sabato 30 aprile 2016

Guardando uno schermo

In Germania, ad Augusta, hanno inventato una nuova parola: “smombie”, che mette inisieme “smartphone” e “zombie” per descrivere i pedoni che camminano per strada senza badare ad altro che al loro cellulare, con grossi rischi per la propria (e l’altrui) incolumità. La città di Augusta, in Baviera, ha deciso di fare qualcosa. Dopo numerosi incidenti accaduti nel paese, e, vista l’inutilità di fare educazione per insegnare alle persone a stare attente a dove camminano, hanno deciso di intervenire installando dei semafori nell’asfalto; si aggiungono ai normali semafori pedonali, in modo che i pedoni che guardano verso il basso, verso lo smartphone, possano vederli più facilmente e si riduca il rischio di investimenti.

E fu così che gli smartphone presero nuovamente il controllo della situazione. Tuttavia, se si vuole esaminare attentamene la situazione, si potrebbero analizzare i lati positivi di questa decisione: in questo modo i pedoni hanno più possibilità di notare il semaforo rosso visto che la loro attenzione è rivolta verso lo smartphone, già … lo smartphone e non la strada. Strano no? Le persone cercano sempre di più di adattare tutto ciò che le circonda per favorire gli smartphone. In ogni caso è un’idea originale anche per chi, camminando per strada in un giorno di pioggia, non abbia voglia di spostare lo sguardo verso l’alto e rischiare di muovere il cappuccio del kway che ha tanto faticosamente sistemato. Invece per i nostri amici provvisti di touchscreen non si pensa più al nasconderli in una borsa, bene al sicuro, ma li si ricopre con una cover impermeabile che li protegge da qualsiasi tipo di precipitazione. D’altra parte i telefoni devono stare al sicuro tra le mani dei loro possessori. In ogni caso questa dei semafori a parer mio oltre a essere un modo per venire incontro a chi per vari motivi deve camminare con il cellulare in mano, è anche una trovata simpatica perché va’ contro questa idea che i semafori debbano essere per forza posti sopra le nostre teste anziché sotto i piedi. Ovvio è che se queste persone volessero concedere ai loro smartphone pochi minuti di meritato riposo mettendoli in una borsa o in tasca durante l’attraversamento non sarebbe una cattiva idea. Voglio dire, il telefono non si sente solo, non si offende se ci si “dimentica” di lui per un po’. I nostri cellulari sono quasi diventati parte integrante della nostra mano perché è diventata consuetudine tenerli lì, nel loro naturale collocamento. Io per prima mi sono accorta che, mentre cammino per strada ascoltando la musica, ho sempre il telefono fra le mani. Che sia stretto nella mia mano all’aria aperta, che sia nella tasca della giacca o dei jeans il mio telefono non mi abbandona mai. Posso ritenermi fortunata perché sono “smombie” solo a metà anche se pur sempre “smombie” sono. Mi spiego, durante il tragitto non guardo perennemente lo schermo del mio cellulare, perché ascolto una playlist già impostata e preparata, ma continuo a tenerlo in mano come se avessi il bisogno di sapere che è li, che non scappa e che non me lo portino via, anche se lasciandolo così esposto anziché metterlo al sicuro nel mio zaino il rischio è più elevato. In conclusione questa dei semafori è una bella invenzione perché per persone distratte, per un qualsiasi motivo oltre agli smartphone, risulta comodo poter guardare in entrambe le direzioni anziché dover alzare continuamente la testa … un notevole progresso nella comodità della segnaletica.   

















• Giulia •


IN CLASSE ANCHE DOPO LA SCUOLA!?

