mercoledì 19 marzo 2014

Legalità e cittadinanza



Giovedì 13 marzo il commissario Angelo Murtas della Polizia di Treviglio è venuto nella nostra scuola per parlare alle classi 1ª e  liceo del suo lavoro e dei problemi degli adolescenti di oggi.
Una persona molto gentile che ci ha dedicato due ore per parlare del mondo che ci circonda al giorno d'oggi, soffermandosi in particolare sulla droga, sull'alcol, sul fumo e sul mondo dei social network.
È stato un discorso molto lungo e allo stesso tempo interessante.
Dopo essersi presentato, il dott. Murtas ha cominciato a trattare dei problemi dei ragazzi con la droga. Ha insistito sui danni provocati dalla droga perché, anche se presa in piccole quantità, a causa di essa si potrebbe morire; come infatti è già successo a molti ragazzi. Mi è rimasto impresso l'esempio di una liceale che studiava al Facchetti: un giorno, dopo essere tornata a casa al termine della scuola, una sua amica l'ha invitata ad andare a ballare in discoteca. Purtroppo, però, qualcuno le ha messo una sostanza nel drink. Dopo essere stata male ed essere tornata a casa con l'aiuto della sua amica, non riuscì a passare la notte.
Questa storia molto brutta insegna ai ragazzi che, facendo uso di sostanze stupefacenti, possono anche rimetterci la pelle.
Il commissario è quindi passato a parlare del pericolo insito nei siti web. I social network possono infatti essere delle “armi” se usati in modo sbagliato. Attraverso essi si possono commettere gravi reati come quello dell’istigazione al razzismo. Il principio basilare do ogni democrazia afferma che la legge è uguale per tutti: uomini, donne ed emigranti da qualsiasi paese. Il razzismo, in passato, ha provocato milioni di vittime. Personalmente credo che la discriminazione tra gli uomini debba sparire perché il concetto di razza non esiste.
Ho imparato due cose a mio parere importanti.
La prima è la seguente: anche i ragazzi più intelligenti possono commettere errori.
La seconda, come dice il proverbio, è la seguente: fidarsi è bene, non fidarsi é meglio.
Ringrazio il dottor Murtas per averci in parte aperto gli occhi e spero di non ritrovarmi mai a commettere errori irreparabili per me e per gli altri.

Emilian

mercoledì 12 marzo 2014

Digitale a scuola: pro e contro


Di recente sono stati adottati dei nuovi mezzi di lavoro in molte scuole: l'ipad, la Lim (lavagna interattiva multimediale) e, in alcuni casi, le Apple TV.
Questi strumenti offrono nuove prospettive sia positive sia negative allo stesso tempo.
L'ipad è un mezzo che comporta soluzioni e problemi; infatti si possono creare, grazie ad alcune specifiche applicazioni, schemi, presentazioni e addirittura E-book. Oltre a ciò, è possibile anche segnare compiti su diari digitali (vedi lapplicazione diario 2.0), scaricare calcolatrici, dizionari di latino, spagnolo, italiano, inglese e tanto altro ancora.
L'ipad però, insieme ai suoi mille pregi, comporta dei rischi: gli alunni possono per esempio navigare in internet e utilizzare giochi distraendosi così dalla lezione.
La Lim offre la possibilità di mostrare a tutta la classe delle presentazioni in powerpoint o keynote, di condividere schemi e di far sì che l'intera classe collabori in un unico lavoro.
Ma anche questo strumento ha un lato negativo: costa molto e perciò non tutte le scuole se la possono permettere. Inoltre, per collegarla agli iPad è necessario un apposito cavetto che non si rivela sempre utile e funzionale.
Un altro strumento utile è la Apple TV che permette di far collegare un iPad via wireless mostrando così sulla TV il proprio lavoro senza neanche alzarsi dalla sedia.
Tutti questi strumenti stanno sicuramente trasformando il modo di apprendere a scuola, ma si deve anche considerare che sono strumenti elettronici e che quindi possono avere dei problemi tecnici (oltre alle già citate tentazioni in cui possono cadere gli studenti).

Luca

martedì 11 marzo 2014

Come sopravvivere all'adolescenza?

Circa cinque anni fa nacque un'app di nome whatsapp che si presumeva fosse innocua, ma che, con il passare del tempo, si è rivelata fatale.
Infatti, come tutte le app, presenta dei lati positivi e dei lati negativi.
Si possono mandare messaggi gratis, allegare foto, immagini o video e mandare memo vocali anche alle persone più lontane. Un lato positivo è anche quello di poter vedere quando una persona è online e visualizza il messaggio oppure da quanto tempo non è connessa. Un'attesa che può essere snervante...


Pensiamo infatti che alla maggior parte delle persone dia fastidio quando una persona è online e visualizza ma non risponde (anche a distanza di ore). Questo capita molto spesso e a volte rende anche più complicate le conversazioni tra ragazze e ragazzi.
Se si veste i panni di una ragazza, vedendo che il tipo che ti piace non ti risponde ma visualizza, sei portata subito a pensare che il ragazzo in questione non sia invaghito di te oppure che non gli importi nulla. Invece, se capitasse al ragazzo, potrebbe pensare che lei non sia interessata. A dire il vero alla gran parte dei ragazzi non fregherebbe nulla perché a volte sono essere davvero degli emeriti menefreghisti!
"Le ragazze sono sempre disponibili, invece i ragazzi sono sempre i soliti baciulli!
LaDami                                                                                                                           
 

Siete d'accordo?

