giovedì 1 ottobre 2015

La Francia chiude le frontiere

14 giugno 2015, la Francia chiude le frontiere, ha ripristinato gli accordi con l'Italia ed ora uomini, donne e bambini non hanno più il diritto di passare per le frontiere francesi.
Sono circa 200 migranti bloccati a Ventimiglia, che iniziano a patire la fame e la sete, mettendo in atto scioperi e proteste. Gli sbarchi sono continui ed il numero di clandestini aumenta rispetto al numero delle partenze.
Sarà giusto ciò che accade? Io non sostengo che essi non siano migranti, ma sono anche uomini che non hanno più niente. Tutti sognano la fine di un incubo e alcuni vorrebbero solamente raggiungere i propri parenti in Francia.
C'é anche da dire che essi pesano sullo stato, devono essere mantenuti e quindi servono soldi, che i cittadini francesi come quelli italiani, fanno fatica a guadagnare.
Questo genere di situazione era già successa nel 2011 quando 1.500 uomini di Sans Papiers sono sbarcati in Costa Azzurra.
Dagli avvenimenti scaturiscono poi polemiche sui presidenti, ad esempio: "dov'è Renzi?" Anche se esso ha espresso chiaramente che Parigi è egoista, sostiene che se il piano "A" non dovrebbe funzionare si passerebbe al piano "B" ovvero: ragionare come una comunità solida e risolvere insieme il problema. 
Naturalmente i ministri di alcuni paesi amici vanno in direzione opposta, in modo da non prendere carico dei migranti. Non mi sembra affatto giusto che i ministri "se ne freghino" di queste situazioni, non è una cosa da ignorare ma da risolvere.
In conclusione sostengo che anche se non si volesse far passare i clandestini nel proprio paese, in questo caso la Francia, bisognerebbe comunque dare un aiuto, perchè non si tratta solo di uomini adulti ma anche di donne e bambini.  
Lucri
                                                                                                                                                          

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