giovedì 16 giugno 2016

UN'ESTATE... DA CONCERTO!


Ciao cari amici del blog!
Vi sono mancata in questo mese? Non potevo stare senza di voi per tutti i tre mesi estivi, quindi eccomi qui con un nuovo post.
Finalmente è arrivata l’estate che porta con sé la voglia di stare all’aria aperta, di divertirsi e di partecipare ai concerti. In questo ultimo mese, ho partecipato a numerosi concerti e per prepararvi psicologicamente agli eventi che vivrete durante l’estate, nel mio nuovo post estivo e vacanziero vi svelerò nuove personalità.
Io, ho partecipato con molto entusiasmo al concerto di Laura Pausini allo stadio San Siro di Milano. Una serata meravigliosa ed eccezionale, sicuramente da ripetere! Chissà…magari c’eravate anche voi, miei cari amici. La folla era tanta, anzi troppa e quindi è per questo che non ci siamo potuti incontrare. Credo che avrete capito di cosa vi voglio parlare oggi. Esatto, vi elenco tutte le tipologie di persone che ho potuto osservare ai concerti in giro per l’Italia.

La mia categoria preferita, nonché la più presente, è proprio quella delle urlatrici. A loro non importa cosa stia succedendo in quel momento; queste persone iniziano ad urlare per qualsiasi cosa; urlano persino se arriva il cane nella bisnonna della Pausini sul palco, o se l’uomo delle patatine passa accanto a loro. Per proseguire, sicuramente vi sarà capitato di incontrare le accampate o gli accampati nella versione maschile. Questi ragazzi vivono per giorni, con la tenda, davanti alla location del concerto; si accampano molto tempo prima pur di avere la prima fila del concerto, altrimenti stanno male.  
Non vi è mai capitato di avere accanto a voi quelle ragazze che piangono sempre? Benissimo, loro come le urlatrici piangono per tutto ciò che succede. Iniziano a piangere una settimana prima che inizia il concerto e finiscono di piangere due settimane dopo il concerto, piangendo poi per tutta la durata dello spettacolo. Non cantano, sono talmente emozionate che riescono solo a piangere.
Non posso non citare le lottatrici; queste ragazze non sono come le accampate che si preparano giorni primi davanti allo stadio o all’arena per avere la prima fila. Loro arrivano in ritardo a qualsiasi concerto, ma non demordono. A tutti i costi, sgominando e lottando strenuamente, riescono a primeggiare e ad arrivare, con scuse poco credibili, proprio alle transenne. Sono così fortunate da riuscire anche a toccare i loro idoli! Tutto questo perché a loro non può bastare una seconda fila, ma la prima deve essere la regola. Diventano davvero cattive e proprio grazie alla loro tenacia e cattiveria arrivano davanti accaparrandosi la pima fila.
A volte i concerti estivi, trovi anche le attrezzate; loro entrano allo stadio con zaini e borse come se dovessero partire per mesi e mesi di deserto. Si siedono al loro posto e dagli zaini tolgono qualsiasi genere di cibo, acqua, cerotti, medicine. Hanno proprio tutto.
In seguito, vi è mai capitato di trovare le onniscienti? Quelle ragazze così pettegole e saccenti che sanno tutto, ma proprio qualsiasi curiosità e particolare del concerto, dall’orario alla scaletta, persino quando la Pausini fa il cambio d’abito e quando beve…
Per concludere, abbiamo i genitori che si dividono in due categorie: gli attivi e i passivi. I passivi accompagnano i figli al concerto, perché non si fidano a lasciarli andare da soli e stanno tutto il tempo ad attendere che arrivi quel meraviglioso momento in cui fare ritorno a casa, mentre gli attivi, ritornano ragazzini e  diventano più fan dei figli: urlano, piangono, sventolano striscioni e sciarpe, si emozionano e non vogliono più tornare a casa.
Bene, ora vi saluto e vi auguro una caldissima estate all’insegna della musica e del divertimento.
Se doveste avvistarmi a qualche concerto, bhè, non esitate a salutarmi!

Vi aspetto…al prossimo post.
La vostra blogger MartyPsyco
 

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