Le due poliziotte sono state portate subito in ospedale e, anche se sono state ferite dall'arma, una anche gravemente, si sono salvate, invece, l'uomo è morto in sala operatoria per i proiettili che lo hanno colpito poiché hanno centrato le gambe e il torace.
Secondo me, questo è stato un atto di violenza ignobile e imprudente. Ho scelto l'aggettivo "ignobile", poiché ha deciso di attentare la vita di due poliziotte indifese senza alcuna pietà e, se non ci fosse stato il terzo agente, quelle due donne sarebbero state annientate. In seguito, ho deciso di mettere anche l'aggettivo "imprudente", poiché ha compiuto il delitto proprio davanti alla stazione di polizia, dove lo avranno visto tutta la gente presente e soprattutto gli agenti di polizia nella centrale. Se fossi stato al posto suo, sarei stato nascosto in alcune vie strette e buie in vari punti della città e avrei attirato le mie vittime verso di me senza essere scoperto e aumentando così anche il terrore della gente.
Inoltre, penso che quell'assalitore jihadista sia un malato mentale, dato che ha cercato di uccidere due persone indifese in modo avventato soltanto per il suo dio Allah e per aver un buon posto in paradiso. Infatti, gli jihadisti e quelli dell'ISIS organizzano questi attacchi terroristici soltanto per avere un posto in paradiso, poiché credono che lì ci siano delle donne graziose senza velo, dei vini deliziosi e degli alberi da frutta che faranno germogliare dei bellissimi e dei gustosissimi frutti.
Oramai il delitto è stato compiuto, le due poliziotte sono in ospedale e l'assalitore è in paradiso, ma se gli agenti di polizia si sarebbero subito accorti di questo strano e pericoloso individuo, tutto questo non sarebbe accaduto. L'identità dell'uomo è ancora sconosciuta.
Corrado Calabrese
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