lunedì 13 febbraio 2017

AWARDS SEASON 2017: tutto quello che c'è da sapere.
Emma Stone con Ryan Gosling


Con la consegna dei Golden Globes ,l’Awards Season entra ufficialmente nel suo cuore pulsante. Una serie di eventi, party e annunci che culminerà con la notte del 26 febbraio in cui andranno in scena gli Oscar 2017.

Ma chi stringerà l’ambita statuetta?

Iniziamo col dire subito che i papabili alla vittoria stanno in fase di individuazione proprio in questi  giorni: il 13 gennaio sono state chiuse le votazioni per le nomination agli Oscar. Nomination che verranno svelate alle 14.18 del pomeriggio (ora italiana) via streaming globale. Da quel momento in avanti sarà solamente un affastellarsi di certezze su certezze su chi molto probabilmente potrebbe trionfare. Certezze che arriveranno dai vari premi che illumineranno le notti Hollywood. Le categorie principali sono tre, ovvero miglior film, miglior attrice e miglior regista. 

Nella categoria dei migliori film,  come contendenti troviamo "Manchester by the sea" e "Moonlight",  mentre sembrerebbe tagliato fuori Clint Eastwood con "Sully", che sembra davvero lontano dall'opportunità di vincere gli Oscar.  

Il premio come miglior attrice vede un testa a testa tra Natalie Portman e Amy Adams, ma anche Emma Stone sembra che possa battere Natalie Portman a causa della sua nomination come miglior protagonista in "Birdman" nel 2015, che l'ha fatta rivelare e le ha permesso di essere tra le candidate di quest'anno. 

Per finire, il premio come miglior regista , oltre che ai produttori di "Manchester by the sea" e "Moonlight", potrebbe finire a Denis Villenueve, un regista canadese che diede il suo contributo agli Oscar nella categoria miglior film straniero nel 2010 o a Tom Ford, che è stato nominato miglior regista ai Golden Globe e potrebbe conquistare la sua prima nomination agli Oscar. Purtroppo ha perso quota a causa della  precedente esclusione dai DGA Awards, un importante premio che viene consegnato ai registi statunitensi. 
CHIARA

venerdì 10 febbraio 2017

IL 2016 NELLO SPAZIO

IL 2016 NELLO SPAZIO

L'anno appena concluso è stato protagonista di successi e delusioni dal punto di vista aerospaziale, ma ha gettato le basi per molti progetti futuri per continuare l'incredibile viaggio umano verso l'ignoto.




UN ANNO "SPAZIALE" FIN DALL'INIZIO




Il 2016 ha avuto un esordio grandioso il 22 gennaio con il raggiungimento dell'orbita operativa da parte del satellite LISA Pathfinder. Questo venne lanciato il 3 dicembre 2015 alle 5:04 (ora italiana) con un razzo Vega dal centro spaziale Guyanese, nella Guyana francese, dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il veicolo spaziale ha la missione di testare le tecnologie per la costruzione del futuro osservatorio spaziale LISA, il cui compito sarà captare le onde gravitazionali* grazie a strumentazioni dalla sensibilità estrema.




Questa missione ha una particolare importanza per l'Italia, dato che nella leadership scientifica c'è il nostro connazionale Stefano Vitale, con il ruolo di "principal investigator" (ovvero capo del gruppo di ricerca).

 


Il satellite non è molto grande (2,9 X 2,1m), ma ha al suo interno strumentazioni di massima precisione, volte a misurazioni scientifiche molto accurate. La sonda è stata costruita dalla Airbus Defence and Space, una divisione del gruppo Airbus, ed è costata circa 400 milioni di dollari.


La sonda, dopo aver raggiunto la propria posizione operativa intorno a punto L1 Lagrange il 22 gennaio, ha iniziato la propria sperimentazione il 1º di marzo. Durante il mese di aprile l'ESA ha annunciato che la missione LISA è fattibile, infatti il 7 giugno 2016 l'Agenzia Spaziale Europea ha pubblicato i risultati dei primi due mesi della missione, risultati che dimostrano che la tecnologia sviluppata per l'osservatorio spaziale è superiore a ciò che ci si poteva aspettare. Insomma, questa missione è già un successo perché il satellite LISA Pathfinder è ancora nello spazio, al punto che si sta pensando a un possibile prolungamento della missione per eseguire alcune misurazioni e confermare la teoria della relatività generale di Einstein*.