Un recente articolo del conosciuto giornale online tgcom24 ha confermato che oltre 6300 studenti frequentano classi che hanno un corrispettivo virtuale su WhatsApp. WhatsApp è ormai diventato uno strumento molto utilizzato da grandi e piccoli ed è il mezzo di messaggistica istantanea più diffuso. Lo sviluppo dei social è arrivato perfino a contagiare la tradizione della scuola.  
L'articolo afferma che i messaggi per avvisi o indicazioni sui compiti da fare vengono spediti da 73% studenti, per quanto riguarda i messaggi inviati per le informazioni rispetto al materiale didattico son il 58%, per organizzare uscite scolastiche gli studenti sono il 27 %. Solo il 7% degli studenti chiede consigli personali ai prof, mentre il 16% ne approfitta per chiedere un aiuto per i compiti direttamente agli insegnanti.
Alcuni pensano che lo sviluppo dei social che interferiscono con la scuola sia un lato positivo; pensano che possa aiutare a stabilire un rapporto insegnate-alunno molto buono e inoltre pensano che possa servire ai ragazzi per essere un gruppo classe più unito. 
Altri pensano invece che sia del tutto sbagliato "condividere la scuola" perfino sui social. Infatti un altro articolo di giornale online ha confermato che alcuni genitori hanno aperto delle polemiche riguardo ai gruppi classe condivisi oltre che con alunni, anche con insegnanti. 
Accettano di buon grado che i propri figli abbiamo un mezzo di comunicazione con i priori compagni di classe in un gruppo unito, ma accolgono in modo nettamente diverso l'idea che un professore interferisca nelle conversazioni tra studenti. 
Io penso che avere un gruppo con i propri compagni di classe su WhatsApp sia una cosa veramente  positiva: è un area online per condividere le proprie idee riguardo la scuola, per chiedere informazioni sui compiti e per magari scambiare qualche chiacchiera al di fuori dell'ambito scolastico. Penso che per contattare i professori, piuttosto dei messaggi sul proprio telefono, si possa utilizzare il caro vecchio metodo di spedire una email. 
I social hanno invaso il nostro mondo... Ma si può sempre ricorrere ai vecchi metodi! 



                                                                                                                                                  -F

Le cinque malattie più strane


Tutti noi sappiamo che nel mondo esistono molte malattie, che si distinguono per cause, effetti, cure e molto altro e sappiamo che ogni anno vengono scoperte nuove cure, ma anche nuove malattie.
Qui di seguito riporterò cinque delle malattie (anche psichiatriche) più strane (a parer mio) di cui si possa soffrire.

1.  Sindrome di Moebius
Questa malattia neurologica causa paralisi dei muscoli che favoriscono la mimica facciale.
La conseguenza di ciò risulta essere l'impossibilità ad effettuare i principali movimenti facciali (sorridere, abbasare le palpebre, muovere gli occhi lateralmente).
Nei neonati tale disturbo causa difficoltà nella nutrizione dovuta all'incapacità dei suddetti nella suzione.

2.   Sindrome di Cotard
Questo disturbo psichiatrico causa in chi ne è affetto l'errata e illusoria convinzione di essere morti, di aver perso tutti i propri organi vitali e tutto il proprio sangue.

3.   Sindrome di ritrazione genitale
Questa malattia mentale porta chi ne soffre all'insana idea che i propri genitali (o il seno nel caso delle donne) si stiano "ritraendo" all'interno del proprio corpo, fino a scomparire.

4.   Sindrome dell'odore di pesce
La trimetilaminuria è una malattia del metabolismo che si masifesta con un forte odore simile a quello del pesce marcio.

5.   Tricotillomania
Questa mania ossessivo-compulsiva, spesso cronica, provoca un'azione incontrollata dello strapparsi i capelli, portando a gravi calvizie.

Beh, che dire, non le augurerei nemmeno ai miei peggiori nemici!
Spero di non avervi inquietato o disgustato troppo, cari lettori.
Qui sotto troverete una mini collage fotografico relativo a queste bizzarre malattie (in senso orario da destra: sindrome di Moebius, sindrome di Cotard, sindrome di ritrazione genitale, sindrome del l'odore di pesce e tricotillomania)
Un saluto dal vostro blogger preferito (seee, almeno fosse così!).


