martedì 29 dicembre 2015

La passione annulla l'impossibile

Zach Hodskins ha solo 19 anni ed è già entrato nella storia della pallacanestro. 
Con un'altezza di 193cm Zach gioca nella squadra universitaria di Gainesville. Già si parlava di lui al liceo quando molte università puntavano un occhio su quel ragazzo pieno di passione ma nato con un handicap che avrebbe potuto limitarlo nel gioco; più offerte gli sono state poste ma lui ha scelto i Gators diventando così il primo giocatore di pallacanestro senza avambraccio. La sera del 22 Dicembre duemilaquindici a un minuto dalla fine prende palla sulla linea da tre, finta al difensore e cerca la penetrazione, viene fermato e fa qualche passo indietro per poi riattaccare andando al ferro grazie una virata clamorosa, e fa centro. Due punti più un tiro libero a causa del fallo subito dal giocatore che ha tentato, invano, di fermarlo. 
Zach ha solo 19 anni e una vita prosperosa davanti a se, fin da piccolo ha imparato cosa significhi partire in svantaggio e raggiungere i suoi coetanei, senza scorciatoie, solo allenandosi duramente spinto dall'amore che solo una squadra e una sport sanno dare! 
I Gators la sera del 22 Dicembre hanno perso la partita ma per Zach e i suoi compagni è stata la vittoria più bella di tutte e a noi tifosi non resta che dire "Go Gators!".


Alex

domenica 27 dicembre 2015

L’inquinamento: a Milano e a Roma niente macchine per 3 giorni

L’Italia è attraversata da settimane da un campo di alta pressione, che tiene alla larga le
precipitazioni dal Paese. 
Le temperature infatti quest’anno sono sopra la media e non sembrano voler diminuire fino all’anno prossimo. 
Tutto ciò però favorisce l’inquinamento e lo smog.
I comuni di Milano e Roma hanno preso quindi un’importante decisione: niente macchine per tre giorni. 
Dal 28 dicembre al 30 le macchine nei comuni precedentemente riportati non dovranno essere utilizzate.
A parer mio tutto ciò è giusto, dato che negli ultimi anni le città sono sempre più inquinate a causa dei milioni di auto in circolazione ed è corretto che ogni tanto si dia uno “stop” a tale fenomeno. 
Dopotutto non succede nulla se i cittadini usano per qualche giorno all’anno i mezzi pubblici per spostarsi.
Penso anche che questi giorni possano veramente giovare alle città, dato che, specialmente quando non vi sono precipitazioni, attorno ad esse è solita formarsi una vera e propria cappa di smog.
D’altro canto qualcuno potrebbe affermare che il disagio tra la popolazione potrebbe aumentare drasticamente e che non ne valga la pena per così poco tempo. Con costui in parte sono d’accordo: penso anch’io che si crei disagio tra la gente in questi giorni, tuttavia penso anzi che questo sia un bene, dato che così essa si abituerebbe meglio agli imprevisti e non si lamenterebbe per ogni piccola cosa.
In conclusione, penso che questi provvedimenti anti-smog siano davvero utili, sia per le città, che verranno minimamente liberate dall’inquinamento, sia per i cittadini, che impareranno a spostarsi senza un mezzo proprio sempre disponibile.
Alla prossima cari lettori, 
-Ivan

mercoledì 23 dicembre 2015

«Il capriccio degli immigrati»


In questo post ho deciso di parlare di un fatto di cronaca che ho avuto modo di
leggere nel giornale "La Repubblica" nella giornata del 22 dicembre 2015.
L'articolo parlava di un gruppo di migranti africani risedenti a Ceranova, un
comune della provincia di Pavia, avevano richiesto il Wi-Fi e un servizio di
pulizie nell'edificio in cui venivano ospitati.
I profughi, ospitati da luglio in una villa bifamiliare, hanno organizzato una sorta
di protesta nelle vie del paese di Ceranova. I motivi della protesta, come ho
accennato poco sopra, erano il mancato accoglimento di due richieste che
avevano avanzato da tempo, ovvero la presenza di una donna che,
periodicamente, si occupasse delle pulizie nella casa dove alloggiavano e