Glossario:
  • Onde gravitazionali: vibrazioni dello spazio-tempo provocate da fenomeni molto violenti, come collisioni di buchi neri, esplosioni di supernove o il Big Bang che ha dato origine all'universo.
  • Relatività generale: teoria fisica elaborata da Einstein nel 1915 che descrive l'interazione gravitazionale come effetto di una legge che lega la curvatura spazio-tempo con un flusso di massa, impulso ed energia.






                                                                           28/01/2017      Lepre



giovedì 9 febbraio 2017

Healthy Life

Ma che scoperta!
                                                                    25 gennaio 2017, Busnago
Buongiorno cari lettori, 
      
        qui è Giulia che vi scrive. Io mi occuperò di salute e medicina, argomenti di cui sono molto interessata e curiosa. Proprio oggi vorrei raccontarvi delle nuove ricerche che i medici di tutto il mondo stanno compiendo. Ieri leggevo su internet di una nuova tecnica per sconfiggere i VIRUS "KILLER", come l'Ebola e l'influenza H5N1: contrastando una particolare molecola che porta sulla loro superficie li si può rendere potenzialmente innocui. 
                                                                                                      Questa bella notizia arriva dai ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con l'Università del Maryland e l'Inserm di Lione. Questi scienziati hanno concentrato la loro attenzione su un recettore indispensabile a questo virus per veicolare l'infezione. La soluzione è stata chiamata FP7 e consiste in una particolare molecola sintetica, capace di bloccare il recettore del virus. 


        Gli scienziati della Bicocca spiegano che l'effetto letale del virus viene contrastato efficacemente, lasciando all'organismo il tempo per reagire e sconfiggere del tutto l'infezione; per ora i test sono stati effettuati in provetta su cellule umane e in vivo sul modello animale. Il professor di chimica Organica Peri, recentemente, ha affermato che questo studio rappresenta un'importante conferma sperimentale del fatto che la letalità del virus può essere fermata solo grazie al recettore TLR4. Le cause dell'attivazione del recettore sono i virus influenzali, che infiammano e danneggiano i tessuti polmonari, causando infine una sindrome letale. Bloccando questo processo l'attivazione dei recettori maligni verrà fermata e consentirà al corpo di reagire con una risposta immunitaria in grado di debellare il virus senza gravi conseguenze. Gli scienziati stanno già progettando di completare lo studio di queste molecole e di brevettare nuovi farmaci capaci di contrastare questi virus.
Bene cari lettori, oggi ho finito; fatemi sapere se questa nuova scoperta affascina anche voi. 

                                                                                                                              ~ Nuvola ~

martedì 7 febbraio 2017

LE FESTIVITA' ITALIANE: CAPODANNO

Risultati immagini per capodanno italia





Dopo la fine della seconda guerra mondiale, più precisamente negli anni

Settanta, in Italia nacque una sorta di tradizione portata avanti ancora oggi da

molte famiglie: la tradizione dei botti di Capodanno.

Questa tradizione è molto usuale al centro-sud e negli ultimi anni si è estesa

fino al nord.

Io penso sia una tradizione piuttosto inutile perché ogni anno ci sono molti

casi di gente a cui è esplosa una mano, un dito o una gamba.

E questo solo per divertirsi.

Secondo me gli italiani scoppiano i petardi perché sono molto competitivi col

vicino, nel senso che vogliono fare il botto più forte.

Per me la soluzione è limitare le esplosioni sia nella quantità di polvere da

sparo sia nella quantità di petardi.

