lunedì 7 agosto 2017

Goodbye "Lighting Bolt"

Gli ultimi 100 metri della carriera di Usain Bolt non si sono chiusi con un oro ma con un bronzo, strappato con i denti dal giamaicano che ha dovuto piegarsi alla velocità di Coleman (medaglia d'argento) e alla forza di Gatlin (medaglia d'oro) che con prepotenza si è andato a conquistare il titolo mondiale negli ultimi metri.
Bolt, apparso lento e macchinoso già nelle semifinali, ha confermato le impressioni di tutti in finale. Dopo una partenza così e così, ha provato a recuperare su Coleman che sembrava destinato alla vittoria ma, come si suol dire" tra i due litiganti il terzo gode", nel finale è prevalso l'altro americano, Gatlin che ha portato a casa un oro che gli mancava da molti anni, zittendo l'intero stadio che lo aveva fischiato prima della gara. 
Dopo il traguardo Bolt, da vera leggenda, è andato subito a congratularsi con il vincitore che però, a sorpresa di tutti, si è inginocchiato davanti al giamaicano, venerandolo come una divinità. Il pubblico, di seguito,  ha dato l'addio a Bolt con un tripudio di applausi.
Non penso che Bolt e Gatlin, come tanti altri protagonisti del mondo dello sport, siano amici inseparabili, ma penso che questo gesto sia prova del rispetto che può correre tra due avversari. 
Gatlin inginocchiandosi ha, a mio parere, dimostrato di essere un vero uomo che, nonostante la rivalità, é  in grado di saper ammettere, umilmente, la supremazia altrui.
Altri sportivi, tra cui soprattutto i calciatori, dovrebbero prendere esempio da lui e capire quando è il momento di mettere da parte l'orgoglio per lasciare spazio all'umiltà verso il proprio "nemico".

                                   


                                                                                                                                         Andre01

Nessun commento:

Posta un commento