l'installazione del wi-fi. Ciò per consentir loro di rimanere in contatto con i
familiari lasciati in Africa.
I fatti sono accaduti la sera del 17 dicembre, quando i 24 profughi scesero
in strada nella via principale del paese (quindi in quella più frequentata) e
iniziarono a spargere ogni genere di rifiuti. A quel punto alcuni dei residenti,
sentendo un vociare continuo e altri rumori giungere dalla strada, uscirono di
casa preoccupati. Nel veder la scena a dir poco imbarazzante e sconvolgente
ebbe inizio una discussione tra i profughi e gli abitanti di Ceranova. La
discussione assunse toni molto accesi e per non causare danni e per riportare
la tranquillità sono dovuti intervenire prima il sindaco, Alessandro Grieco, e
subito dopo tre auto dei Carabinieri.
Il giorno dopo il sindaco si recò in prefettura per segnalare il caso e per
chiedere aiuto in quanto a Ceranova non era mai accaduta una cosa simile e
non era corretto togliere la tranquillità agli abitanti, di cui avevano goduto fino ad allora.
Io ritengo che gli immigrati si siano comportati in maniera ingiusta nei confronti
dei cittadini italiani, in quanto (parlando nel nome dello stato italiano) li stiamo
accogliendo donando loro: vitto, alloggio e cure.
Non meritiamo di essere trattati in tale modo, anzi dovrebbero portarci
rispetto e non pretendere cose assurde, come il servizio di una colf all'interno
della propria dimora. Inoltre, dato che la maggior parte di loro non ha un posto
di lavoro fisso, non vedo perché non possano trascorrere del tempo della loro
giornata facendo le faccende domestiche, come ogni altra persona.
Per quanto riguarda la richiesta del Wi-Fi, non credo debba essere data loro,
visti i comportamenti scorretti. Non concepisco il motivo per cui bisognerebbe
spendere soldi che appartengono allo Stato italiano (e che in questo momento
dovrebbero essere unicamente utilizzati per rinforzare il corpo di carabinieri e
soldati) per dar loro una cosa superflua. Gli immigrati, prima di partire, erano
consapevoli che venendo in Italia avrebbero dovuto abbandonare il resto della
loro famiglia che sarebbe rimasta in Africa. Dunque, perché pretendono la Wi-
Fi? Sapevano che si sarebbero dovuti allontanare dalle persone che amavano
e che non avrebbero più avuto modo di rivederli. Però Nel momento in cui
hanno visto che gli italiani gli accoglievano calorosamente prendendosi cura di
loro,si sono mostrati disinvolti nell'approfittarsi di noi, facendo questa
richiesta aggiuntiva.
Per concludere posso garantire di aver letto le idee espresse da alcuni politici
italiani, quali il segretario della Lega, Matteo Salvini, il vicepresidente del
Senato, Roberto Calderoli e le idee dell'ex sindaco di Pavia e attuale dirigente
del partito di Forza Italia, Alessandro Cattaneo. Cattaneo affermò che
l'episodio non meritava nemmeno di essere commentato e che nel periodo
difficile in cui si trova l'Italia non ci debbano essere ulteriori problemi. Mentre
Calderoli affermò la piena volontà di cacciare i responsabili dell'accaduto nel
loro Paese di provenienza.
Quindi posso confermare di essere pienamente d'accordo con loro.

                                                                                                                                            ~Sara

martedì 22 dicembre 2015

Il tram fantasma di Palermo

"Appare come l’Olandese volante, il vascello fantasma che solca i mari in eterno. Non vola, però. Scivola liscio lungo le rotaie nuove di zecca, supera le distese di lamiera delle macchine ingolfate nel traffico, attraversa i quartieri popolari di Palermo, incanta i bambini delle periferie. Arriva a destinazione e poi torna. Arriva e poi torna. Efficiente, puntuale, il nuovo tram di Palermo, tre linee costate otto anni di lavori e 320 milioni di euro. Ma vuoto, vuotissimo, senza un solo passeggero, senza un solo biglietto."


