giovedì 31 marzo 2016

Sii felice!

Un articolo datato 16 Marzo 2016 tratto dal Corriere della Sera, scrive della stilatura di una classifica dei paesi più felici al mondo, ovvero coloro che hanno capacità di ridere e generosità dei criteri. Sul podio troviamo la Danimarca, la Svizzera e l'Islanda, seguite dalla Norvegia, Finlandia e Canada. La nostra domanda è: l'Italia, è un popolo felice? Siamo seduti comodamente sul 50esimo posto, preceduti dall'Uzbekistan, dal Nicaragua e dalla Malesia. Peggio di noi? La Grecia, una tra tanti. 
Dunque, non ci sentiamo felici, nonostante il nostro paese sia uno dei più belli e ricchi di possibilità e di cultura. E se non ci sentiamo felici, c'è poco da fare: non lo siamo. La felicità è una concezione soggettiva e soprattutto non ascolta la coniugazione imperativa. 
Sebbene sia complicato ordinare uno standard di felicità, il problema italiano è fondato sul fatto che risulta difficile "abbandonarsi" all'altro. Non sappiamo fidarci delle persone, e le cause di ciò sono, per esempio, la corruzione o la falsità. 
Il guaio (o consolazione) è che è impossibile inseguire la felicità, poiché si tratta di una ricompensa che arriva a chi non l'ha cercata. D'altronde è giusto sapersi accontentare, ma non troppo, perché come cita Ligabue in una delle sue più celebri canzoni: "Chi si accontenta gode, così così.". Viviamo in una società che confonde spesso i propri limiti, e questo ci porta a delusioni, e di conseguenza all'infelicità.
Ma quindi, si può imparare ad essere felici? 
Nonostante sia un eterno desiderio insoddisfatto, in mio parere, è facile trovare la felicità, ma si deve guardare nelle piccole cose. Se noi aspiriamo ad una contentezza troppo grande ed irraggiungibile, si vivrà sempre nell'agonia di non poterla raggiungere. Ma se invece, passo per passo, azioniamo piccoli gesti altruisti, la felicità inizierà a colmare ogni crepa del nostro corpo. 
Essere felici è la decisione più coraggiosa che si può prendere ogni giorno, per portarla avanti ogni giorno, sempre più, condividendo questa gioia interiore con le persone che ci circondano. 
Quindi, penso che qui in Italia, bisogni iniziare a essere un po' più imperativi.
Sii felice! 
                                                                                                          -Clara

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