venerdì 3 febbraio 2017

Le tragedie della vita quotidiana: le morti al gelo

Cari lettori del blog,

                   oggi volevo trattare con voi di un fatto di attualità molto avvertito in questo periodo: i senzatetto del nostro Paese che perdono la vita a causa della temperatura gelida. 
Le zone più colpite dal freddo sono quelle del centro-sud e, ahimè, anche le zone terremotate non vengono risparmiate dal gelido inverno.
Voglio parlarvi di questo perché in Italia, negli ultimi giorni, sono morte otto persone! 
Lo scorso 5 gennaio un uomo polacco di 66 anni è stato ucciso dal freddo a Milano. Il suo corpo è stato scoperto in un palazzo abbandonato nella zona sud della città. Si era rifugiato lì per difendersi dal gelo della notte. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto nel pomeriggio, ma la notizia è stata comunicata solo nella giornata di sabato dai Carabinieri intervenuti dopo una telefonata anonima arrivata al 118. Da un primo accertamento sembra che la morte sia dovuta ad assideramento. Risulta che l'uomo non avesse né lavoro né casa.
Un altro clochard è stato ritrovato morto a Firenze. L'uomo di 48 anni di origine polacca aveva problemi di salute. Aveva trovato riparo per la notte in un giardino tra il Lungarno Santa Rosa e le mura di San Frediano nell'Oltrarno di Firenze. Ma a causa del freddo intenso e delle temperature sotto zero l'uomo è morto per assideramento.
La notizia che più mi ha colpito è stata quella di un pensionato di 81 anni in provincia di Monza che è stato trovato morto di freddo a ridosso del fiume Bevera a Briosco, non lontano da casa sua in Brianza. L'uomo, da tempo malato di Alzheimer, era scomparso in un tardo pomeriggio da casa. Si era allontanato soltanto con ciabatte e maglione senza avvisare nessuno. Probabilmente aveva perso l'orientamento e, col sopraggiungere del buio, non era più riuscito a ritrovare la strada di casa. 
Secondo me bisognerebbe proteggere queste persone perché i nostri stessi concittadini non possono perdere la vita in un modo così atroce.

Al prossimo post!                                                                                                            
 
Raoul

l'nba a portata di click
IL PUNTO SULL'NBA
  
"Cleveland, this is for you!" -LeBron James dopo la vittoria del titolo
Per le persone che non amano il basket americano o che non hanno la possibilità di vederlo, l'NBA è la National Basketball Association dove trenta squadra (divise in due gironi da quindici divise in base alla posizione geografica) si sfidano per un unico obbiettivo: il trofeo finale.
Al termine della stagione 2015-2016 il trofeo è stato alzato per la prima volta dai Cleveland Cavaliers, di LeBron James


I campioni in carica, però, non stanno facendo ora molto bene: infatti dall'inizio del 2017 hanno perso molte partite e perso il duello con i rivali di Golden State (91-126).
I Golden State Warriors stanno infatti facendo molto meglio dei Cleveland Cavaliers, avendo perso solo due partite dall'inizio del nuovo anno.
Golden State Warriors
Il duello fra queste due grandi squadre, però, si rinnoverà durante le ultime sette partite della stagione, dal momento che si contenderanno il titolo.

Invece, tra le squadre che si trovano in zona playoff (primi otto posti per ogni girone), è doveroso ricordare gli Oklahoma City Thunder trascinati da un mostruoso Russel Westbrook (tripla-doppia di media a partita), sempre più leader di una squadra senza Durant (passato ai Warriors la scorsa estate).
Sempre a est troviamo gli Houston Rockets e i San Antonio Spurs trascinati rispettivamente da Harden (media di 28 punti a partita) e Leonard (25 punti di media).
Ad ovest, nonostante il momento no di Cleveland, la situazione è molta più tranquilla: sotto ai campioni in carica troviamo Boston e Toronto.
Russel Westbrook
Anche le squadre dei "nostri" italiani stanno andando molto bene: gli Charlotte di Belinelli sono settimi a ovest mentre i Denver Nuggets di Gallinari sono ottavi ad est.

Tra le squadre che non se la passano bene troviamo New York (11esimo a est) e i Los Angeles Lakers, negli ultimi anni tra le peggiori squadre della Lega.
È anche giusto ricordare i Philadelphia 76ers, squadra che da tre anni non riesce ad uscire dagli ultimi tre posti: da questo inizio anno ha un record di vittorie migliori di quello di Cleveland trascinati da Joel Embiid. Se continua così, questa squadra potrà arrivare ad un'inaspettata zona playoff.
Joel Embiid
Ah, in questa squadra manca anche il Rookie (che nel gergo tecnico significa giocatore alla prima stagione NBA) Ben Simmons, giovane talento, il quale non si è riuscito a vedere ancora il campo per un brutto infortunio al piede ad inizio stagione...
Mr. D
PET THERAPY: medicina animale