Queste le esatte parole riportate da lastampa.it in merito al nuovo rivoluzionario e modernissimo tram di Palermo, costruito e "consegnato" nell'ormai lontano 2011 dalla sede austriaca Bombardier.
Tale tram ogni giorno percorre, con i suoi diciassette vagoni da trentadue metri ciascuno, tutti i quindici chilometri di linea ferroviaria, fermandosi ad ognuna delle quaranta soste previste, senza però trasportare alcun passeggero.
Questa sorta di "Tram Fantasma" con i suoi vagoni bianchi, lucidi e ancora immacolati, i comodi sedili azzurri ancora perfetti e le obliteratrici ancora impacchettate, è costretto a proseguire il suo viaggio all'infinito, per evitare di rimanere danneggiato dal lungo periodo di inutilizzo.
Il motivo di questo "vagabondare senza scopo" è dovuto ad un piccolo (si fa per dire) problema riguardante il finanziamento di tale modernissimo servizio pubblico: costa 22 milioni di euro all’anno: dieci servono per la Bombardier che si occuperà della manutenzione delle diciassette vetture, quattro milioni e passa per l’energia elettrica, 260 mila euro per la pulizia ed infine sei per il personale.
Il Comune di Palermo aveva pronto il suo piano: affidare il servizio all'Amat (Agenzia Mobilità Abiente e Territorio) e ricavare i soldi della gestione dall’avvio della zona a traffico limitato in centro storico: 120 euro all’anno per auto, moltiplicati per 250 mila automobilisti titolari di una vettura almeno euro 3 (le altre, fuori), fanno 30 milioni all’anno.
Tale piano attentamente calcolato è andato in frantumi in comune: Il sindaco Leoluca Orlando può contare solo su venti consiglieri disposti a votare l'iniziativa.
Il sindaco deve quindi trovare un accordo con il Pd, che ne ha undici (di consiglieri favorevoli), o con Forza Italia, che ha sei consiglieri.
Un altro dei problemi principali è la questione del centro storico, ovvero far pagare a tutti un biglietto giornaliero per viaggiare in tranquillità o permettere solo ai residenti di salire sul tram, gratis, peraltro.
Viene poi l'ultimo problema: a chi affidare la gestione?
Da una parte alcuni vorrebbero affidarla all'Amat, altri vorrebbero indire una sorta di gara per stabilire quale privato debba occuparsi di gestire questo tram sventurato.
Fino a quel momento, il Tram Fantasma di Palermo continuerà la sua folle ed eterna corsa, attendendo che un passeggero possa salire e godersi il viaggio.

Beh, non so voi, ma la cosa mi ha lasciato leggermente scioccato.
Mi sembra illogico e irrazionale che un nuovo tram, che potrebbe rivoluzionare i trasporti nella città di Palermo, debba rimanere inutilizzato solo perché le alte sfere politiche e burocratiche non hanno ancora trovato un compromesso.
Personalmente, penso che l'idea migliore sarebbe agire democraticamente, indicendo un referendum per sapere se tutti i cittadini siano interessati all'utilizzo del tram in questione o se solo i residenti nel centro storico vogliano usufruire di questo comodo, rapido e pratico servizio.
Tale referendum potrebbe risultare utile anche pere sapere come organizzarsi per la gestione e il mantenimento del mezzo.
Fino a qui tutto quadra è tutto sembra fattibile e lo sarebbe anche, se non fosse che l'eccessivo rigore della burocrazia, grande debolezza del nostro Paese, non farebbe altro che rallentare l'intera faccenda.
Se solo l'Italia avesse una burocrazia meno rigida e soprattutto più rapida, basata su procedimenti più semplici, problemi di questo tipo non esisterebbero.


CursedGio

lunedì 7 dicembre 2015

L'uomo e la natura


Nell'antichità i popoli cercarono di adattarsi all'ambiente che li circondava, infatti le prime civiltà sedentarie nacquero nelle pianure, o in luoghi dov'era più semplice realizzare edifici, e vicino a corsi d'acqua, dove le periodiche alluvioni rendevano il terreno fertile e idoneo alla agricoltura.
Invece negli ultimi decenni l'uomo, grazie alle tecnologie sempre più avanzate, ha iniziato a creare città in luoghi climaticamente "difficili"; ne sono un esempio Dubai e Abu Dhabi, città che sono sorte nel deserto dove le temperature sono sempre molto elevate ma anche a Bogotà costruita a più di 2000 m sul livello del mare in mezzo alla Ande.
Nelle zone montuose il terreno, a causa sopratutto della deforestazione ma anche della cementificazione, è soggetto a frane che possono causare, oltre che la rottura di argini e quindi allagamenti nelle zone sottostanti, anche crolli di strade e ponti.
Secondo me l'uomo continuerà, stupidamente, a costruire e a deforestare colline e montagne. Questo continuo sfruttamento di risorse porterà ad un maggior numero di frane che condurrà a sua volta ad un maggior numero sia di vittime che di feriti oltre al danno economico a strade, ponti e case.

Come disse Gregor Mendel: "le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell'uomo scoprire per il bene dell'uomo stesso". La natura ha un proprio equilibrio che non bisogna alterare (edificando eccessivamente), ma bisogna assecondarle e rispettarle. Così facendo, uomo e natura potranno vivere armoniosamente e pacificamente insieme, traendone reciproco vantaggio.


Teuz77

venerdì 4 dicembre 2015

Corasajav

Confusa popolazione del pianeta Terra,
             
non spaventatevi leggendo l'intestazione di questa lettera, non diffidate già in partenza di noi come vostro solito fare.