                                                                                     
                                                                                                                                                                    
                                                                                                                                   CursedGio
       

Semplici gesti

Un articolo datato 30 Aprile 2016, racconta di come alcune studentesse della scuola media Ottavio Serena di Altamura, in provincia di Bari, con nessuna esitazione si siano tagliate i capelli a caschetto. Non per moda, ma per donare i capelli alle donne malate di tumore e soggette a chemioterapia. Un gesto molto importante, per ragazzine, che tendono solitamente a curare le proprie chiome fluenti.
Questa ventina di ragazze tredicenni, insieme alla loro insegnante hanno deciso di rendersi utili, con entusiasmo e sensibilità che non sempre si trovano negli adulti. In collaborazione con la fondazione "Una stanza per un sorriso" le ragazze, prima di dare un taglio netto hanno dovuto aspettare la rievocazione storica di Federicus, il corteo in costume medievale che richiede lunghe trecce e capelli raccolti. Dopo la sfilata, nessuna esitazione: via le ciocche.
Questo gesto è stato molto apprezzato, soprattutto dalle 120mila donne che ogni anno devono fare i conti con il cancro e le terapie che ne conseguono, compresi cambiamenti del corpo, che spesso non riconoscono.
In mio parere il gesto di queste ragazzine di seconda o terza media è stato un chiaro sintomo di maturità. Pensandoci su: quante ragazzine d'oggi rinuncerebbero ai loro capelli per darli in beneficienza? Credo poche. Per questo sono rimasta molto ammirata da queste studentesse che, senza indugio hanno donato le loro trecce per donne che soffrono e combattono ogni giorno negli ospedali e nelle cliniche.
Penso che queste iniziative debbano essere prese più in considerazione, sia per noi adolescenti che anche per adulti. Queste sono le vere esperienze che ti cambiano la visione della vita, senza rinunciare a tanto, ma ricevendo molto: gioia e gratitudine.


"La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi."
(Albert Einstein)

-Clara

Morte di Prince: un'altra stella caduta

21 aprile 2016. La notizia schock della morte del re del pop Prince sconvolge il mondo intero. In 57 anni di vita ha plasmato e ispirato migliaia di artisti con la sua immensa creatività: è sempre stato un grande innovatore, conosciuto soprattutto per il suo innato eclettismo, la sua inimitabile presenza scenica ed una formidabile estensione vocale.
Amava combinare generi diversi, senza distinzioni tra pop, rock, soul, funk, hip hop, disco, r&b e jazz, e si distingueva per i testi ricolmi di espliciti riferimenti sessuali ed un forte interesse a lanciare ed aiutare artisti emergenti. Non si sa di preciso il motivo della morte da pochi giorni si è scoperto che Prince soffriva di Aids, ma aveva deciso di non sottoporsi a cure mediche specifiche per combattere il virus in nome della fede (era Il Testimone di Geova). Prince avrebbe contratto il virus negli anni '90. Purtroppo sempre più star idoli di tutto il mondo muoiono senza un perché, troppo presto, forse è una maledizione o un segno del destino. Diamanti come Prince sono destinati a morire presto, ma la cosa bella di questi personaggi stupendi, è che non moriranno mai nei nostri cuori, nei nostri ricordi. Infatti a volte si ricorda una persona importante solo per la sua morte.


Marco B.

E ancora Juve...




