sabato 26 settembre 2015

Morire per divertirsi: ne vale la pena?

Buongiorno a tutti, come state?
Spero vi stiate divertendo durante le vostre meritate vacanze.
L'altro giorno, guardando il telegiornale ho notato un aspetto particolare dell'estate, un aspetto che sicuramente non è tra i più lampanti.
Sto parlando delle numerosissime morti che avvengono ogni anno in estate, in Italia (ma probabilmente anche nel resto del mondo) tra gli adolescenti e tra i giovani in generale.
Molti di voi penseranno:-"Ma cosa dici, anche durante il resto dell'anno si sente parlare di adolescenti morti, investiti o drogati"-.
Ebbene, avete ragione, ma la maggior parte di queste morti sono causate dalla stessa cosa: il divertimento.
Che un ragazzo si butti da un balcone in una piscina (il cosiddetto "balconing"), che da ubriaco guidi il motorino senza casco o che venga drogato in discoteca con una misteriosa polverina nel drink, l'aspetto comune di tutti questi casi di morte tra gli adolescenti è che tutti volevano divertirsi e che lo sapessero o meno hanno pagato caro il prezzo di una notte di follie o di "sballo"
La mia domanda ora è la seguente: è davvero questo il divertimento?
Rischiare di morire sfracellandosi contro un palo o un'auto o per overdose (spesso riuscendoci) solo per provare una scarica di adrenalina?
È questa l'idea di divertimento in estate?
Io non credo proprio, e inviterei tutti a valutare i benefici e i rischi prima di fare qualcosa di molto stupido e irresponsabile

CursedGio


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