Siamo gli abitanti della modesta galassia Corasajav, un insieme di 6 pianeti il cui maggiore è l'omonimo Corasajav. Non abbiamo mai attribuito un nome agli altri 5 pianeti poiché sono disabitati e, beh, non avrebbe senso impiegare del tempo per uno scopo tanto inutile...
Osservandovi in questi ultimi 2.000.000 anni abbiamo notato dei mutamenti in voi a partire dalla postura fino al modo di esprimervi, che a parere nostro fa davvero schifo... Ma non vogliamo puntare il dito contro di voi per queste sciocchezzuole. Vi abbiamo continuamente studiato a fondo, sappiamo come mangiate e come dormite, che comportamenti assumete in base alle diverse situazioni, in quante parti dividete le vostre giornate e in che modi vi svagate.

Tuttavia non siamo ancora riusciti a darci spiegazioni riguardo ad un vostro "problema", ed è solo per questo motivo che ci rivolgiamo a voi così direttamente ed esponendoci in questa maniera, poiché, per quanto ci riguarda, potreste essere anche dei nemici... Ma saremo più chiari in merito: non capiamo perché vi rifiutiate di utilizzate il cianuro quotidianamente. Specialmente sul nostro pianeta è un bene di prima necessità! In cucina viene usato dai nostri migliori Splortz (i vostri "chef") come condimento di base per ogni pietanza che si degni di questo nome. È un ingrediente fondamentale per i cosmetici e tutte le nostre Youtubers più famose possono confermarvi ciò tramite i loro video di recensioni; inoltre, se applicato alla base del capello, il cianuro permette la crescita di una chioma folta e luminosa come quella del buon vecchio Beppe Grillo che ormai è famoso anche tra di noi.

Insomma, vorremmo capire che cosa vi spinge a non farne uso volentieri come facciamo noi.

In attesa di una risposta, vi portiamo un sincero saluto
gli abitanti di Corasajav

giovedì 3 dicembre 2015

O CALIPSO...

Itaca,1034 d.Z.

Cara Calipso,
                       il lungo inverno che colpisce, da fin troppo tempo, i monti vicino a casa mia, ha reso la natura morente; niente in confronto alla grotta rigogliosa di piante dove tu vivi. Le piogge scalfiscono il terreno che si appesantisce, rendendo faticoso le camminate lungo le strade della città. Dall'altura più alta osservo la schiuma del mare che si infrange sulle coste di Itaca, ormai lontana dalle bellezze di Ogigia. La tristezza mi assale. La solitudine, in quei pochi momenti in cui la vivo, mi fa tornare alla mente dei ricordi. Tu sei una ninfa immortale e con una bellezza invalicabile. Ormai sono vecchio, la mia pelle è ricoperta di rughe e ferite a causa di vecchie battaglie, e non mi rendono più l'eroe che fui un tempo.  Ho sopportato un lungo viaggio e il mio cuore non mi ha mai abbandonato. La voglia di rivedere la mia amata moglie, ha avuto il sopravvento. Non mi pento di questa scelta, che l'ho tanto sognata e bramata. La mortalità non è un male. Non arrabbiarti per la mia decisione. Non lasciare che le lacrime rovinino il tuo viso. Ho superato difficoltà inimmaginabili, solo grazie alla speranza. Io non tornerò da te. Non pensare più a me. La tua gioia nello starti accanto non è dovuta solo a me. Tu desideri la mortalità, ma io non posso donartela. L'immortalità mi porterebbe a soffrire infinitamente per la mancata vicinanza della mia amata terra e della mia saggia Penelope. La mia storia è segnata. Le Parche hanno filato la mia vita, e fin quando quel filo quasi invisibile ai miei occhi non si spezzerà, io rimarrò sempre ad Itaca. La mia voce cupa sarà in contrasto con quella delle fanciulle, mentre la tua continuerà in eterno. La tua pelle è e sarà ancora liscia come la seta e il tuo viso giovanile rischiarerà per sempre il cielo. Itaca diventerà una terra oramai dimenticata e abbandonata dall'eroe Odisseo che è anche la persona che tu ami Calipso,  una ninfa che spera di essere un giorno mortale invece che  immortale, e rimpiange la sua natura e il suo essere divino.
       Odisseo

Christye#14

Cara Calipso....

Itaca,
12/08/402578 d.Z.