Sere, Miriam, Sarah

venerdì 7 marzo 2014

Pecore o cani sciolti?



È vero, oggigiorno si sente parlare spesso di mode e status symbol
Le mode ci sono sempre state, partendo dagli anni '60, quando possedere una Vespa (mezzo di locomozione a due ruote) era sinonimo di appartenenza al "gruppo". Ai nostri giorni è difficile individuare un singolo oggetto che abbia un valore di status symbol universale. Potrebbe essere l'iPhone (telefono di ultima generazione marchiato Apple) che spopola tra le varie fasce di età: dai ragazzi sino alle persone più anziane. 
"Gregge" di clienti in attesa di acquistare il nuovo status symbol del momento
Un altro settore, oltre a quello tecnologico, in cui i marchi esercitano una grande influenza è quello della  moda (Abercrombie, Hollister, Jordan).
Difficile capire se  gli status symbol siano conformismo di massa o libera scelta. Io penso che nel campo della moda sia più conformismo di massa che libera scelta; nel campo tecnologico la riflessione si fa invece più complessa: se è vero che la maggior parte della gente compra un determinato prodotto per conformismo senza guardare le effetive  qualità del prodotto, è anche vero che una parte della popolazione fa attenzione alle varie caratteristiche e, a parer mio, compra il prodotto per libera scelta.

Jovanni

A proposito di bullismo

Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ossia è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto ripetutamente nel corso del tempo alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni.
Il bullismo è un comportamento prettamente giovanile di carattere violento nei riguardi di ragazzi deboli. Il bullo tende a umiliare le persone che per lui sono deboli e fragili emotivamente solo per sentirsi più sicuro di sé. Inoltre il bullismo nasce dal contesto in cui il ragazzo cresce; infatti il bullismo può derivare dal comportamento sbagliato che hanno i genitori nel relazionarsi coi propri figli.
Una recente inchiesta condotta dal Corriere della Sera ha infatti mostrato che il 27% degli episodi di bullismo avvenga in aula, il 14% nei corridoi e il 16% in cortile. La scuola, cioè quello che dovrebbe essere l'ambiente educativo per eccellenza, nasconde una cultura di violenza poco presa in considerazione dagli adulti. Infatti all'interno della scuola, nel momento in cui gli episodi di prepotenza sono denunciati, si constata un'inspiegabile indifferenza o trascuratezza.
Io penso che il  bullismo vada fermato prima che diventi una cosa irrecuperabile e ingestibile. Non bisogna trattarlo con indifferenza ma bisogna parlare con il bullo.
Occorre quindi che anzitutto gli adulti si rendano conto di quest’amara realtà che non è affatto marginale. Sembra infatti che quasi il 50% dei ragazzi dichiari di essere stato vittima, almeno una volta, di episodi di bullismo. Le statistiche rivelano anche che gli ultimi anni delle suole elementari, quelli della scuola media e i primi delle superiori sono quelli più soggetti ad episodi del genere. Le prepotenze di tipo verbale sono più numerose di quelle di tipo fisico, ma non per questo sono da sottovalutare, poiché spesso esse causano traumi psicologici gravissimi. Bisognerebbe far capire al bullo che sta sbagliando anche ricorrendo a un approccio violento se necessario.
Penso che ogni ragazzo debba aver delle regole e dei limiti da rispettare, perché in questo modo cresce responsabile. È mia opinione che, se si è amici di un bullo, lo si può aiutare a cambiare stile di vita e atteggiamento, facendolo ragionare e portandolo verso la via del bene.
Concludo questa discussione dicendo che il bullismo va fermato perché non porta a niente, anzi crea solo danni. Perciò tutti devono collaborare impegnandosi per avere una società più civile e più sicura.

Luigi

domenica 2 marzo 2014

Passioni differenti: pasticceri adoloscenti



Molti ragazzi considerano la pasticceria un'attività inutile e una mera perdita di tempo.

In realtà non è affatto così: sono sempre più gli adolescenti che si appassionano all'arte della panificazione e della pasticceria sia a livello amatoriale sia professionale.
 Come infatti emerso da recenti sondaggi, il numero di iscritti agli istituti professionali per pasticceri é in forte crescita.

Questo incremento è dovuto, in parte, ai sempre più numerosi format di cucina trasmessi da parecchi canali televisivi.

Un esempio di pasticciera adolescente a livello amatoriale è la diciottenne Elisa, concorrente e semifinalista di Bake off Italia, talent show incentrato appunto sui novelli pasticceri.

L'arte culinaria, in particolare la branca della produzione dolciaria, è, oltre che un'attività stimolante per la creatività, un ottimo metodo per combattere lo stress quotidiano: tra mestoli e pirofile si riescono a dimenticare, se pure per un'ora, tutti i problemi e le tensioni sorti nel corso della giornata in ambito scolastico o lavorativo.

È inoltre anche un mezzo di comunicazione ed espressione di sentimenti ed emozioni: cucinare bene e con cura è il gesto supremo di accudimento che si trasforma in un'attività terapeutica, come affermato da Roberta Schira nel suo libro Cucinoterapia.

Acquisire un'abilità relativamente elevata in cucina è una carta vincente che si può giocare in numerose occasioni.

La pasticceria è una passione "unisex"; i più famosi sono infatti degli uomini, come ad esempio il tedesco di nascita e milanese d'adozione Ernst Knam o l'italo-americano Buddy Valastro, meglio conosciuto come "Il boss delle torte".

Quindi ragazzi, non siate timorosi Sperimentate nuove passioni finora ignorate!
  
Fra