Brain Drain
Sempre più spesso, giovani italiani neolaureati e neodottorati talentuosi lasciano il nostro Paese verso Paesi stranieri.
Questo fenomeno, chiamato Brain Drain (fuga dei cervelli), è in costante crescita.
Iniziato nel campo della ricerca, in questi ultimi anni si è esteso anche ad altri ambiti.
Le ragioni che muovono questi ragazzi sono però le stesse, vale a dire la speranza di trovare una posizione lavorativa migliore, un maggior stipendio e prospettive di carriera più promettenti.
Il fatto del lasciare il Paese per migliorare le proprie conoscenze è di per sé positivo poiché arricchisce la persona, ma diventa una problematica negativa nel momento in cui queste persone, una volta terminati gli studi, non tornano nel proprio Stato originario, così da creare una decrescita delle varie specializzazioni.
Inoltre, lo Stato non incentiva i giovani a restare in Italia, poiché i premi di studio sono inferiori rispetto a quelli di altre nazioni.
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