Sin dalla prima
comparsa dell'uomo sulla Terra molte specie animali si sono estinte e alcune lo
fanno ancora adesso sotto i nostri occhi, sebbene non sempre ce ne accorgiamo.
Nel giro di
alcuni anni all'interminabile black list degli animali estinti potrebbe
aggiungersi un altro nome: Anthozea, o più comunemente corallo.
Infatti i
coralli di tutto il mondo si stanno lentamente sbiancando, perdendo i loro
meravigliosi colori.
L'evento sembra
essere fra i peggiori che si sono verificati negli ultimi anni.
Dalle Hawaii
alla Nuova Guinea, passando per le Maldive fino ad arrivare in Australia non c’è
barriera corallina che non stia subendo una forte perdita di colori. La
situazione è tale che il Noaa (National Oceanographic and Atmospheric
Administration) ha indetto
per l’8 ottobre una
giornata di riflessione mondiale sul problema.
PERCHÉ SBIANCANO?
Le cause sono
le temperature più alte della norma, determinate dall'eccessivo inquinamento
delle acque dovuto all'esorbitante traffico marittimo e allo scarico di rifiuti
in mare. Infatti le temperature oceaniche, secondo il Noaa, sono state
recentemente più alte di circa 0,6°C rispetto alle medie del ventesimo secolo.
La colpa tuttavia non è da addossare solamente all'uomo.
Infatti, negli
ultimi mesi, una grande massa di acqua calda, alla quale gli oceanografi hanno
dato il nome di “blob”, si è mossa a varie latitudini nell’Oceano
Pacifico.
Secondo il
Noaa, entro la fine dell’anno
ben 12.000 chilometri quadrati di scogliere sono destinate a scomparire.
Per quanto mi
riguarda penso che, la scomparsa delle barriere coralline, sarà una grande
perdita che non causerà solo dispiacere o pentimento da parte di noi umani ma
comporterà anche la morte di molte altre specie come piccoli pesci e crostacei
ma anche mammiferi marini, la cui vita dipende appunto dai coralli.
Nelfa01
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