Alcune malattie sono curabili, altre incurabili, ma la cosa più importante che le accumuna è il dolore, fisico e non. Qual è la migliore medicina del mondo contro la sofferenza? Certamente la compagnia delle persone più importanti a cui vuoi bene.
Ma se non ci fosse un rapporto sincero? Certe volte parlare con un essere umano è più difficile che rapportarsi con un animale.
Il principio della Pet Therapy si basa sull’utilizzo del rapporto speciale che certe persone instaurano con gli animali per favorire il processo terapeutico (psicologico, fisico e sociale). I contatti che si creano tra animale e paziente accelerano e facilitano i rapporti con i terapeuti, contribuiscono a rendere la situazione meno stressante, facilitano l’esercizio fisico e favoriscono il dialogo.
Il termine in questione viene utilizzato in modo generico; esistono però tre differenti tipi di programmi:
AAA (Animal-Assistede Activities - Attività Assistite da Animali);
TAA (Animal-Assisted Therapy - Terapie Assistite da Animali);
EAA (Animal-Assisted Education - Educazione Assistita da Animali).

Le Attività Assistite da Animali sono utilizzate per migliorare la qualità della vita delle persone che possono trarre un grande beneficio dal contatto con un animale. Può trattarsi di persone non vedenti, persone anziane, persone sofferenti di patologie croniche.

Le Terapie Assistite da Animali seguono invece un programma costituito da obiettivi specifici ed hanno come scopo quello di migliorare la salute dei pazienti. La TAA non sostituisce le terapie classiche, cioè quelle già seguite dal paziente, ma le supporta; va quindi considerata una co-terapia.
Le TAA mirano a migliorare sia le attitudini comportamentali, mentali ed emotive dei pazienti sia le condizioni fisiche.

Rispetto alle TAA, l'Educazione Assistita da Animali si concentra in modo esclusivo sul miglioramento delle capacità cognitive dei pazienti, cioè su tutti quei processi intellettivi che richiedono l'acquisizione e l'uso di conoscenza (ad esempio le facoltà linguistiche, il ragionamento, l'utilizzo della comunicazione non verbale).

Anche i programmi di EAA, come le TAA, si strutturano prefissandosi una serie di obiettivi, che vengono documentati e valutati nel procedere del percorso.

Gli animali sono capaci, per il loro istinto e la loro natura, di superare le barriere emotive che gli individui sofferenti, per varie cause, hanno posto tra se stessi ed il mondo.
Gli animali utilizzati nella Pet Therapy sono molti: cani, gatti, conigli, criceti, cavalli, delfini, ect.
Fino a questo punto abbiamo parlato del rapporto umano-animale. Ma nella terapia, cosa ne traggono gli animali?
Oggi nella Pet Therapy l'animale non viene più visto e considerato come uno strumento, ma un soggetto che va tutelato. Questa terapia sta cercando di muoversi nella direzione, non solo della salvaguardia dell'animale, ma anche in quella che lo renda alla pari delle persone, delle relazioni che instaura e delle attività che lo vedono protagonista al loro fianco.
Al fine di migliorare anche il benessere degli animali, nella Pet Therapy è sempre più diffuso il coinvolgimento di cani provenienti da canili e rifugi. Grazie a questa
terapia, sicuramente questi animali, in genere vittime di abbandoni, vivono una vita molto diversa e migliore rispetto a quella che condurrebbero nel chiuso di una gabbia.




                                                                                                                                                       Skeeter
E-Sports: cosa sono?

Mi presento, sono Mike e nella mia rubrica parlerò degli E-Sports.
Partiamo dalle basi: gli E-Sports sono gli Electronic Sports; in poche parole tornei e altre competizioni legate principalmente al mondo videoludico.
L'ultimo torneo, a livello mondiale, è stato il World E-Sports Championship 2016 a Jakarta, Indonesia.
Molti criticano gli E-Sports perché "non sono veri sport".
La differenza tra E-Sports e sport tradizionali differisce, a mio avviso, dalla definizione che si ha di Sport. La Treccani, ad esempio, parla di “attività intesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e il complesso degli esercizi e delle manifestazioni, soprattutto agonistiche, in cui si realizza, praticati, nel rispetto di regole codificate da appositi enti, sia per spirito competitivo”. In questo senso non vi è alcuna differenza tra le due aree: allenamento, sacrificio, impegno e competizione sono caratteri che appartengono a entrambi i mondi senza distinzione. A essere pignoli l’unica differenza è nella quantità di sforzo fisico richiesto: è presente anche negli sport elettronici ma non vi è dubbio che non sia determinante come negli sport tradizionali.
I professional gamers (giocatori professionali) sono ragazzi che hanno avuto la fortuna, e bravura, di trasformare una passione in lavoro, come  ScreaM, uno dei migliori giocatori a livello mondiale di CS:GO (un noto gioco sparatutto in prima persona molto frequente nei tornei).
Con questo vi saluto e spero siate interessati all'argomento visto che ho già in mente altri 2/3 post.

