Questa ventina di ragazze tredicenni, insieme alla loro insegnante hanno deciso di rendersi utili, con entusiasmo e sensibilità che non sempre si trovano negli adulti. In collaborazione con la fondazione "Una stanza per un sorriso" le ragazze, prima di dare un taglio netto hanno dovuto aspettare la rievocazione storica di Federicus, il corteo in costume medievale che richiede lunghe trecce e capelli raccolti. Dopo la sfilata, nessuna esitazione: via le ciocche.
Questo gesto è stato molto apprezzato, soprattutto dalle 120mila donne che ogni anno devono fare i conti con il cancro e le terapie che ne conseguono, compresi cambiamenti del corpo, che spesso non riconoscono.
In mio parere il gesto di queste ragazzine di seconda o terza media è stato un chiaro sintomo di maturità. Pensandoci su: quante ragazzine d'oggi rinuncerebbero ai loro capelli per darli in beneficienza? Credo poche. Per questo sono rimasta molto ammirata da queste studentesse che, senza indugio hanno donato le loro trecce per donne che soffrono e combattono ogni giorno negli ospedali e nelle cliniche.
Penso che queste iniziative debbano essere prese più in considerazione, sia per noi adolescenti che anche per adulti. Queste sono le vere esperienze che ti cambiano la visione della vita, senza rinunciare a tanto, ma ricevendo molto: gioia e gratitudine.
"La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi."
(Albert Einstein)
-Clara
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