Capitolo 1: IL SOGNO
L'incessante precipitare nel vuoto e poi tutto buio.
Freddo. Nebbia. Cammino
infreddolita e rannicchiata, con il telefono faccio luce davanti a me e vedo
una vecchia casa. Una casa abbandonata. Mio padre. Cerca di dirmi qualcosa. Si
apre la porta, mi sveglio di colpo. Era un sogno, o meglio un incubo. Guardo
l'ora sul telefono appoggiato sopra comodino, sono le quattro di mattina,
iniziamo bene. Cerco di riaddormentarmi, stavolta stranamente ci riesco. Mi
sveglio di nuovo però alle sette e mezza. Mi alzo dal letto e mi preparo per la
scuola. Esco di casa.L'incessante precipitare nel vuoto e poi tutto buio.
"Lesley" era mia mamma;
"Si mamma", con un tono scocciato dissi;
"Cerca di tornare a casa in tempo oggi";
"Agli ordini",ribattei.
Erano passate un paio di settimane dell'inizio del college, la cittadina di Forks era sempre grigia con giorni infiniti di pioggia. La pioggia mi rattrista. Non avevo ancora trovato un'amica. Misi i libri negli appositi armadietti, e andai in aula per la lezione di biologia, seguivo il corso di medicina al college, e con aria indifferente mi passò a pochi centimetri di distanza Tyler. Decisi di lasciar perdere, non volevo infierire su ciò che era accaduto l'altro giorno. Un altra giornata era andata, uscì da scuola e vidi che Tyler si dirigeva verso il retro della palestra, lo seguii di soppiatto.
C'erano altri ragazzi con lui, sembravano sconvolti o perlomeno spaventati. Mi avvicinai di più, riuscivo a intuire alcune parole del tipo "MONDANA", "LUNA" e "NUOVA ARRIVATA". "O mio Dio" esclamai. Cosa significavano quelle parole?
Non è possibile. In mano avevano un oggetto familiare...
Si l'avevo riconosciuto, il talismano di mio padre...
-F
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