Oh Calipso, il fatto che tu provi così tanta malinconia nei miei confronti mi dispiace molto e, a dir la verità, mi rattrista un po'. Però adesso prova a metterti nei miei panni. Cosa avresti fatto tu al mio posto? Se tu fossi stata prigioniera di un affiatato spasimante che ti teneva lontana dal tuo più grande amore e ti venisse offerta la possibilità di tornare tra le sue braccia, tu non accetteresti? Il tempo che ho passato nella tua dimora è stato per me una tortura! Per te era bello averti al mio fianco, però io sempre speravo, durante le lunghe notti, che in quel letto con me ci fosse Penelope, mia moglie. Comunque ho apprezzato il fatto che tu mi abbia accolto sulla tua isola per farmi sfuggire alle cattiverie del mare, ma sapevi che il mio unico obiettivo era tornare alla mia casa, Itaca.
Tu mi offristi inoltre il dono dell'immortalità e io lo rifiutai. Il motivo è semplice: avrei odiato vedere tutti coloro che amo andarsene da questo mondo prima di me e da parte degli altri dover soffrire le malattie, vedere la morte avvicinarsi e la bellezza andarsene. Io sono un uomo ed è così che voglio restare. La natura dovrà necessariamente svolgere il suo compito anche con me, spegnendo lentamente il mio corpo e mantenendo viva la mia anima. Tu, invece, Calipso, nascesti ninfa e perciò il dono dell'immortalità è qualcosa che sarà con te in eterno. Purtroppo nulla può rompere questa tua "maledizione".

Il tuo Ulisse

-A

mercoledì 2 dicembre 2015

Zoom Gressoney

Siamo in Val d'Aosta, terra piena di maestose montagne, melodiosi fiumi e immense foreste brulicanti di vita. Fra queste montagne, non ci sono solo animali e vegetali, ma anche molte persone raggruppate in piccoli paesini caratteristici, con case fatte ancora come una volta, con grandi travi di legno e grandi massi per le fondamenta e piccoli e piatti per il tetto.
Fra queste migliaia di insediamenti, uno in particolare al confine con il Piemonte, chiamato ingresso Gressoney Saint-Jean, è secondo me è il più bello di tutti.
Abbracciato ai lati del numerose montagne, con nomi dati loro degli umani uomini, come il Testa Grigia, chiamato così per l'assenza di alberi sul suo capo, o il grande Bibbo che, secondo credenza locale, se coperto da nuvole, non è da scalare, giaccio sul fondo della valle con la testa appoggiata al grande Monterosa, seconda montagna d'Europa.
Intanto il tortuoso Lis "massaggia "il ventre del paesino attraversandolo da capo a piedi. A sinistra della "agitato" fiume, come fosse seduto sulle ginocchia del grande e saggio Testa Grigia, si trova una delle antiche baite della vallata. Niente di più, solo una delle tante che riempiono il fondo della vallata, con un piccolo orto è una stradina che la collega con il mondo.
Sembra uguale alle altre ma non per lui, l'anziano pastore che la preside giorno e notte gelosamente con il suo vecchio fucile. Non si pone tante domande prima di puntarlo contro qualcuno, ma io se riassume tutta la vallata, così unica e rustica ma allo stesso tempo vecchia e fragile.



Cama00


UNA PICCOLA REGINA



 
Pianeta Cioccolato
17-11-2015
via Caramella 13

Cara mamma,
 
           sono io, tua figlia, che dopo essere stata morsa da un vampiro sulla Terra il giorno di Halloween, ha deciso di scriverti una lettera per raccontarti tutto ciò che è successo, e dove mi trovo in questo momento. Dopo quel morso, svenni e al mio risveglio mi ritrovai in un pianeta tutto " caramelloso".
Appena mi svegliai volevo andare a vedere in che posto fossi finita, ma non riuscivo a muovermi... perché ero bloccata in una caramella a forma di orsetto. Ad un tratto vidi arrivare verso la mia direzione degli alieni travestiti con vestiti dal lungo strascico con designate le caramelle. In testa alcuni di loro avevano un cappello a forma di verdura, altri indossavano un cappello a forma di frutto. Le guardie, a forma di leccalecca, mi fecero uscire dall'enorme caramella e mi fecero sedere su un trono a forma di coca - cola; in lontananza vidi arrivare il re su un unicorno bianco con un corno di color arcobaleno, mentre la criniera era fatta dallo zucchero filato rosa. Colui che arrivò era una ricola viola che iniziò a parlarmi in una lingua strana, ed io la chiamai lingua liquialiena. Successivamente con lo scettro a forma di liquirone, mi mise in testa una stella gialla e mi disse che da quel momento sarei stata  la regina del pianeta cioccolato. Avevo inoltre una macchina reale a forma di torta di cioccolato con glassa alla fragola; le ruote erano tonde fatte di gelato alla menta con scaglie ti cioccolato, delle candeline rosa così quando passavo illuminavano la strada.
 