~Mike

giovedì 2 febbraio 2017

FRESHNEWS



SI PUÒ RIDERE SU OGNI COSA?

Vignetta di Charlie Hebdo. 
"Si può ridere su ogni cosa?": questa è la domanda che si sono poste le famiglie delle persone coinvolte nella slavina che ha travolto l'hotel Rigopiano in Abruzzo dopo la pubblicazione della di Charlie Hebdo (foto a fianco).

In data 18 gennaio 2017, un'abbonante slavina ha travolto l'Hotel Rigopiano e i clienti che in quel momento vi soggiornavano.
I superstiti hanno raccontato di aver trascorso interminabili ore sigillati in una sorta di "bolla di ghiaccio".
Per i parenti delle vittime, molto scossi dall'accaduto, è stata assegnata una sala all'ospedale di Pescara dove era presente uno psicologo.

Vignetta fatta da Ghisberto.
Poco dopo, ecco arrivare l'ormai attesa vignetta da parte del settimanale Charlie Hebdo, pronta a ironizzare su ogni aspetto della tragedia. Non solo i sopravvissuti ed i parenti, ma anche ogni italiano si è sentito profondamente "preso in giro" dalla vignetta ritraente la morte personificata che scia sulla valanga.
Molti italiani hanno risposto con parole offensive ed insulti alla casa editrice, ma la risposta più efficace è stata quella dell'italiano Ghisberto che ha risposto con la stessa arma: una vignetta (foto a fianco).

"Si può ridere su ogni cosa?".
La satira è di per sé un genere letterario che va ad evidenziare i difetti e dovrebbe, attraverso quelli, far riflettere e non deridere e denigrare le vittime ed i parenti.
Una vignetta, forse meglio strutturata e studiata, non avrebbe scatenato un tale scalpore.

                                                                                                                                                                                           GIO

IL MONDO AL GIORNO D'OGGI

SI PUÒ ESSERE COSÌ MALVAGI?

Durante la notte di Capodanno in Turchia, ad Istanbul, in un famoso night club è avvenuto un atto terroristico. Il responsabile è Abdulkadir Masharipov originario dell’Uzbekistan con il nome di battaglia Abu Mohammed Khurasani che è stato catturato dalla polizia turca dopo circa 2 settimana dall’attentato. Di fronte all’azione di questo uomo ci si interroga sulle azioni che una persona può arrivare a compiere spinto dal suo credo.
Abdulkadir Masharipov
 La notte dell’attentato Masharipov si è fatto strada nella discoteca “Reina”, che si       trova nella zona europea di Istanbul sulle rive del Bosforo, uccidendo un agente di polizia ed un addetto alla sicurezza all'ingresso della discoteca. Successivamente è entrato nel locale dove si trovavano circa 500-600 persone, alle ore 1.15 dell'1 gennaio (ora locale)  (23.15 ora italiana) ha iniziato a fare fuoco sulla folla.
 L'attentatore ha sparato tra i 120 e i 180 colpi di kalashnikov in circa sette minuti, uccidendo 39 persone e ferendone 69, di cui diversi in gravi
Per salvarsi alcuni dei presenti si sono gettati nelle acque gelate del Bosforo; i testimoni hanno parlato di scene di panico. Secondo alcuni testimoni il killer mentre apriva il fuoco ha urlato " Allah Akbar", che significa Allah è grande, invocazione che caratterizza gli estremisti islamici.
Masharipov ha fatto perdere le sue tracce dopo la notte di Capodanno, ma, grazie alle unità antiterrorismo, all'intelligence e alla polizia turca è stato intercettato in un appartamento nel quartiere "Esenyurt" di Istanbul; per arrivare a individuare il covo, hanno analizzato 100mila ore di registrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate nella città, e il 16 gennaio è stato arrestato in un appartamento denominato in seguito "covo dell'Isis". Con lui era presente il figlio di 4 anni (notizia smentita in seguito). Oltre a lui sono state arrestate altre quattro persone, tre donne e un uomo (amico di Masharipov).
Abdulkadir Masharipov al momento dell'arresto
Il giorno 12 gennaio, 4 giorni prima della cattura, in una casa del Maltepe (distretto di Istambul), era stata arrestata la moglie con la figlia più piccola di soli 18mesi.
I bambini sono stati affidati ai servizi sociali, che si occuperanno di trovare loro una casa.
Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha descritto Masharipov “una persona colta e che parla quattro lingue”, dichiarando inoltre che gli elementi raccolti avvalorano il movente di una strage perpetrata per conto dell'Isis e che era entrato illegalmente in Turchia dal confine orientale. Nell'operazione sono stati sequestrati anche carte telefoniche, due pistole, un drone e 197mila dollari statunitensi.

