"Mi ha raggiunto la triste notizia dell’attentato sanguinario che ha colpito la cara Turchia, preghiamo per le vittime e i feriti, e per il dono della pace a tutti", così Papa Francesco nel primo angelus del 2017 ricorda la tragedia avvenuta in Turchia la notte di Capodanno. Centinaia di migliaia le persone presenti a piazza San Pietro per ascoltare come il pontefice aprisse questo nuovo anno e ancora una volta è riuscito a commuovere tutti con parole di significante basso, ma di significato molto profondo.
L'attentato avvenuto in Turchia quella notte, mentre tutti festeggiavano, e tra il suono dei petardi e dei fuochi d'artificio ci fu anche quello di un'autobomba davanti al Palazzo di Giustizia di Istanbul, quasi per fare ironia: che giustizia è? Rimaste uccise 39 persone per l'esplosione e dei 65 feriti, 11 sono morti in ospedale. La Turchia è minacciata dal terrorismo fin dal colpo di stato avvenuto il 16 luglio 2016, tuttavia il governo assicura e rassicura che le autorità non si fermeranno finché i colpevoli non saranno arrestati.
Tutte queste informazioni il papa le ha omesse, ma questo non significa che non le sappia o che le ritenga di minor importanza, semplicemente ha voluto esprimere il suo dolore e la sua comprensione verso tutte quelle persone che ora sono in difficoltà, in quanto figura della Chiesa ma anche in quanto essere umano. Il presidente della Turchia ha apprezzato molto il gesto e ringrazia di cuore il pontefice.
Anche i fedeli sono contenti dichiarano che questo papa è molto vicino ai bisognosi e agli oppressi e che non lo dimostra solo con le parole, ma anche con i fatti.
A mio parere é bello che il papa ricordi nelle sue preghiere anche chi non condivide il suo credo religioso e ritengo che chi dice che questo è solo un modo per farsi apprezzare oppure che quelle sono solo parole senza fatti beh provate voi ad essere la figura più importante per la Chiesa terrena, ad essere 24 ore su 24 un potenziale bersaglio, ad essere costantemente in pericolo di vita, ad avere una vocazione così grande da prendervi sulle spalle una tale responsabilità che è essere papa e poi ne riparliamo. Nonostante i diverbi precedenti che hanno avuto l'ormai ex presidente turco e Papa Francesco, quest'ultimo ha dichiarato che non serva rancore e che continua a pregare per la pace tra lo Stato della Chiesa e la Turchia.
C'è una bellissima frase, sempre di Bergoglio, che dimostra quanto egli pensi non solo al popolo italiano o a tutti i cristiani, ma anche a chi ha un credo diverso e con principi che magari non condivide ma rispetta: "È una bella cosa stabilire la propria religione nel proprio cuore senza essere vincolati dai giudizi degli altri. La vita ti sembrerà, più tardi, non una cosa minore, ma più grande".
#aivalF
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