Salve a tutti lettori, oggi sono qui per parlarvi di una
vicenda che ha coinvolto emotivamente milioni di persone in tutto il mondo: la
morte di Carrie Fisher, meglio conosciuta come la principessa Leila.
L’attrice, figlia d’arte, ci ha lasciato il 23 dicembre all’età
di soli 60 anni dopo essere stata ricoverata d’urgenza in uno degli ospedali di
Los Angeles a causa di un infarto che l’aveva colpita durante il volo da
Londra. Le sue condizioni sono subito apparse
gravi allo staff medico che ha tentato la rianimazione sull’aereo.
Carrie aveva
abbandonato gli studi per inseguire il suo sogno di diventare attrice. Sogno che
poi si è avverato e ha avuto il suo massimo splendore quando l’attrice è stata
scelta nel 1977 per il ruolo della principessa Leila in Star Wars. Questo ruolo l’aveva da subito coinvolta al punto che,
non da molto, aveva finito le riprese per l’ultimo episodio della serie
nonostante la sua età. Una brillante carriera segnata però da una pesante
dipendenza dalla droga negli anni Settanta che l’aveva quasi fatta licenziare
dal set di The Bluse Brothers. Non fu
solo questo a macchiare la sua storia, ma anche il disturbo bipolare che le era
stato diagnosticato all’età di 24 anni.
Una terribile tragedia a cui ne è seguita un’altra: la morte
della madre Debby Reynolds. La donna di 84 anni è stata infatti colpita da un
ictus mentre si trovava a casa del figlio e fratello di Carrie, Todd Fisher, per
preparare il funerale della figlia. Debby era anche lei un’attrice di successo,
protagonista di molti musical degli anni Cinquanta, ed era stata lei a portare
la figlia nel mondo di Hollywood.
Entrambe sono perdite molto dolorose che il mondo
cinematografico rimpiangerà a lungo. Ritengo che entrambe fossero delle attrice
eccellenti e che di certo non meritavano una fine così improvvisa. Sono riuscite
a far appassionare milioni di persone ai personaggi che interpretavano e credo
che per questo verranno sempre riconosciute. Ora tutti i loro fan sono vicini
ai parenti che hanno subito due gravi perdite in poco tempo e personalmente
penso che meritino di sapere quanto le loro donne fossero importanti anche per
noi e che non verranno mai dimenticate da nessuno.
Mila#8
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