Cinque, ebbene sì, la Juventus ha vinto il suo quinto scudetto consecutivo con tre giornate di
Risultati immagini per juventus quinto scudettoanticipo. Dopo un inizio in sordina, con soltanto 12 punti in 10 partite, dovuto anche alla presenza di molti nuovi elementi nella rosa che avevano bisogno di adattarsi, la Juventus di Max Allegri non si è più fermata; infatti nelle successive 25 giornate ha conquistato 73 punti su 75 disponibili.
Numeri impressionanti quelli dei ragazzi di Allegri che hanno segnato 67 reti e subite solo 18, oltre ad aver dimostrato di saper vincere ogni tipo di partita. Percorso straordinario quello della
Juventus, che neanche 10 anni fa si trovava in serie b, ma ha saputo costruire un progetto che l'ha portata a queste vittorie.
Queste vittorie, secondo la mia opinione, non sono solo il frutto di annate fortunate o di cali delle
altre squadre, ma anche di una progettazione che la società bianconera sta portando avanti da
diversi anni. Grande lavoro è stato fatto in ottica mercato, puntando molto su ragazzi giovani che
possono garantire per diversi anni continuità di successi, e che sono riusciti a non far rimpiangere partenza di campioni come Pirlo, Tevez e Vidal. Tutto questo è stato fatto tenendo sempre d'occhio
il bilancio, considerando che stiamo entrando nell'epoca del Fair play finanziario; su questo aspetto ha contato molto il fatto di possedere uno stadio di proprietà, i primi in Italia a far questa scelta.
Passando invece all'aspetto prevalentemente calcistico, credo che la Juventus abbia dimostrato di essere di gran lunga superiore alle altre squadre del nostro campionato, grazie a diversi fattori come:l'abitudine a vincere di alcuni calciatori della rosa, alla solidità difensiva(infatti si dice che il campionato venga vinto dalla miglior difesa), al tecnico valido e al tasso tecnico della rosa, oltre all'ampiezza del parco giocatori. Tirando le conclusioni, posso affermare che le vittorie non dipendono solo dai nomi prestigiosi dei calciatori, ma soprattutto dalla presenza di una struttura societaria solida che sa investire e programmare nel lungo periodo, infatti credo che la Juventus vinca anche i prossimi campionati.


                                                                                                   - Giovanni Beretta


venerdì 29 aprile 2016

Parigi, compare una tela perduta del Caravaggio. Valore stimato: 100 milioni di euro

La tela è stata ritrovata a Tolosa, nel sottotetto di una vecchia casa. Secondo gli esperti dʼarte francesi il quadro, ora dichiarato "tesoro nazionale", è opera del pittore italiano.
È stato ritrovato - forse - un nuovo dipinto di Caravaggio. A Tolosa, nel sottotetto di una vecchia casa, giaceva una riproduzione del noto dipinto Giuditta e Oloferne, simile a quello conservato alla Galleria d'Arte Antica di Roma (in Palazzo Barberini). I primi a credere che la tela sia opera del pittore italiano sono stati alcuni esperti d'arte francesi, a cominciare al Ministero della Cultura che ha decretato il divieto d'uscita del dipinto, ora decretato come "tesoro nazionale".

Nel mio blog del mese di Aprile ho scelto di parlare di questa notizia in quanto è come se l’avessi vissuta in prima persona.
Martedì 12 aprile mi trovavo con mia madre a Pagazzano nella parrocchia dei santi Nazario e Celso in quanto stavamo, come molti, aspettando il Prof. Sgarbi per la conferenza prevista in occasione della mostra «Andy Warhol e l'italian pop». Sgarbi è arrivato effettivamente con un’ora di ritardo e ci ha spiegato lui stesso le motivazioni. Le numerose chiamate che ha ricevuto per la scoperta del dipinto gli hanno impedito di essere puntuale alla conferenza.

Grazie alla sua presenza ed alla sua preparazione il critico d’arte ci ha spiegato l’importanza di questo ritrovamento. La tela raffigura l’episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro Oloferne da parte della vedova ebrea Giuditta, che voleva salvare il proprio popolo dalla dominazione straniera. Con quest’opera Caravaggio ha voluto rappresentare la lotta tra il bene e il male. Sgarbi ha dato un’interpretazione ben più ampia e profonda al dipinto. Se effettivamente ci pensiamo e anche se sono passati anni dalla realizzazione ai giorni nostri, quel taglio della testa è lo stesso dei fondamentalisti islamici. Tutto questo ci deve far pensare molto. Caravaggio, con il suo linguaggio artistico, è stato un precursore del XXI secolo oppure semplicemente dovremmo pensare che la lotta tra il bene e il male è una lotta eterna, con mille sfaccettature e spesso manifestata con brutalità e orrore.

