La star degli Oklahoma City Thunder, eliminati in finali di Conference dai Golden State Warriors, ha deciso contro ogni aspettativa di firmare un contratto biennale proprio con la squadra della baia. Colpo durissimo per i Thunder che devono consegnare a Westbrook le redini di una squadra impreparata e da ricostruire daccapo.
Come nel caso di Lebron James, il numero 35 viene preso di mira sui social da tutto il mondo della palla spicchi: “traditore“, “codardo“, “opportunista”. Come sostengono in molti, Kevin si è unito alla squadra che si era già affermata come migliore della lega (negli ultimi due anni gli Warriors erano giunti due volte in finale, vincendo ne una, e avevano concluso la stagione 2015-16 con il miglior record di sempre 73-9.) a cui non serviva un altro All Star ed MVP nel 2014. Viene accusato di salire sul carro dei vincitori, per guadagnarsi il primo anello, inseguito da tanto.
Decisione da codardo? Oppure solo ragionevole? Beh impersonandoci in un tifoso dei Thunder che vede partire il leader della squadra fa male. Ciò però non deve portare ad insultare Kevin perché, amici, questo, anche se girano milioni di dollari, è pur sempre solo uno sport. Minacciare di morte una persona (perché sono prima persone che giocatori) a cagione di una scelta che penalizza la tua squadra del cuore non è e non deve essere giustificabile. Poi questa decisione ha le sue motivazioni: è meglio essere un giocatore che non ha mai vinto ma è rimasto fedele o diventare un campione ed entrare in un élite ristretta di giocatori? La scelta chiaramente è soggettiva Kevin ha scelto una strada, altri ne avrebbero scelta un’altra.
I Playoff di quest’anno sono stati battezzati da molti tifosi “i più noiosi di sempre” a causa della facilità con cui i Warriors ed i Cavs sono giunti in finale. Infatti rispettivamente hanno perso 0 e 1 partita nella loro corsa alle Finals, segno di quale sia la differenza di qualità con gli altri team. Ma la cosa che ha sorpreso di più e stata la semplicità con cui i Californiani hanno concluso la partita in 5 serie dominando. Spaventa anche il fatto che i Cavs hanno giocato bene, ma quando Curry e compagnia iniziano a ingranare non c’è partita. L’aggiunta di Durant ha reso l’attacco di Golden State una macchina infermabile: quando la palla gira è il solito gioco pazzo degli Warriors, dove segnano tutti; quando l’azione è ferma ci pensa KD, segnando tiri difficilissimi fuori ritmo. Facile no?
Quello che hanno creato gli Warriors, se rimane solido e unito e le altre squadre non fanno un enorme salto di qualità, è una dinastia, che vista ora sarà destinata a dominare l’NBA per almeno i prossimi 5 anni. Kevin avrà quindi l’occasione di confermarsi superstar e diventare un giocatore pluri-titolato. È ancora una scelta così stupida?
Bonny
no stupida no, da codardo sì...con okc ha mancato le finals anche a causa sua, perchè nei momenti decisivi scompariva sempre, e ha abbandonato una squadra in crescita per unirsi ad una già vincente
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