mercoledì 27 aprile 2016

Un no all'occidentalizzazione

Negli ultimi giorni è arrivato in Italia il nuovo editto emanato dal dittatore coreano Kin Jong-Un che impone a tutta la popolazione coreana il divieto assoluto di indossare blue-jeans e piercing (a meno che non si tratti dell'orecchio classico). La Repubblica Democratica Popolare di Corea, sotto questo aspetto, può essere considerata una dittatura a tutti gli effetti in quanto vieta alla popolazione di indossare ciò che desidera. Dove è finita la libertà di espressione che ognuno nel mondo dovrebbe avere?
A mio parere l'editto emanato dal dittatore coreano è un altro segnale che porta a pensare la Corea del Nord come dittatura. Vietare alle persone di indossare e fare del proprio corpo ciò che si desidera è una grande scemenza in quanto, ormai, la moda di questi capi, è dilagata in tutto il mondo. Vorrei inoltre aggiungere che se questa legge non viene rispettata, il cittadino colpevole, oltre a pagare una salata multa, è spedito direttamente nei campi di lavoro forzato per un arco di tempo. Un altro editto alla "non libertà" dei propri cittadini, era stato pubblicato circa un mese fa: il dittatore Kim imponeva ai cittadini maschi di avere un taglio di capelli uguale al suo. Concetti inspiegabili e inimmaginabili se pensiamo al nostro Occidente. Si pensa infatti che il dittatore abbia emanato queste leggi per mantenere nel proprio stato una cultura tradizionale e quindi non occidentalizzata ma, così facendo, ha alzato un muro tra se e il suo popolo, rendendolo, penso, ancora più odiato di quanto non lo sia già. La libertà di fare ciò che si desidera in Paesi come questi si riesce a vedere solo con il binocolo messo bene a fuoco.
D'altro canto certe persone potrebbero ritenere geniale la pubblicazione di questo editto in quanto conservatore della cultura coreana e orientale. Molte persone delle zone sia della Corea che della Cina, ad esempio, sono influenzate dalle mode occidentali quali modi di vestire, modi di apparire e i vari social utilizzati. Il dittatore ha ritenuto corretto il divieto di mostrarsi con indosso jeans o piercing in quanto offesa della propria cultura. Il taglio di capelli potrebbe essere considerato un altro gesto per "venerare" il dittatore stesso considerandolo la persona più importante dello stato.
Dunque ritengo che l'emanazione dell'editto da parte di Kim Jong-Un sia una idea troppo forte e soprattutto ingiusta nei confronti di un popolo che vuole adattarsi al mondo contemporaneo. Penso inoltre che il mancato rispetto per questo nuovo editto non può portare gente comune a lavorare nei campi di lavoro, in quanto scelta se si pensa esagerata, bensì solo una semplice multa come in quasi tutti i Paesi del mondo.

- ChiaraBegs

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