sabato 9 settembre 2017

Il terrorismo non dà tregua

Purtroppo il terrorismo non ha dato tregua nemmeno durante questa calda estate che ormai sta per volgere al termine. 


L’attacco terroristico è avvenuto tramite un sistema ormai tutt’altro che nuovo, cioè tentare di investire innocenti persone che stavano passeggiando per le strade di Barcellona. 

Intorno alle 17 del 17 agosto, un furgone si è precipitato ad alta velocità sulla folla che percorreva le Ramblas investendo numerose persone, sia cittadini che turisti, causando 13 morti e circa cento feriti. Due persone sono state arrestate poco dopo l’accaduto, mentre il conducente del furgone, Younes Abouyaaqoub, è stato ucciso quattro giorni dopo l’attentato. Il mezzo ha cominciato a percorrere in modo folle la Rambla de Canaletes, nella parte vicina alla Plaça de Catalunya, fino a che è giunto al mercato della Boqueria. Secondo numerosi testimoni il van procedeva seguendo una traiettoria a zig-zag, in modo da investire il maggior numero di persone possibile. Il furgone poi si è schiantato contro uno dei chioschi che si trovano sul marciapiede che separa le corsie della Rambla destinate alle auto. L’uomo che avrebbe lasciato i documenti per affittare il furgone si chiama Driss Oukabir, un ventottenne di origine marocchina in regola in Spagna, ma in serata è stata aperta l’ipotesi che il vero autore dell’attentato possa essere stato il fratello diciottenne Moussa che gli avrebbe rubato i documenti d’identità, scoprendo poi in seguito che l’autore dell’attacco terroristico era in fuga. La paura è rimasta alta fino a tarda sera, il quartiere è stato circondata dai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana ed è stato necessario numerose volte degli interventi di ambulanze. 


A mio parere la vera guerra da combattere attualmente è il terrorismo stesso. L’obiettivo di queste persone invasate ed ossessionate dalla violenza è riuscire a diffondere il terrore fra la popolazione occidentale in modo da paralizzarne la semplice vita quotidiana o facendo cambiare idea alla gente, che inizia a pensare che viaggiare all’interno dell’Europa sia pericoloso. Infatti secondo loro, non sarebbe sicuro e tutto potrebbe accadere. Io credo che se il mondo dovesse stare al “gioco” degli effetti causati dagli attentati sulla popolazione occidentale, si rischierebbe di vivere ognuno nel proprio Paese, non riuscendo ad entrare così in contatto con le culture che ci circondano, anzi diventandone quasi diffidenti.

                                                                                                                                          

                                                                                                                                          Matty X

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