- Eria

giovedì 28 aprile 2016

TRICOLORE TRIVELLATO

In questo mese di aprile si è parlato molto del referendum sul mantenimento o meno delle trivelle sul suolo italiano.
Il referendum però è fallito miseramente con una presenza solo del 30% dei voti sul 50%+1% richiesto (quorum) per far cessare alle trivelle di trapanare il nostro territorio.
Questo referendum suscita in me due differenti critiche:
- la prima se vogliamo più in ambito morale, deriva dal fatto che purtroppo molti italiani si rifiutano di votare, "sputando" ancora una volta sui sacrifici dei nostri antenati che hanno fatto per conquistare tali diritti;
- la seconda invece riguarda più un ambito politico. Secondo me infatti, tralasciando come ho già detto sopra che i cittadini dovrebbero sempre votare, penso che una decisone ed un responsabilità del genere non debba essere affidata al popolo ignorante, ma ad esperti del settori eletti dai cittadini per prendere tali decisioni. Con il termine ignoranti non intendo offendere gli italiani, ma sottolineare il fatto che non tutti sono preparati e informati riguardo le trivelle e tutto ciò che comportano.
In conclusione penso che il governo in primis non sia stato responsabile nel non saper decidere saggiamente per il proprio paese e per i suoi abitanti e che gli stessi italiani abbiano contribuito a rendere inutile l'enorme spesa sostenuta per organizzare il referendum.
Cama00

Un intervento può far resuscitare le proprie passioni

A Torino un uomo di 29 anni è stato colpito dalla malattia di Parkinson. Prima dell’insorgere della patologia era un giovane maestro di sci, ma alla scoperta del Parkinson ha dovuto rinunciare alla sua
passione e convincersi che non avrebbe più potuto sciare per il resto della sua vita.
Invece ora, dopo ben 12 anni, grazie al trattamento chirurgico di stimolazione cerebrale profonda,
l’uomo è ritornato sulle piste come un tempo.
Ciò è stato possibile grazie all'intervento andato a buon fine che ha fatto presso l'ospedale Molinette di Torino. All'interno della struttura erano già stati fatti altri 250 interventi, molti dei quali avevano guarito pazienti.                                                                   
Torino, dopo la cura contro il Parkinson torna a fare il maestro di sciIo ritengo che l'intervento a cui è stato sottoposto l'uomo (e le altre 250 persone) per combattere il Parkinson, sia una scelta davvero dura da prendere. Decidere di ottoporsi ad un intervento così delicato non è semplice: sia per la paura di peggiorare la situazione già di per sè critica sia per il timore che qualcosa vada storto durante l'operazione.
D'altro canto credo sia corretto sottoporre i pazienti a questa tipologia di cura, perchè può permette a tutte le persone che soffrono di questa malattia di non rinunciare alle proprie passioni e soprattutto di continuare a vivere con il sorriso. A questo proposito ho letto un articolo che dichiarava che una donna dell'età di 63 anni che aveva il Parkinson da oltre vent'anni, aveva ormai perso ogni capacità motoria e avrebbe voluto smettere di soffrire attraverso il metodo più"veloce", ovvero la morte. Poi però, dopo l'intervento ha avuto un notevolmente progresso ed ora vive come ogni altra anziana in un buono stato di salute.
Certo, bisogna ammettere che non tutti dopo le adeguate cure hanno avuto miglioramenti considerevoli, ma la medicina continuerà ad evolversi e a scoprire nuove tecniche, nuove cure e nuovi strumenti per combattere le varie sindormi.
Mi auguro dunque che i medici portino avanti gli studi e che continuino ad operare i malati di Parkinson perchè ognuno di noi merita di camminare, muoversi e svolgere le attività giornaliere
autonomamente. Detto questo, spero che un giorno si troverà una cura infallibile e che non soltanto la maggior parte delle persone che si sottopone ad un intervento riesca a guarire, ma tutti. Nel frattempo però non possiamo far altro che aspettare con pazienza e continuare lungo questa strada che si sta dimostrando efficiente.
                                         
