"Appare come l’Olandese volante, il vascello fantasma che solca i mari in eterno. Non vola, però. Scivola liscio lungo le rotaie nuove di zecca, supera le distese di lamiera delle macchine ingolfate nel traffico, attraversa i quartieri popolari di Palermo, incanta i bambini delle periferie. Arriva a destinazione e poi torna. Arriva e poi torna. Efficiente, puntuale, il nuovo tram di Palermo, tre linee costate otto anni di lavori e 320 milioni di euro. Ma vuoto, vuotissimo, senza un solo passeggero, senza un solo biglietto."
Queste le esatte parole riportate da lastampa.it in merito al nuovo rivoluzionario e modernissimo tram di Palermo, costruito e "consegnato" nell'ormai lontano 2011 dalla sede austriaca Bombardier.
Tale tram ogni giorno percorre, con i suoi diciassette vagoni da trentadue metri ciascuno, tutti i quindici chilometri di linea ferroviaria, fermandosi ad ognuna delle quaranta soste previste, senza però trasportare alcun passeggero.
Questa sorta di "Tram Fantasma" con i suoi vagoni bianchi, lucidi e ancora immacolati, i comodi sedili azzurri ancora perfetti e le obliteratrici ancora impacchettate, è costretto a proseguire il suo viaggio all'infinito, per evitare di rimanere danneggiato dal lungo periodo di inutilizzo.
Il motivo di questo "vagabondare senza scopo" è dovuto ad un piccolo (si fa per dire) problema riguardante il finanziamento di tale modernissimo servizio pubblico: costa 22 milioni di euro all’anno: dieci servono per la Bombardier che si occuperà della manutenzione delle diciassette vetture, quattro milioni e passa per l’energia elettrica, 260 mila euro per la pulizia ed infine sei per il personale.
Il Comune di Palermo aveva pronto il suo piano: affidare il servizio all'Amat (Agenzia Mobilità Abiente e Territorio) e ricavare i soldi della gestione dall’avvio della zona a traffico limitato in centro storico: 120 euro all’anno per auto, moltiplicati per 250 mila automobilisti titolari di una vettura almeno euro 3 (le altre, fuori), fanno 30 milioni all’anno.
Tale piano attentamente calcolato è andato in frantumi in comune: Il sindaco Leoluca Orlando può contare solo su venti consiglieri disposti a votare l'iniziativa.
Il sindaco deve quindi trovare un accordo con il Pd, che ne ha undici (di consiglieri favorevoli), o con Forza Italia, che ha sei consiglieri.
Un altro dei problemi principali è la questione del centro storico, ovvero far pagare a tutti un biglietto giornaliero per viaggiare in tranquillità o permettere solo ai residenti di salire sul tram, gratis, peraltro.
Viene poi l'ultimo problema: a chi affidare la gestione?
Da una parte alcuni vorrebbero affidarla all'Amat, altri vorrebbero indire una sorta di gara per stabilire quale privato debba occuparsi di gestire questo tram sventurato.
Fino a quel momento, il Tram Fantasma di Palermo continuerà la sua folle ed eterna corsa, attendendo che un passeggero possa salire e godersi il viaggio.
Beh, non so voi, ma la cosa mi ha lasciato leggermente scioccato.
Mi sembra illogico e irrazionale che un nuovo tram, che potrebbe rivoluzionare i trasporti nella città di Palermo, debba rimanere inutilizzato solo perché le alte sfere politiche e burocratiche non hanno ancora trovato un compromesso.
Personalmente, penso che l'idea migliore sarebbe agire democraticamente, indicendo un referendum per sapere se tutti i cittadini siano interessati all'utilizzo del tram in questione o se solo i residenti nel centro storico vogliano usufruire di questo comodo, rapido e pratico servizio.
Tale referendum potrebbe risultare utile anche pere sapere come organizzarsi per la gestione e il mantenimento del mezzo.
Fino a qui tutto quadra è tutto sembra fattibile e lo sarebbe anche, se non fosse che l'eccessivo rigore della burocrazia, grande debolezza del nostro Paese, non farebbe altro che rallentare l'intera faccenda.
Se solo l'Italia avesse una burocrazia meno rigida e soprattutto più rapida, basata su procedimenti più semplici, problemi di questo tipo non esisterebbero.
CursedGio