venerdì 28 aprile 2017

VIOLENZA SULLE DONNE



Negli ultimi giorni ai vari telegiornali si è sentito parlare, nuovamente, del caso di cronaca della ragazza che ha partecipato a miss Italia nel 2007, Gessica Notaro, e che è stata sfregiata dal suo ragazzo con dell’acido.
Fu una sera di gennaio quando il compagno di Gessica l’ha colpita in pieno volto, recandole gravissime ustioni, soprattutto ad un occhio. Tale fatto non è stato il solo ed unico, anzi il ragazzo era già noto alle autorità perché la maltrattava fisicamente.
Non ci sorprende più sentire di casi in cui le donne vengono perseguitate, “stalkerate” e poi rese vittime di abusi o violenze fisiche da parte dei propri partner; infatti si basti pensare anche a Lucia Annibali, un’altra donna che fu sfregiata, anche lei, dal suo fidanzato con l’acido.
Questo tema è di forte attualità, in quanto questi casi di maltrattamento sulle donne si sono moltiplicati negli ultimi anni, o meglio si sono resi pubblichi. Infatti fin dai tempi lontani la donna viene considerata come “essere” inferiore rispetto all’uomo e trattata di conseguenza, discriminandola in campi sia politici sia economici.
Gli atti di violenza avvengono principalmente nelle mura domestiche e la cosa è spaventosa perché, dunque, sono i mariti, i compagni con i quali si è deciso di passare la vita assieme che li compiono; inoltre, ancora oggi, la maggioranza delle donne non li denunciano, al contrario si sottomettono chiedendo scusa per dei loro comportamenti o atteggiamenti e perdonando i partner per la violenza subita.
Parlando da ragazza posso dire che le donne non sono esseri inferiori e non devono essere maltrattate da queste persone che possono essere definite “mostri” perché solo questo aggettivo si può usare per descrivere coloro che riescono a mortificare una donna come essere umano attraverso violenze psichiche e fisiche facendola rinchiudere in sé e spaventandola solo perché si è più forti dal lato fisico.
Si deve avere coraggio di esporsi, di denunciarli come hanno fatto Lucia e Gessica perché c’è sempre qualcuno pronto a sostenerci ad aiutarci in questi momenti e non bisogna perdonarli perché non sono persone che ci amano coloro che usano la violenza  godendo nel lasciare segni visibili sul nostro corpo.
La presa di coscienza di tale argomento deve essere universale in quanto tutti devono capire che la donna non è un oggetto su cui sfogare le proprie frustrazioni. Deve essere affrontato nelle scuole, nelle varie discussioni in televisione e nelle famiglie in primis. In occasione è stato indetta, anche, la giornata mondiale contro la violenza delle donne che cade il 25 novembre.

                                                                                                                   
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3 commenti:

  1. Condivido pienamente ciò che ha scritto l'autore, perché penso che picchiare le donne per ragioni inutili non serva a nulla a parte che farle star male.
    Penso inoltre che le donne siano esseri umani come gli uomini e che abbiamo gli stessi diritti di essi.
    Purtroppo questa cosa non viene capita in alcuni paesi (per motivi religiosi o pensieri personali), dato che la donna viene sottomessa e considerata addirittura come una schiava privandole la libertà persino nel vestiario.
    Saraa

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  2. Assolutamente d'accordo con chi ha scritto il post. Viviamo in Italia un paese libero, dove le donne per legge sono alla pari degli uomini ed è scandaloso che ancora oggi nel 2017 questo non sia stato ancora capito! Come scritto sul post per secoli la donna è stata considerata un essere inferiore, senza il diritto di voto per troppo tempo e soprattutto senza rispetto. E oggi dove si mira ad un mondo migliore, ad una coalizione di paesi per evitare guerre, per aiutarsi l'un l'altro, in alcuni paesi le donne non possono uscire da sole e non possono andare in bicicletta. In base a quello che succede in quei paesi noi donne dovremmo ritenerci fortunate.. e invece no! Perché io credo che sia ora che i diritti e la parità delle donne verso gli uomini debbano essere considerata una normalità! Davvero nessuno si è ancora accorto che dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna?!
    Carly��

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  3. Certo la violenza sulle donne è una cosa seria, e sono d'accordo con il fatto che non bisogna provocarle dolore. Ma il tema in realtà è ben più ampio, perché l'argomento è la violenza, che non è quella che fa notizia solo perché sulle donne, ma in generale. Pensandoci, si sentirebbe molto più parlare e discutere di una donna maltrattata che di un uomo maltrattato. Io ritengo che l'attenzione andrebbe focalizzata su "violenza" e non su "donne", perché purtroppo coloro che vengono maltrattati non sono solo donne, ma anche uomini e bambini. Poi le situazioni sono ognuna diversa dalle altre, in Italia magari è più probabile che venga maltrattata una donna, ma in altri paesi è diverso.
    Le donne comunque sono arrivate durante il corso della storia ad ottenere gli stessi diritti degli uomini (almeno in Italia) e se una che viene maltrattata non denuncia il suo malfattore è una questione troppo personale e indipendente dal sesso di appartenenza.
    Lepre

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