                                                                                                                                             Sara


mercoledì 27 aprile 2016

Il FESTIVAL DEL VOLONTARIATO

Dal 14 al 17 aprile a Lucca verrà celebrato il festival del volontariato: una schiera di soldati che però, al posto di scendere in battaglia, si dedicherà ad aiutare chi è bisognoso. 
Coloro che solitamente partecipano al festival sono volontari italiani, uomini, donne e ragazzi, che terminati i loro soliti impegni impegnano il loro tempo aiutando chi ne ha bisogno. 
Ad esempio si impegnano nella sanità, nella protezione civile, in ambito culturale o solidale.
A parer mio tutto ciò è giusto e intelligente allo stesso tempo, infatti organizzando questi festival la gente può sia divertirsi e stringere nuove amicizie o conoscenze ma anche contribuire al benestare del proprio paese lavorando. 
Se questi festival ad esempio si facessero anche in altre città italiane, penso che molti altri giovani parteciperebbero volentieri per aiutare coloro che necessitano di aiuto e che allo stesso tempo si divertirebbero.
D’altro canto qualcuno potrebbe affermare che alla fine la gente che parteciperà a queste feste sarà sempre la stessa e che potrebbe non essere giusto nei confronti proprio di quest’ultima. 
A costui rispondo che chiamandosi “Volontariato” è normale che solo parte della popolazione partecipi, trovo che chi non abbia voglia o abbia altri impegni abbia perfettamente il diritto di non partecipare. 
In conclusione trovo che l’idea del festival del volontariato sia un’idea veramente utile che può aiutare migliaia di italiani senza nessun costo a spese dello stato e che si potrebbe praticare anche più volte l'anno.
-Ivan

Un no all'occidentalizzazione

Negli ultimi giorni è arrivato in Italia il nuovo editto emanato dal dittatore coreano Kin Jong-Un che impone a tutta la popolazione coreana il divieto assoluto di indossare blue-jeans e piercing (a meno che non si tratti dell'orecchio classico). La Repubblica Democratica Popolare di Corea, sotto questo aspetto, può essere considerata una dittatura a tutti gli effetti in quanto vieta alla popolazione di indossare ciò che desidera. Dove è finita la libertà di espressione che ognuno nel mondo dovrebbe avere?
A mio parere l'editto emanato dal dittatore coreano è un altro segnale che porta a pensare la Corea del Nord come dittatura. Vietare alle persone di indossare e fare del proprio corpo ciò che si desidera è una grande scemenza in quanto, ormai, la moda di questi capi, è dilagata in tutto il mondo. Vorrei inoltre aggiungere che se questa legge non viene rispettata, il cittadino colpevole, oltre a pagare una salata multa, è spedito direttamente nei campi di lavoro forzato per un arco di tempo. Un altro editto alla "non libertà" dei propri cittadini, era stato pubblicato circa un mese fa: il dittatore Kim imponeva ai cittadini maschi di avere un taglio di capelli uguale al suo. Concetti inspiegabili e inimmaginabili se pensiamo al nostro Occidente. Si pensa infatti che il dittatore abbia emanato queste leggi per mantenere nel proprio stato una cultura tradizionale e quindi non occidentalizzata ma, così facendo, ha alzato un muro tra se e il suo popolo, rendendolo, penso, ancora più odiato di quanto non lo sia già. La libertà di fare ciò che si desidera in Paesi come questi si riesce a vedere solo con il binocolo messo bene a fuoco.
D'altro canto certe persone potrebbero ritenere geniale la pubblicazione di questo editto in quanto conservatore della cultura coreana e orientale. Molte persone delle zone sia della Corea che della Cina, ad esempio, sono influenzate dalle mode occidentali quali modi di vestire, modi di apparire e i vari social utilizzati. Il dittatore ha ritenuto corretto il divieto di mostrarsi con indosso jeans o piercing in quanto offesa della propria cultura. Il taglio di capelli potrebbe essere considerato un altro gesto per "venerare" il dittatore stesso considerandolo la persona più importante dello stato.
Dunque ritengo che l'emanazione dell'editto da parte di Kim Jong-Un sia una idea troppo forte e soprattutto ingiusta nei confronti di un popolo che vuole adattarsi al mondo contemporaneo. Penso inoltre che il mancato rispetto per questo nuovo editto non può portare gente comune a lavorare nei campi di lavoro, in quanto scelta se si pensa esagerata, bensì solo una semplice multa come in quasi tutti i Paesi del mondo.

