domenica 22 marzo 2015

L'armadio

Edward, un ragazzino come tutti gli altri dalla corporatura robusta, molto conosciuto dalla gente e soprattutto vivace, si trovava sulla via del ritorno verso casa tutto solo in una giornata ventosa. Come tutti i giorni, verso le 16:30 Edward arrivò a casa dopo una lunga giornata di scuola e, attraversato il vialetto, aprì la porta. In casa lo avvolse unaria misteriosa, come se non riconoscesse più la sua casa e avesse molta paura e preoccupazione. Edward era molto spaventato e per questo cercò i genitori, che a quellora dovevano essere già tornati dal lavoro. Il ragazzo continuò a cercarli e a chiamarli, ma inutilmente; allora andò dai vicini, ma non li trovò neppure lì. Tutta la città sembrava deserta come se lui fosse lunico al mondo. Lunica idea che gli venne in mente fu quella di chiamarli al cellulare, ma non cera campo... Allora Edward tornò immediatamente in casa e pensò che fosse tutto uno scherzo. Si sdraiò sul divano e accese la televisione, ma nessun canale era visibile, tranne uno sul quale compariva una freccia che gli indicava larmadio posto alla sua destra, in salotto. Il ragazzo girò lentamente la testa e vide larmadio aprirsi di alcuni centimetri. Si diresse lentamente verso le ante e le spalancò... La sua faccia divenne pallida come se avesse visto un fantasma, ma in realtà vide appese con gli appendiabiti le teste decapitate dei genitori che improvvisamente aprirono gli occhi. Edward, preso dal panico, corse su per le scale in camera, chiuse la porta a chiave e si nascose sotto le coperte chiudendo gli occhi. Improvvisamente sentì larmadio salire le scale e sentì anche la voce dei genitori che gli dicevano: "VIENI CON NOI, VIENI CON NOI, VIENI CON NOI". Il ragazzo, spaventato a morte, si portò le ginocchia alladdome e chiuse gli occhi più forte che potè. Ormai larmadio aveva sfondato la porta della stanza e, un attimo prima che i genitori stessero per sollevare la coperta con la bocca, Edward improvvisamente si svegliò. Il ragazzo si tolse la coperta, scese le scale e si mise davanti allarmadio: ora doveva trovare il coraggio di aprirlo.
Sascia

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