Il piccolo Albert è per istinto un solitario ed impara a parlare molto tardi.
L'incontro con la scuola è da subito difficile; infatti, trova le sue consolazioni a casa. Nel 1894 la famiglia si trasferisce in Italia per cercare miglior fortuna con una fabbrica vicino a Milano. Albert rimane solo a Monaco per terminare l'anno scolastico al ginnasio. Raggiunge poi la famiglia. Nel 1900 si laurea e si dedica allo studio della fisica. Nel 1905 pubblica tre studi teorici; il più importante è quello della relatività ristretta, che gli garantisce il premio Nobel della fisica nel 1921.
Intanto, nel mondo i conflitti fra le nazioni avevano preso fuoco, tanto da scatenare la prima guerra mondiale. Durante questo periodo Einstein è tra i pochi accademici tedeschi a criticare pubblicamente il coinvolgimento
della Germania nella guerra. Con l'avvento al potere di Hitler (1933), Einstein è costretto a emigrare negli Stati Uniti, dove gli venne offerta una cattedra presso l'Institute for Advanced Study di Princeton, nel New Jersey. Di fronte alla minaccia rappresentata dal regime nazista, rinuncia alle posizioni pacifiste e nel 1939 scrive assieme a molti altri fisici una famosa lettera indirizzata al presidente Roosevelt, nella quale viene sottolineata la possibilità di realizzare una bomba atomica. Conclusi questi anni di conflitti, Einstein, disprezzando la violenza, compila una dichiarazione pacifista contro le armi nucleari. Albert Einstein muore all'età di 76 anni negli Stati Uniti. La sua grandezza consiste nell'avere cambiato in maniera
radicale le metodologie di interpretazione del mondo della fisica.
Andrea
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