Ancora una volta abbiamo assistito ad un atto terroristico da parte di cellule legate allo stato islamico dell'ISIS, le quali hanno colpito Parigi in ben tre zone diverse della città.
L'attentato non era indirizzato contro obiettivi strategici, ma contro povere persone che stavano trascorrendo serenamente la propria quotidianità.
La Francia ha immediatamente adottato misure restrittive della libertà come perquisizioni personali e limitazione all'ingresso nel proprio Paese, oltre ad aver bombardato diverse volte la capitale dello stato islamico; i francesi hanno avuto anche l'appoggio della Russia in questi bombardamenti. Da una parte questo ha dato il via ad alcune considerazioni riguardanti il diritto alla libertà delle persone che è stato ottenuto dopo battaglie ideali, e non solo, durate alcuni secoli in Europa.
Bisogna mettere sul piatto della bilancia da una parte il diritto che una persona ha di circolare e di esprimersi, dall'altra il diritto di ognuno alla sicurezza personale. Questi sono entrambi diritti fondamentali, ma in queste occasioni occorre rinunciare a una parte dei propri diritti se si vogliono
salvaguardare gli altri. Questo non significa privarsi di questi diritti, ma significa solamente limitarli temporaneamente per poterli riavere in situazioni di maggior tranquillità.
D'altronde bisogna ricordare che vivere in una comunità porta necessariamente a dover limitare i propri diritti perché potrebbero scontrarsi con quelli di altre persone; quindi, in qualsiasi nazione è già presente una certa limitazione. Quindi personalmente ritengo che limitare qualche diritto per avere maggior sicurezza in periodi come questo sia la cosa migliore da fare e comunque non comporta una drastica riduzione della libertà, ma questa sospensione dei diritti consisterà solamente in controlli più accurati. La libertà di espressione non credo possa venire meno perché sui social
network le persone continuano a scrivere quello che vogliono, ma verranno solamente controllate più
strettamente le affermazioni che rappresentano minacce o insulti.
-Giovanni
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