martedì 30 agosto 2016

Mark Zuckerberg e il suo contributo per i terremotati del Centro Italia

Sono molti gli eventi che giorno dopo giorno interessano l'attualità mondiale: avvenimenti positivi come scoperte, invenzioni, donazioni, ma anche, purtroppo, eventi negativi come guerre, malattie e catastrofi naturali. Nel post che segue, andrò ad illustrare un avvenimento negativo che ha recentemente sconvolto la penisola italiana, supportato da un evento positivo in sostegno ad esso. Il fatto a cui mi sto riferendo riguarda lo scorso 24 agosto, data in cui un violento sisma ha colpito, nel cuore della notte, le regioni del centro Italia. Appena dopo le 3.30 del mattino, un violentissimo terremoto di magnitudo 6.0 sulla scala Richter si é scagliato contro Rieti, Amatrice e le città limitrofe, abbattendo decine di edifici e provocando centinaia di vittime.




Domenica 28 agosto, un bilancio della protezione civile conta 290 vittime, numero che continua tristemente ad aumentare. Questa catastrofe naturale ha sconvolto la vita di moltissime persone, le quali non hanno più un lavoro e nemmeno una casa in cui vivere; pochi secondi sono bastati per distruggere i risultati ottenuti dopo anni di fatiche.



La notizia ha avuto da subito una risonanza internazionale, tanto che perfino i telegiornali ed il motore di ricerca Google mostravano il simbolo di lutto in ricordo dei terremotati. L'accaduto è figurato sulle pagine dei più importanti giornali internazionali e le televisioni di molti paesi del mondo ne hanno ampiamente parlato. La popolazione si é mobilitata dagli strati più bassi a quelli più alti: sono state realizzate in brevissimo tempo tendopoli per ospitare i terremotati, in diverse località sono stati allestiti punti di raccolta per cibo, vestiti e denaro da destinare ai territori devastati.
Anche personaggi di fama mondiale hanno espresso il loro cordoglio e hanno offerto aiuti materiali, affinché le persone colpite dal sisma comprendessero di non essere lasciate sole a loro stesse in questo dramma. Tra loro, vorrei concentrarmi su un nome in particolare, ovvero quello dell'inventore di Facebook, Mark Zuckerberg.


L'imprenditore statunitense, subito dopo aver appreso la notizia del sisma, si è sentito il dovere di mobilitarsi e ha compiuto un viaggio a Roma con la sua famiglia. Una volta recatosi nella capitale, è stato ricevuto dal pontefice, con il quale ha avuto un colloquio della durata di circa venti minuti. Zuckerberg ha avuto un ulteriore incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi. Il suo contributo consiste nell'aver donato la consistente somma di 500 mila euro alla Croce Rossa italiana; inoltre, ha donato 26 server ai gruppi di ricerca di diversi paesi europei e ha messo a completa disposizione il social network di sua invenzione per favorire la rete di aiuti. Egli, infatti, non vuole che Facebook divida le persone, ma anzi vuole che, soprattutto in situazioni come questa, ognuno di noi impari a farne uso affinché sia uno strumento che unisca e serva a velocizzare la comunicazione in momenti di bisogno.


Mark Zuckerberg mostra un drone ad energia solare al Papa
Mark Zuckerberg dona uno dei primi server di Facebook a Matteo Renzi


- Giorgio QuelloCheParlaTanto

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