È notizia degli ultimi giorni la tragica morte del Base Jumper altoatesino Uli Emanuele.
Emanuele era divenuto famoso grazie ad un video che lui stesso aveva girato, per mezzo della sua GoPro e postato sulla sua pagina di Facebook, mentre oltrepassava un anello di fuoco con la sua tuta alare. Egli sosteneva che il "Base Jumping", sport estremo simile al paracadutismo che consiste nel lanciarsi da dirupi anziché da aeroplani, sia la cosa più bella del mondo, nonché la sua passione più grande. L'incidente che ha causato la sua morte è avvenuto tra alcune montagne rocciose in Austria, dove egli aveva intenzione di intraprendere una nuova avventura, che sfortunatamente non ha visto un lieto fine. Erano partiti in tre dalla montagna Muerrenfluh, sopra Lauterbrunnen, un comune svizzero. Uli stava seguendo in volo uno dei suoi compagni, quando improvvisamente ha perso la stabilità e il controllo della sua tuta alare cominciando ad avvitarsi su se stesso, per poi schiantarsi contro una parete rocciosa. Uli era ritenuto uno dei più grandi esperti a livello mondiale, avendo un'esperienza di circa duemila salti nel vuoto alle spalle.
Questo pericoloso sport fu battezzato nel 1997 da Patrick de Gayardon, ossia l'inventore della tuta alare, e molti sono gli appassionati che ricercano scariche di adrenalina in questo modo.
Sono principalmente due le parole che collegherei a questo fatto: la prima è prudenza, che per praticare sport estremi di questo genere non deve mai mancare! La seconda è divertimento; quanti di voi sarebbero disposti a rischiare a tal punto per divertirsi o coltivare una passione?
Benji
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