lunedì 30 novembre 2015

IL DIRITTO DI NON AVER PAURA



Ancora una volta abbiamo assistito ad un atto terroristico da parte di cellule legate allo stato islamico dell'ISIS, le quali hanno colpito Parigi in ben tre zone diverse della città.
L'attentato non era indirizzato contro obiettivi strategici, ma contro povere persone che stavano trascorrendo serenamente la propria quotidianità.
La Francia ha immediatamente adottato misure restrittive della libertà come perquisizioni personali e limitazione all'ingresso nel proprio Paese, oltre ad aver bombardato diverse volte la capitale dello stato islamico; i francesi hanno avuto anche l'appoggio della Russia in questi bombardamenti. Da una parte questo ha dato il via ad alcune considerazioni riguardanti il diritto alla libertà delle persone che è stato ottenuto dopo battaglie ideali, e non solo, durate alcuni secoli in Europa.
Bisogna mettere sul piatto della bilancia da una parte il diritto che una persona ha di circolare e di esprimersi, dall'altra il diritto di ognuno alla sicurezza personale. Questi sono entrambi diritti fondamentali, ma in queste occasioni occorre rinunciare a una parte dei propri diritti se si vogliono
salvaguardare gli altri. Questo non significa privarsi di questi diritti, ma significa solamente limitarli temporaneamente per poterli riavere in situazioni di maggior tranquillità.
D'altronde bisogna ricordare che vivere in una comunità porta necessariamente a dover limitare i propri diritti perché potrebbero scontrarsi con quelli di altre persone; quindi, in qualsiasi nazione è già presente una certa limitazione. Quindi personalmente ritengo che limitare qualche diritto per avere maggior sicurezza in periodi come questo sia la cosa migliore da fare e comunque non comporta una drastica riduzione della libertà, ma questa sospensione dei diritti consisterà solamente in controlli più accurati. La libertà di espressione non credo possa venire meno perché sui social
network le persone continuano a scrivere quello che vogliono, ma verranno solamente controllate più
strettamente le affermazioni che rappresentano minacce o insulti.
 -Giovanni

domenica 29 novembre 2015

Lettera agli abitanti del pianeta Terra


K402b
17-11-15

Indirizzato alla civiltà aliena del pianeta Terra,

                                                  sono Xetron, sovrano di K402b, e parlo a nome di tutti gli abitanti del mio pianeta distante circa 2000 anni luce dalla Terra.
Siamo venuti a sapere del vostro interessamento verso il nostro pacifico pianeta e quindi vi inviamo questa lettera per soddisfare le vostre curiosità.
Innanzitutto siamo un pianeta abitato da circa 15 miliardi di abitanti è formato da un’unica grande città chiamata Mednat, costituita da altissimi grattacieli e attraversata da molti fiumi nati da sorgenti sotterranee.
La nostra grande metropoli, che copre l’interna superficie di questo piccolo pianeta, è pacifica e al suo interno convivono circa 15 etnie quasi completamente diverse che in comune hanno solo la religione e la lingua. 
La nostra popolazione è incruenta e la ricchezza è distribuita quasi equamente su tutto il pianeta-città, infatti non esiste alcun genere di criminalità poiché tutta la popolazione ha il denaro necessario per sostentarsi. 
Le nostre materie preziose sono l’oro e i diamanti, come sulla Terra, ma non possediamo nessun giacimento di petrolio perché, anche se il nostro sottosuolo ne è ricco, lo riteniamo un materiale dannoso per la salute e quindi preferiamo l’energia elettrica che viene prodotta principalmente dai pannelli solari, meno economici ma sicuramente meno tossici per l’ambiente e per noi stessi.
Negli ultimi anni vi abbiamo osservato attentamente e abbiamo scoperto che, oltre ad essere molto simili come corporatura a voi, in alcune zone del vostro pianeta ci sono in atto guerre tra etnie diverse che si combattono anche se hanno molte cose in comune. Quindi ci è venuto in mente un quesito molto importante da porvi: "ma se le tutte le persone sul vostro pianeta guardassero ai punti in comune con gli altri e non guardassero solo alle differenze, non ci sarebbe la pace anche da voi?"
Con questa importante domanda vi salutiamo e vi auguriamo pace e prosperità.
Cordiali saluti,


