domenica 28 febbraio 2016

Che parola "parolosa"!

Lo scorso 23 febbraio, sul web, hanno iniziato a girare post e foto vari con la parola "petaloso". Questo termine è stato scritto e inventato da un bambino della provincia di Ferrara in un tema in classe per descrivere un qualcosa pieno di petali, come si può intendere. L'Accadema della Crusca, un'istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana, ha accettato la parola inventata del bambino e molto probabilmente a breve si potrà trovare sui dizionari. In questi giorni continuo a sentire la parola "petaloso" ovunque e mi sono chiesta: "perché ogni volta che invento una parola non invio una lettera alla Crusca cosicché diventi termine ufficiale nella lingua italiana?".
A mio parere il termine "petaloso" è solo una parola inventata da un bambino scherzoso che poteva essere inventata da chiunque. Ogni giorno, ciascuno di noi, inventa parole che, magari, non hanno neanche un minimo di senso su questa Terra ma, certamente, non inviamo all'Accademia della Crusca la richiesta di essere ammessa nel dizionario italiano. Prima di questo bambino, la mia infanzia è stata rappresentata  dai piccoli ometti blu: i Puffi. In ciascuno degli episodii o film che trasmettevano in tv, ognuno di loro ripeteva "puffoso" come termine per indicare qualcosa che riguardava i Puffi, ma non ci si è mai chiesti di iniziare ad utilizzarlo come linguaggio comune. Anche Banderas e la sua Rosita nella pubblicità del Mulino Bianco ripetevano la parola "inzupposso", eppure, come "puffoso", non è entrata nel nostro dizionario. Mi è sembrata una notizia di cronaca un po' inutile che ha diviso l'Italia in persine che erano orgogliose di questo bambino, mentre l'altra parte ne è rimasta indifferente. La notizia di "petaloso" ha coinvolto tutta la penisola quando invece ci sono problemi più grossi da affrontare, forse troppo "disastrososi" per poterne parlare così liberamente alla gente. Molti italiani d'oggi fanno fatica a scrivere o pronunciare frasi di senso compiuto e dovremmo pure insegnargli la parola "petaloso" da oggi in poi?
D'altro canto certe persone potrebbero ritenere che la scoperta del termine "petaloso" sia geniale. La maestra di questo bambino è rimasta così impressionata da "petaloso" che ha inviato alla Crusca una lettera e quest'ultima la ha riconosciuto come nuova parola. Un termine nuovo nella lingua italiana, una parola in più da imparare e sapere nel proprio bagaglio di vita ormai. Persino il premier Matteo Renzi si è congratulato con questo bambino per la "incredibile" fantasia che ha avuto per inventarsi un tale termine. Pochi giorni fa c'è stata la giornata del "petaloso" hashtag per promuovere ancora di più il termine cosicché venisse conosciuto dalla maggior parte degli italiani e, così, ha funzionato.
Ormai si conosce di più il termine "petaloso" rispetto a tutti i congiuntivi presenti nella lingua italiana e, che dire, che bel futuro che ci aspetta!
Dunque ritengo che l'uscita di "petaloso" sia stata del tutto patetica in quanto ciascuno di noi sa inventare un termine nuovo e senza accorgersene lo fa benissimo ogni giorno senza dover ricorrere all'Accademia della Crusca. Inoltre penso che questo termine possa avere lo stesso peso di altri termini che vengono usati ogni giorno quali "morbidoso", "ciccioso", "pucioso".
Insomma tutti termini troppo "terminosi".

- ChiaraBegs

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