Oggi mi rivolgo a quelle quattro personcine che leggono i miei post quando non hanno null'altro da fare, Il telefono non prende o è scarico e gli istinti masochisti salgono alle stelle.
No, seriamente, per leggere una delle mie pappardelle bisogna davvero volersi fare del male!
Comunque arriviamo al sugo della faccenda (i miei quattro annoiati lettori avranno, a questo punto, tirato un sospiro di sollievo): pur sapendo che non è un argomento che interesserà molti di voi, volevo esporvi le mie riflessioni in merito ad un sentimento che in questi tempi sembra stia venendo meno, sostituito dall'odio, dalla rabbia e dalla follia.
L'amore, questo il noto sentimento, ammetiamolo, sembra, in certe parti del mondo, totalmente scomparso, annientato da miliziani in nero invasati, armati di Kalashnikov, pronti a bombardare, fucilare, decapitare e farsi saltare in aria.
Quello che prima era amore verso i propri cari si trasforma in odio lacerante verso i loro carnefici, pensiamo anche solo alle vittime dell'attentato di Bruxelles del 22 marzo.
Se peró considerassimo solo questi fatti tragici, il mondo sarebbe un posto buio, folle e orrendo, quindi è una fortuna che qualche anima buona dimostri che l'amore e l'affetto non sono definitivamente morti in questo mondo.
L'attore hollywoodiano Harrison Ford, noto ai più con i nomi di Indiana Jones o Han Solo, ha venduto la giacca di pelle indossata proprio da Han Solo in "Star Wars VII, il risveglio della Forza".
I soldi ricavati dalla vendita della celeberrima giacca sono stati destinati al NYU Langone Medical Center, dove, affiancata dal dottor Orrin Devinsky, viene curata Georgia, la figlia venticinquenne dello stesso Harrison Ford.
La ragazza si affida al dottor Devinsky per curare una malattia assai imprevedibile e complessa, l'epilessia.
Ciò dimostra quello che l'amore, in questo caso per una figlia, può fare.
L'amore è quel sentimento che può rendere tutto più bello, gioioso, che può rendere la vita tutta cuori e arcobaleni, ma che può anche rendere tutto più triste, malinconico e tetro, nei casi più disperati.
Prendiamo l'esempio del primo amore, meraviglioso, grandioso, un'esperienza unica nella vita.
Per alcuni avviene durante l'adolescenza, per altri più avanti con gli anni.
Qualsiasi sia l'età, il primo amore è l'esperienza più dolce che si possa provare (credetemi, io l'ho sperimentato).
Il primo amore può però rivelarsi un'arma a doppio taglio: immaginate un ragazzo perdutamente, follemente innamorato di una ragazza e che pensi sempre e solo a lei, dedicandole poemi, poesie, canzoni, a volte intere playlist, CD o musicassette.
Immaginate che questo ragazzo faccia di tutto anche solo per far sapere alla ragazza dei suoi sogni che lui esiste, andando in estasi, arrossendo e rimanendo in catalessi come una statua di cera al Madame Tussaud's Museum ogni volta che la vede sorridere, ogni volta che lei lo saluta quando i due si incontrano per caso, nei corridoi affollati della scuola o nelle vie del paese.
Ora immaginate che la ragazza sia fidanzata con un ragazzo di cui l'innamorato non sa nulla.
Un giorno il nostro sfortunato innamorato sta tornando a casa da scuola e vede la ragazza di cui è innamorato sotto un albero, intenta a "pomiciare" (vi spiegherò cosa vuol dire quando sarete più grandi) con il suo boyfriend.
L'innamorato vedrà il suo sogno più grande crollare come un "castello di vetro", come cantano i Linkin Park.
L'amore può spingere le persone a tirare fuori il meglio di sè, ma può anche scatenare la parte peggiore di ognuno, nel momento in cui ci si ritorce contro.
Vi riporto qui sotto una poesia trovata su internet che un ragazzo innamorato ha dedicato alla ragazza che ama (non chiedetemi come faccio a saperlo perché non ve lo dirò mai, MUAHAHA si so'cattivo) (ok, scherzo, l'ho scritta io).
Amore mio meraviglioso, vorrei poterti dire
cose che forse che una mente umana potrebbero stupire;
nella tua bellezza ti potrei paragonare
alle fulgide tonalità dello sconfinato mare;
per fare un paragone che ti renda giustizia
ti dovrei comparare alle galassie, giganti e nane
(da quelle a forma di occhio, di mano o di cane),
Ti dovrei descrivere come un'aurora boreale,
ma la tua bellezza farebbe sembrare la più sfavillante una cosa banale;
potrei dirti che la luce, il fulgore del tuo sguardo è come i fulmini in una tempesta, che illuminano il cielo e le nuvole a festa;
ma quando guardo quegli occhi meravigliosi, mi rendo conto che altri paragoni risulterebbero riduttivi e noiosi.
Riassumendo tutto ti potrei tranquillamente dire che tu sei eccezionale e fantastica, meravigliosa come ciò che di più bello esiste nel creato,
ma questo sarebbe profondamente sbagliato,
"Sei bella come una galassia", "Lasci senza fiato così come un'aurora boreale", "Mi annienti allo stesso modo di una tempesta di fulmini", tutto questo, guardandoti negli occhi ti potrei tranquillamente dire, ma dal mio punto di vista sarebbe come mentire,
la tua essenza, la tua persona, è a tutto ciò di gran lunga superiore.
CursedGio