giovedì 8 settembre 2016

Tormentoni estivi, un fenomeno musicale sorprendente

Buongiorno cari lettori, so bene che le vacanze ormai sono praticamente finite e che mancano solo quattro giorni all'inizio della scuola, ma voglio riflettere con voi riguardo ad uno degli aspetti che caratterizzano ormai da anni le vacanze estive.
Ogni anno ci sono sempre due o tre canzoni che vengono trasmesse almeno quattro volte al giorno tutti i giorni, I cosiddetti tormentoni estivi.
Quest'anno il tormentone dell'estate è Sofia del cantante spagnolo Alvaro Soler, autore, oltretutto, della hit che ci ha accompagnati durante l'estate scorsa El mismo sol.
Altre hit che ci hanno "tormentati" per tutta l'estate sono Vorrei ma non posto di Fedez in collaborazione con J-Ax e Andiamo a comandare di Fabio Rovazzi.
Ma fermiamoci un attimo a riflettere su una cosa: che caratteristiche deve avere una canzone per diventare un tormentone?
Sostanzialmente un tormentone è una canzone dal ritmo e dalla melodia orecchiabile e dal testo facilmente memorizzabile e dal contenuto "non impegnato".
Spesso già durante il periodo lavorativo/scolastico di maggio vengono proposte canzoni che sicuramente saranno già tormentoni estivi: prendiamo ad esempio canzoni di alcuni anni fa come Danza Kuduro di Don Omar e Lucenzo, Tacatà di Tacabro, Balada di Gustavo Lima, Summer Paradise dei Simple Plan, Barabarabara Bereberebere di Gustavo Lima anch'essa, Mi Mi Mi del trio femminile russo Serebro o canzoni più recenti risalenti all'estate scorsa, come Firestone di Kygo in collaborazione con Conrad Sewell, El Perdon di Nicki Jam e Enrique Iglesias e Everytime, hit di successo del gruppo vincitore di Amici 2015, The Kolors.
Tutte queste canzoni sono allegre, semplici ed entrano facilmente in testa alle persone, spesso anche inconsciamente o senza volerlo.
Prendiamo ad esempio canzoni ormai da considerare "vecchie" o, per i più colti "vintage", come ad esempio la Macarena, Vamos a la playa di Righeira e Der Kommisar  di Falco, genere rap-eletronica (almeno credo che esista un genere simile) in lingua tedesca.
Tutte queste canzoni (apparte l'ultima, della quale non conosco il testo) hanno in comune le medesime caratteristiche già citate sopra e hanno caratterizzato intere estati.

Penso che sia musicalmente che socialmente i tormentoni estivi siano un fenomeno molto interessante.
Dal punto di vista musicale e, se vogliamo anche commerciale, infatti, tali brani posso essere talvolta anche un po' banali dal punto di vista melodico e dei testi.
Dal punto di vista sociale, queste canzoni possono diventare uno status symbol: chi non le conosce o non le ha scaricate può essere etichettato come sfigato.
Brani del genere possono anche dare vita a vere competizioni di ballo sul web o a Flash mob, eventi in cui la gente si riunisce in uno spazio pubblico sufficientemente ampio e improvvisamente si mette a ballare.
Prendiamo ad esempio la già citata Danza Kuduro: innumerevoli ancora oggi sono i video che si possono trovare su YouTube di gruppi di ragazze e ragazzi che ballano la canzone in perfetta sincronia come se fossero professionisti o un po' più maldestramente, come "ballerini amatoriali", spesso mostrando le stesse coreografie.
Insomma, i tormentoni estivi sono un fenomeno che non la smetterà mai di affascinarmi e incuriosirmi.


                                               
                                                                                                                                    CursedGio

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