Xetron

sabato 28 novembre 2015

Maggheconne

Maggheconne  
17 Novembre 2015
Cari terrestri,
                 oggi vi scrivo dal mio pianeta Maggheconne, che si trova a 15000 anni luce da voi.
Noi maggheconnesi abbiamo le sembianze umane, solo che noi in più possiamo volare e diventare invisibili. Su questo pianeta, non poco più grande della Terra, siamo in 5000 abitanti. Ebbene sì, siamo pochissimi. Viviamo su questo paese da 70 anni. 
I nostri nonni si erano trasferiti su questo pianeta a causa di una guerra scoppiata sul pianeta Ananax. Furono costretti a fuggire perché nel giro di due giorni si sarebbe autodistrutto.
Gli uomini che sono fuggiti hanno trovato per caso questo pianeta mentre si stavano dirigendo verso il sistema solare. Fondarono così il pianeta Maggheconne.
Il nostro pianeta è ricoperto per il 70% dalle terre e il restante 30% è coperto da acqua. Di questo 30% solamente il 10% comprende le acque dolci, il resto è acqua salata.
Sul nostro pianeta non dobbiamo pagare per vivere: tutto è gratis! 
Non capisco perché voi umani dobbiate pagare per vivere.
Noi qui barattiamo solo per le cose che la natura non riesce a riprodurre velocemente, come ad esempio il petrolio che utilizziamo raramente, o per farci aiutare nella costruzione di una casa dato che servono più persone per costruirne una, "regaliamo" sempre qualcosa in cambio del loro aiuto.
Per quanto riguarda i prodotti alimentari e quelli per la cura della propria persona, esistono dei discount dove è fornito di tutto per poter sopravvivere.
Non utilizziamo molta tecnologia, ma le nostre macchine funzionano per mezzo di energia elettrica e le nostre scarpe si allacciano da sole. Utilizziamo i telefoni solo per contattare amici. Non utilizziamo social e non siamo ossessionati da videogiochi.
I nostri adolescenti adorano sfruttare il tempo libero insieme all'aperto, perché qui a Maggheconne non è mai inverno. Viviamo perennemente in un clima estivo, e questo non ci dispiace affatto! 
Ci piace moltissimo passare il tempo libero in spiaggia, ciò perché le nostre spiagge sono caratterizzate da acque cristalline e sabbia bianca, una flora e una fauna molto vaste affascinanti.
Devo dire però che anche il nostro pianeta ha dei contro, non siamo perfetti, anche noi abbiamo i nostri difetti. Ad esempio molti politici del nostro governo non fanno il loro lavoro seriamente. Il fatto che siamo pochissimi su un'area così vasta è un altro problema. Infatti la nostra crescita demografica è pari a 0 e le morti stanno superando le nascite. 
Credo quindi che dovremmo iniziare ad accogliere da altri pianeti altri individui che ci aiuteranno a tenere questo pianeta "vivo". 
A parte questo aspetto, devo dire che il nostro stile di vita comparato al vostro è migliore. E mi sto ancora domandando perché voi umani siete gli unici individui del vostro pianeta a dover pagare per vivere.
Aspettiamo una vostra risposta 
                                                                                               Saluti,
 gli abitanti di Maggheconne 
                              

mercoledì 25 novembre 2015

Lettera dallo spazio

Buongiorno insignificanti umani,
                                                    sono Barbie, la regina del pianeta da cui vi scrivo: Toys. Da sempre cercate di studiare le caratteristiche della nostra stella che chiamate con una sigla fin troppo complicata anche per voi. Beh, ora vi darò qualche informazione per farvi smettere di mandare navicelle e satelliti che disturbano la nostra quiete. Il  nome che la mia bellissima quatrisnonna ha dato a questo pianeta sintetizza la sua principale caratteristica: siamo tutti giocattoli! Sí, proprio quelli che avete sulla Terra: automobili, camion, bambole, pupazzi, animali, etc. Ma  prima di iniziare a bombardarci accusandoci di inquinare l'universo, dovete sapere che quasi tutti i giocattoli sono fatti di materiali riciclati, tranne ovviamente quelli di qualità come  me. 
Non siamo un pianeta esteso come quello umano e quindi abbiamo un' organizzazione semplice e gerarchizzata:
- il capo assoluto sono io, Barbie;  poi ci sono Ken e i funzionari che per la maggior parte sono bambole e bambolotti eletti dal popolo;
- di seguito ci sono i giocattoli ricchi, che sono quelli più costosi e meglio vestiti;
- quelli restanti sono tutti generalmente  fatti di legno o di tessuto e sono la classe sociale più bassa.
Nonostante questa scala sociale, non sfruttiamo mai nessuno ma siamo una comunità unita basata sul manuale d'istruzione: ognuno fa ciò per cui Babbo Natale lo ha creato. Quando un giocattolo su Toys muore, la sua anima va nel paradiso dei giocattoli (situato al polo Nord dove vive Babbo), mentre il suo "corpo" viene inscatolato e spedito al vostro pianeta dove poi é messo in vendita. È come se avessimo due vite! 
Toys è un pianeta coloratissimo, pieno di allegria e solidarietà, in cui tutti sono felici. La sede politica, amministrativa, economica e la mia casa sono situate nel mio enorme castello rosa shock al centro del pianeta.
Penso di avervi detto tutto, anzi anche troppo, e quindi vi saluto: arrivederci dalla regina di Toys,                        
Barbie

