mercoledì 23 dicembre 2015

«Il capriccio degli immigrati»


In questo post ho deciso di parlare di un fatto di cronaca che ho avuto modo di
leggere nel giornale "La Repubblica" nella giornata del 22 dicembre 2015.
L'articolo parlava di un gruppo di migranti africani risedenti a Ceranova, un
comune della provincia di Pavia, avevano richiesto il Wi-Fi e un servizio di
pulizie nell'edificio in cui venivano ospitati.
I profughi, ospitati da luglio in una villa bifamiliare, hanno organizzato una sorta
di protesta nelle vie del paese di Ceranova. I motivi della protesta, come ho
accennato poco sopra, erano il mancato accoglimento di due richieste che
avevano avanzato da tempo, ovvero la presenza di una donna che,
periodicamente, si occupasse delle pulizie nella casa dove alloggiavano e

l'installazione del wi-fi. Ciò per consentir loro di rimanere in contatto con i
familiari lasciati in Africa.
I fatti sono accaduti la sera del 17 dicembre, quando i 24 profughi scesero
in strada nella via principale del paese (quindi in quella più frequentata) e
iniziarono a spargere ogni genere di rifiuti. A quel punto alcuni dei residenti,
sentendo un vociare continuo e altri rumori giungere dalla strada, uscirono di
casa preoccupati. Nel veder la scena a dir poco imbarazzante e sconvolgente
ebbe inizio una discussione tra i profughi e gli abitanti di Ceranova. La
discussione assunse toni molto accesi e per non causare danni e per riportare
la tranquillità sono dovuti intervenire prima il sindaco, Alessandro Grieco, e
subito dopo tre auto dei Carabinieri.
Il giorno dopo il sindaco si recò in prefettura per segnalare il caso e per
chiedere aiuto in quanto a Ceranova non era mai accaduta una cosa simile e
non era corretto togliere la tranquillità agli abitanti, di cui avevano goduto fino ad allora.
Io ritengo che gli immigrati si siano comportati in maniera ingiusta nei confronti
dei cittadini italiani, in quanto (parlando nel nome dello stato italiano) li stiamo
accogliendo donando loro: vitto, alloggio e cure.
Non meritiamo di essere trattati in tale modo, anzi dovrebbero portarci
rispetto e non pretendere cose assurde, come il servizio di una colf all'interno
della propria dimora. Inoltre, dato che la maggior parte di loro non ha un posto
di lavoro fisso, non vedo perché non possano trascorrere del tempo della loro
giornata facendo le faccende domestiche, come ogni altra persona.
Per quanto riguarda la richiesta del Wi-Fi, non credo debba essere data loro,
visti i comportamenti scorretti. Non concepisco il motivo per cui bisognerebbe
spendere soldi che appartengono allo Stato italiano (e che in questo momento
dovrebbero essere unicamente utilizzati per rinforzare il corpo di carabinieri e
soldati) per dar loro una cosa superflua. Gli immigrati, prima di partire, erano
consapevoli che venendo in Italia avrebbero dovuto abbandonare il resto della
loro famiglia che sarebbe rimasta in Africa. Dunque, perché pretendono la Wi-
Fi? Sapevano che si sarebbero dovuti allontanare dalle persone che amavano
e che non avrebbero più avuto modo di rivederli. Però Nel momento in cui
hanno visto che gli italiani gli accoglievano calorosamente prendendosi cura di
loro,si sono mostrati disinvolti nell'approfittarsi di noi, facendo questa
richiesta aggiuntiva.
Per concludere posso garantire di aver letto le idee espresse da alcuni politici
italiani, quali il segretario della Lega, Matteo Salvini, il vicepresidente del
Senato, Roberto Calderoli e le idee dell'ex sindaco di Pavia e attuale dirigente
del partito di Forza Italia, Alessandro Cattaneo. Cattaneo affermò che
l'episodio non meritava nemmeno di essere commentato e che nel periodo
difficile in cui si trova l'Italia non ci debbano essere ulteriori problemi. Mentre
Calderoli affermò la piena volontà di cacciare i responsabili dell'accaduto nel
loro Paese di provenienza.
Quindi posso confermare di essere pienamente d'accordo con loro.

                                                                                                                                            ~Sara

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