la condizione degli ebrei perseguitati in fuga
attraverso l'Europa alla ricerca di un paese ospitale e sicuro.