- ChiaraBegs

giovedì 7 aprile 2016

Sicurezza violata

Il ventidue marzo nell'area porto internazionale di Bruxelles, dei terroristi appartenenti al gruppo del Isis attaccarono la città mediante esplosioni provocate da uomini bomba.
Hanno messo in ginocchio il sistema di trasporto della città uccidendo così all'incirca trentacinque persone e ferendone duecentocinquanta.
Alle ore otto di mattina iniziarono gli attacchi con l'esplosione di due bombe nel aeroporto di Zaventem che provocò undici morti, si susseguì poi l'attacco alla fermata del metrò di vicino alle istituzioni europee soltanto una ora dopo l'attentato precedente; quest'ultimo provocò almeno venti morti.
Dopo questo avvenimento secondo me bisognerebbe cominciare a controllare le persone già all'esterno dell'aeroporto per prevenire futuri attentati, lo stesso principio vale anche per tutti gli altri mezzi di trasporto come appunti la metro.
Attualmente i controlli preliminari di sicurezza ai quali vengono sottoposti i passeggeri, vengono attuati all'interno degli aeroporti.
In questo modo, però, si permette però ai terroristi e attentatori di penetrare dentro gli aeroporti e compiere comunque attacchi terroristici.
Spero che in futuro incrementeranno il livello di sicurezz per non mettere a rischio la vita di ogni persona.



Alessandro Merlo



martedì 5 aprile 2016

BreakingTheInternet ep. 3



 

Bentornati cari lettori su BreakingTheInternet, il post mensile con cui io, yumiponFaby, vi parlo di cosa succede sul "tubo" e sul resto dell'internet.

Al primo posto delle notizie di questo mese ho deciso di mettere l'incidente di Majg Urbex, uno youtuber abbastanza noto in Inghilterra per i suoi video di Urban Exploring (ovvero esplorazione urbana). Il caro Majg ha rischiato un braccio e addirittura la vita cadendo da circa un metro di altezza... Sì, so che può sembrare stupida come notizia, ma continuate a leggere... Majg era appena entrato in un edificio abbandonato (come suo solito fare), quando ha sentito le sirene della polizia. Subito ha cercato di uscire dalla finestra, ma è caduto e si è tagliato il muscolo e addirittura un tendine del braccio destro con il vetro della finestra rotta. Il povero Majg non

potrà fare Urban Exploring per qualche mese, ma intanto caricherà vlog e video aggiornamenti per tenere vivo il canale.





Sapete del dirottamento dell'aereo egizio atterrato a Cipro vero? Beh, credo l'abbiate sentito, ma sapete che un ostaggio dell'aereo ha deciso di farsi un selfie con il dirottatore? La notizia ha fatto scalpore e quasi tutti i notiziari inglesi avevano sulla copertina della prima pagina il selfie del dirottatore e del "fan" (appunto suddito di Sua Maestà).

WhatsApp sta per ricevere un enorme aggiornamento. Eh già, cari lettori, avete letto proprio bene! Io sono un tester (ricevo gli aggiornamenti in anteprima per poi inviare il mio feedback agli sviluppatori), quindi ho già fatto l'aggiornamento e... fidatevi: questo aggiornamento è fantastico! L'interfaccia grafica cambia di poco, ma se si vuole avere più originalità quando si scrive si può utilizzare il font "grassetto" mettendo gli asterischi all'inizio e alla fine della frase.

Oppure si può scrivere in corsivo mettendo i trattini bassi o underscore.

Queste, cari lettori, sono le notizie che ho ritenuto più importanti in questo mese di marzo.
Grazie mille per aver letto questo post.

yumiponFaby