martedì 24 novembre 2015

Kalotaritissa: un paese nel mare


Nella piccola isola di Donoussa (una delle tante isole greche nell'arcipelago delle piccoleCicladi) si possono trovare solamente due paesi che, più che paesi, sono paesini. Uno, che si può intendere come la "capitale" dell'isola è il paesino più abitato, anche se non raggiunge i 100 abitanti. Il suo nome è Chora: tutti i principali paesi delle isole delle piccole Cicladi sono chiamati Chora. Nell'isola,oltre a Chora e al piccolissimo paesino di Kalotaritissa (che è possibile raggiungere solamente a piedi attraversando il monte principale dell'isola) si hanno numerose spiagge con spazio sufficiente per i campeggiatori.

Di sera si può vedere come tutti i campeggiatori si muovano verso i due paesi riempiendoli di "vitalità" e varietà di culture: infatti,  nei vari ristoranti dell'isola, si possono trovare dagl'Italiani agli americani.

La sera è presente una linea di bus che porta dalla Chora alle spiagge e ritorno, così da consentire ai campeggiatori di non dover camminare con il buio "primordiale" che conquista il paesaggio,e ai residenti della Chora di muoversi più agevolmente per il ritorno a casa.

I problemi iniziano per chi vuole visitare il paesino di Kalotaritissa, perché, nonostante alla sera ci sia il bus per il ritorno, durante le ore diurne non è presente per motivi a me sconosciuti, perciò i turisti devono attraversare il monte Papas, il monte più alto dell'isola, per poi scendere dal versante opposto e costeggiare il mare per arrivare a Kalotaritissa.

Io e la mia famiglia eravamo curiosi di visitare il luogo e le sue spiagge, quindi decidemmo di fare quel viaggio che si dimostrerà alla fineun vero capolavoro.

Ricordo che era un mercoledì quando partimmo dalla nostra casa sulla spiaggia del porto della Chora, pronti e carichi per affrontare il viaggio.

La prima parte del viaggio consisteva nel lasciare il paese e raggiungere il versante sud del monte; fin lì tutto facile, ma la fatica si iniziò a percepire quando iniziammo a percorrere il sentiero che porta in cima al monte.

La fatica si sentiva ma fortunatamente arieggiava un vento mica male, del tipoche, se non stavi attento, faceva perdere l'equilibrio e ti ritrovavi a terra.

Nell'arco di un'oretta, immersi in un paesaggio montuoso con una vegetazione per lo più brulla con capre che pascolano tranquille, arrivammoalla cima del Papas.

La vista è spettacolare e, a mio parere, ti riempie il cuore e l'animo di una serenità paurosa. Inoltre era possibile vedere le altre isole delle piccole Cicladi: davanti a noi la piccola Koufonissi, ai lati i due giganti Naxos e Amorgos e poco lontano da Koufonissi l'isola archeologica, Kedros.

Fatta una breve pausa e le dovute foto, ci rimettemmo in cammino, percorremmo il sentiero che porta giù dal monte per il versante nord e che costeggia il mare e porta infine all'ambita meta. Per percorrere tutta la strada ci impiegammo circa un'altra oretta, ma il risultato fu un piccolo paese dipendente dalla Chora che da soli sette anni aveva la corrente elettrica. Si potevano ammirare le piccole coltivazioni di vecchi uomini e donne che per me rappresentano un po' il passato nel presente.A Kalotaritissa ci si poteva rifocillare all'una o alristorante del paese gestito da un'anziana vedova che cucinava piatti tipici greci e qualche piatto mediterraneo.

Gli abitanti, oltre a gestire piccole coltivazioni, erano "tutti" pescatori. questo il motivo per cui, secondo me, Kalotaritissa è un paesino "coccolato" dal mare, visto che sorge sulla penisola da cui prende il nome che, oltre a scandirne il paesaggio, è la fonte principale di lavoro degli abitanti.


M. Bonora