La domanda che ci si pone è: si può essere così malvagi? Una domanda che fa discutere molto le persone, una domanda che non è così semplice come uno schiocco di dita, perché ti fa ragionare fino in fondo al cuore. Ma solo chi fa del male questa domanda non se la pone, poiché in quel momento prende il sopravvento la vendetta, una sensazione che non ti fa pensare due volte, ma ti fa agire subito.
                                                                                                                         
GIOVANNI GAMBA

Giovani talenti calcistici


Visualizzazione di IMG_6290.PNGCiao a tutti ragazzi, io sono 8010 e oggi vi presenterò la prima formazione della mia rubrica: una Serie A composta da Donnarumma, Rugani, Romagnoli, Rüdiger, Hysaj, João Mario, Kessie, Locatelli, Dybala, Belotti e Suso.

















Visualizzazione di IMG_6291.JPGOggi parleremo in particolare di un giovane talento: lo "Smadonnino" Gianluigi Donnarumma. 17 anni, nato a Castellammare di Stabia (NA) il 25/02/1999, è primo portiere dell'A.C. Milan. Acquistato nel 2013, appena 14enne, per 250.000 € dalle giovanili del SSC Napoli; acquisto non casuale, dato che il fratello maggiore Antonio, anche lui portiere, ha militato nelle giovanili della squadra rossonera. Lo Smadonnino, soprannome dato dal fatto di essere considerato l'erede del leggendario Gianluigi Buffon (che spesso impreca dopo aver preso gol), ha già vinto col Milan la Supercoppa Italiana in finale a Doha (Qatar) contro la Juventus. La partita è terminata 6-5 ai rigori, con gol nei tempi regolamentari del bianconero Chiellini al 18esimo e Bonaventura, giocatore milanista, al 38esimo. Errore di Dybala ai rigori con la parata di Gigio (soprannome dato dal fratello) e realizzazione dal dischetto di Pasalic per chiudere la partita. I due portieroni italiani si sono già confrontati tre volte: una in campionato con il risultato di 1-0 per il Milan con gol di Locatelli, la semifinale a Doha appena citata e ai quarti di finale di Coppa Italia (2-1 per la Juventus con gol di Dybala, Pjanic e Bacca).

Visualizzazione di IMG_6224.JPGDonnarumma è uno dei portieri milanisti più giovani ad esordire in Serie A, secondo per soli tredici giorni a Giuseppe Sacchi (anni '40). Dopo gli Europei di Francia 2016, al cambio dell'allenatore della nazionale (da Antonio Conte a Gian Piero Ventura), il ragazzo viene convocato come secondo portiere, dietro al solito Gianluigi Buffon. Esordisce in Nazionale il 1/09/16 al 46esimo minuto, durante un'amichevole contro la Francia, nel corso della quale prenderà un gol realizzato da Kurzawa. In questa partita diventa il portiere azzurro più giovane di sempre, con debutto all'età di 17 anni e 189 giorni. Sicuramente sarà portiere con la nazionale agli Europei 2020, in dubbio invece per i Mondiali dell'anno prossimo data l'onnipresenza di Buffon.


               8010