Un giorno mi svegliai di soprassalto da un sogno strano e mi
accorsi che ero in ritardo pazzesco per andare a scuola, inoltre nevicava. Mi
spicciai a bere il latte, lavarmi i denti, vestirmi e a prepararmi per andare a
scuola. Erano le otto di mattina! Alla fine visto che ero in ritardo, decisi di
salire sul pullman successivo, in modo tale di arrivare almeno a scuola.
Incredibilmente, in quella gelida mattina d'inverno, anche il mezzo di
trasporto giunse alla fermata in ritardo. Arrivai a Treviglio, ma gli intoppi non
terminarono. Appena sceso dal pullman, mi accorsi che ero bagnato fradicio,
perché mentre aspettavo il pullman, rimasi per mezz'ora sotto la neve! Così
andai a ripararmi in un bar e rimasi al caldo per un po' e bevvi una bella
tazza di cioccolata calda. Dopo essermi ristorato, cominciai a correre a più
non posso, ma mentre stavo per entrare nella via della scuola, scivolai su una
lastra di ghiaccio e caddi nel nevischio. Però essendo in ritardo, non badai a
questo fatto così raggiunsi la scuola ed entrai in classe ricoperto di manto bianco. Il
prof appena mi vide tuonò: "Mattia, dove sei stato per tutto questo
tempo?". In effetti non me ne accorsi, ma entrai a scuola un'ora in
ritardo. "È dunque Mattia"- mi chiese sbraitando il prof - "cosa
hai da dire in riguardo?" Io imbarazzato, all'inizio non seppi cosa
rispondere, ma successivamente mi uscirono dalla bocca delle parole che fecero
scoppiare in risate il prof e i miei compagni di classe. "Beh, vede prof,
ieri al telegiornale avevo sentito una notizia che comunicava che un frammento
di un meteorite si sarebbe schiantato su Treviglio, invece si è schiantato
stamattina davanti alla porta di casa mia!" Il prof ancora ridendo a
crepapelle: "Mattia, bastava che dicessi che hai ritardato per la forte
nevicata! Però adesso vai ad accomodarti al tuo posto" Ritornando al mio
posto tirai un sospiro di sollievo e pensai di essermela tutto sommato cavata
con una semplice scusa.
Mattia
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