giovedì 2 febbraio 2017

IL MONDO AL GIORNO D'OGGI

SI PUÒ ESSERE COSÌ MALVAGI?

Durante la notte di Capodanno in Turchia, ad Istanbul, in un famoso night club è avvenuto un atto terroristico. Il responsabile è Abdulkadir Masharipov originario dell’Uzbekistan con il nome di battaglia Abu Mohammed Khurasani che è stato catturato dalla polizia turca dopo circa 2 settimana dall’attentato. Di fronte all’azione di questo uomo ci si interroga sulle azioni che una persona può arrivare a compiere spinto dal suo credo.
Abdulkadir Masharipov
 La notte dell’attentato Masharipov si è fatto strada nella discoteca “Reina”, che si       trova nella zona europea di Istanbul sulle rive del Bosforo, uccidendo un agente di polizia ed un addetto alla sicurezza all'ingresso della discoteca. Successivamente è entrato nel locale dove si trovavano circa 500-600 persone, alle ore 1.15 dell'1 gennaio (ora locale)  (23.15 ora italiana) ha iniziato a fare fuoco sulla folla.
 L'attentatore ha sparato tra i 120 e i 180 colpi di kalashnikov in circa sette minuti, uccidendo 39 persone e ferendone 69, di cui diversi in gravi
Per salvarsi alcuni dei presenti si sono gettati nelle acque gelate del Bosforo; i testimoni hanno parlato di scene di panico. Secondo alcuni testimoni il killer mentre apriva il fuoco ha urlato " Allah Akbar", che significa Allah è grande, invocazione che caratterizza gli estremisti islamici.
Masharipov ha fatto perdere le sue tracce dopo la notte di Capodanno, ma, grazie alle unità antiterrorismo, all'intelligence e alla polizia turca è stato intercettato in un appartamento nel quartiere "Esenyurt" di Istanbul; per arrivare a individuare il covo, hanno analizzato 100mila ore di registrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate nella città, e il 16 gennaio è stato arrestato in un appartamento denominato in seguito "covo dell'Isis". Con lui era presente il figlio di 4 anni (notizia smentita in seguito). Oltre a lui sono state arrestate altre quattro persone, tre donne e un uomo (amico di Masharipov).
Abdulkadir Masharipov al momento dell'arresto
Il giorno 12 gennaio, 4 giorni prima della cattura, in una casa del Maltepe (distretto di Istambul), era stata arrestata la moglie con la figlia più piccola di soli 18mesi.
I bambini sono stati affidati ai servizi sociali, che si occuperanno di trovare loro una casa.
Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha descritto Masharipov “una persona colta e che parla quattro lingue”, dichiarando inoltre che gli elementi raccolti avvalorano il movente di una strage perpetrata per conto dell'Isis e che era entrato illegalmente in Turchia dal confine orientale. Nell'operazione sono stati sequestrati anche carte telefoniche, due pistole, un drone e 197mila dollari statunitensi.

La domanda che ci si pone è: si può essere così malvagi? Una domanda che fa discutere molto le persone, una domanda che non è così semplice come uno schiocco di dita, perché ti fa ragionare fino in fondo al cuore. Ma solo chi fa del male questa domanda non se la pone, poiché in quel momento prende il sopravvento la vendetta, una sensazione che non ti fa pensare due volte, ma ti fa agire subito.
                                                                                                                         
GIOVANNI GAMBA

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