I malati terminali, persone colpite da incidenti o gravi malattie sono affidati giornalmente alla supervisione costante di medici ed infermieri, i quali hanno il compito di curarli e monitorare la loro situazione di infermità.
Ci sono però certi individui, i quali dovrebbero aiutare i malati, che credono di poter giocare liberamente con le vite altrui.
Recente è la notizia di un'infermiera accusata di aver ucciso volontariamente 13 pazienti ricoverati all'ospedale di Piombino, provincia di Livorno.
Questa donna cinquantacinquenne praticante il mestiere di infermiera è sospettata di aver utilizzato ingenti dosi di eparina, un farmaco anticoagulante non previsto dalle terapie prescritte alle vittime, per privare della vita i pazienti.
Le vittime della tragedia erano sottoposte a cure, per le quali la somministrazione del sopracitato farmaco non rientrava nelle terapie.
L'infermiera di Piombino non è un caso isolato, negli ultimi anni infatti sono stati condannati altri infermieri per aver ucciso un gran numero di pazienti sotto la loro "cura".
In tutti questi "infermieri killer" sono stati analizzati, durante i processi, gravi situazioni psicologiche degenerative.
Secondo me, il sistema sanitario italiano dovrebbe prendere questi avvenimenti come un segnale d'allerta e cominciare ad accertarsi a chi vengono affidati i pazienti.
Bisognerebbe implementare dei test psicologici, oltre a quelli organici, prima dell'assunzione dei medici, per assicurarsi che non abbiano determinate condizioni psichiche che potrebbero risultare deleterie per il lavoro al quale verranno assegnati.
Credo che sogni essere meno superficiali nella scelta del personale, poiché una scelta superficiale potrebbe portare a gravi risultati in futuro.
Basterebbe anche assumere uno psicologo incaricato di accertarsi della corretta funzionalità della psiche dei candidati lavoratori, oppure richiederne l'intervento quando necessario.
Ritengo che sia essenziale ricorrere a scelte oculate nella selezione del personale, dato che ad esso andranno affidate vite umane, e credo che una vita umana valga più dei soldi spesi per assumere uno psicologo per i controlli.
Si arriva a fare azioni impensabili, ai limiti dell'umano... credere di essere Dio e giocare con la vita degli altri.
Francesco Motta
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