Oh my blog!

domenica 31 gennaio 2016

Il nostro cervello è un computer

Il 24/01/16  è uscita una notizia da un gruppo di scienziati del Salk Institute for Biological Studies in California, dove parlavano che il nostro cervello può contenere un petabyte di informazioni.
Il gruppo di scienziati per arrivare a questa conclusione hanno studiato il tessuto dell'ippocampo di un ratto e lo hanno ricostruito in 3D.
A mio Parere  anche se possiamo memorizzare così tante informazioni, non è giusto studiare a memoria, perché dopo un po' di tempo potremmo dimenticarci tutto.
Però se si pensa bene, con un petabyte, noi umani potremmo memorizzare tutto ciò che leggiamo o studiamo.
A me è successo pochissime volte in cui mi sono dovuto affidare a studiare a memoria, le uniche volte sono state quando devo studiare i vocaboli.
Però, noi pensiamo un petabyte è tantissimo, ma un'informazione casuale, quanto pesa?
Spero che questa notizia sarà maggiormente approfondita per sapere io e lettori qualcosa in più. 
Infine penso che se noi umani riuscissimo a catturare tutte le informazioni studiando a memoria sarebbe ottimo, però senza dimenticarcele nel futuro.
                                                                                                   Alessio
Pubblicato da Unknown alle 23:23 1 commento:
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Giusto ricordare?

Pochi giorni fa tutto il mondo si è bloccato per un attimo a pensare quello che è successo in passato: lo sterminio degli e Ebrei da parte dei Tedeschi che al giorno si ricorda come giornata della Memoria.
Penso sinceramente che in questo episodio l'uomo abbia toccato veramente il fondo è che più in basso di così non si poteva andare.
Ci sono tante persone che ancora oggi affermano che tutto questo non si è mai veramente accaduto e che erano solo leggende.
Purtroppo ne abbiamo la piena certezza che l'uccisione di questa popolazione si è avvenuta, infatti ancora oggi ci sono i campi di concentramento dove venivano uccisi.
Sono passati ormai settant'anni ma a mio parere non bisognerebbe mai prendere questa cosa sotto gamba in modo tale che l'uomo non sbagliasse una seconda volta.
Penso che questa tragedia sia stata quella più da ricordare nel corso della storia.
Io sarò sempre contrario al razzismo e a ogni forma di discriminazione verso l'altro poiché siamo tutti uguali e spero che in futuro non capiterà mai più ciò che è capitato in passato.


Alessandro 
Pubblicato da Unknown alle 14:47 1 commento:
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Un nuovo pianeta nel sistema solare?

Mi ha sempre affascinato il campo degli astri e del cielo in generale, talmente tanto che uno dei miei sogni a é lavorare in questo settore.
Comunque sia, verso fine gennaio si è sentito molto parlare di un certo "planet nine" o semplicemente "nono pianeta".
È stata infatti ipotizzata l'esistenza di un nuovo pianeta agli estremi margini del sistema solare, nessuno ha mai visto questo pianeta, infatti ne viene ipotizzata l'esistenza solo tramite alcuni esperimenti puramente matematici fatti in laboratorio.
Secondo i risultati di questi esperimenti il pianeta sembra avere 10 volte la massa della nostra terra e il suo moto impiegherebbe circa 15 mila anni per circonvallare il sole.
Questo pianeta infatti si trova circa a 7 volte la distanza che c'è tra il sole e tra il pianeta che veniva considerato avamposto del nostro sistema solare: Nettuno.
Io sono sinceramente molto ansioso di vedere degli esiti più concreti in quanto credo sia molto probabile che il nostro sistema non finisca dove abbiamo sempre pensato ma che abbia limiti molto più larghi.
Sono praticamente sicuro che questo pianeta non sara abitabile vsto la grande distnaza dal sole.
Credo che sara per la maggior parte fatto di ghiaccio e che sarà in parte gassoso, si puo gia quindi  sapere abbastanza da questo pianeta.
credo infine che questa scoperta, se portata a termine, possa diventare una delle piu importanti di sempre anche se si dovesse trattare di una scatola di sabbia come la luna. in piu credo che l'uomo farà davvero fatica ad arrivare cosi in fondo
Che dire, è di certo una notizia molto interessante ma ancora povera di informazioni, vi aggiornerò appena si saprà di più.
Alla prossima.

Marco
Pubblicato da Unknown alle 14:45 Nessun commento:
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BULLISMO: chi è la vittima?

<<La dodicenne ricoverata all'ospedale di Udine per avere tentato il suicidio è una alunna studiosa, che non ha mai richiamato l'attenzione per episodi di bullismo. L'unica nota: spesso risultava assente.Prende la parola la dirigente scolastica della scuola media di Pordenone, scossa per l'evento che ha segnato profondamente l'intero istituto: la ragazzina si è gettata dal balcone di casa dopo aver lasciato una lettera rivolta ai compagni dove scrive"Adesso sarete contenti"."Non c'era alcun segnale che lasciasse presagire quanto accaduto, siamo sconvolti", commenta la preside. "Mai, né durante i Consigli di classe, né in situazioni più informali era emerso disagio di alcun tipo, e men che meno episodi di presunto bullismo. I genitori di questa ragazzina e degli altri alunni non hanno mai accennato nulla a me o agli insegnanti. Insomma, un dramma che stava covando e di cui nessuno si era accorto ma non ci sono evidenze alla scuola che ci siano stati episodi particolari".>>


L'articolo sopra riportato l'ho preso dalla Redazione, L'Huffington Post.

E' evidente che erano presenti episodi di bullismo nei confronti della ragazzina di Udine, ma la dodicenne ha preferito non parlarne. Ecco perchè gli insegnanti continuano a sostenere che nella classe nessuno sembrava essere vittima di bullismo. L'omertà è stata la condanna della bambina, come lo è per molti ragazzi e ragazze vittime di bullismo. Mettendomi nei panni delle persone che subiscono questo trattamento credo che facendo presente all'insegnante di questi soprusi avrebbero peggiorato i rapporti con i bulli e non serve certo un richiamo dell'insegnante o la sospensione per farli smettere. Di certo i bulli non fanno queste cattiverie senza motivo. Nella maggior parte dei casi i bulli hanno una vita difficile tanto quanto quella della vittima, se non peggiore. forse i bulli vengono picchiati dai genitori, o i loro genitori sono assenti, o problemi di qualsivoglia genere. Quindi i bulli devono sfogarsi con qualcosa o con qualcuno e se la prendono con le persone più deboli, oppure vogliono fare provare il dolore che provano loro tutti i giorni a chi ha una vita più facile. Dicendo questo, non giustifico i bulli, ma do un movente alle loro azioni. Perciò i bulli non hanno nessun diritto per coinvolgere altre persone e renderle partecipi del loro dolore. Non credo, infatti, che facendo del male ad altra gente possa migliorare i problemi che si hanno. Anzi peggiora ancora di più la situazione. Consiglio ai bulli di rivolgersi a uno psicologo per risolvere problemi interiori e psicologici.  

Marco B.
Pubblicato da Unknown alle 09:29 Nessun commento:
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Il match Sarri-Mancini

Il 19 gennaio 2016 a Napoli c'è stata la semifinale della Coppa Italia tra due squadre: Inter e Napoli. Negli ultimi minuti della partita, in cui l'Inter stava vincendo per due a zero, c'è stata una lite tra i tecnici delle due squadre, poiché l'allenatore del Napoli Maurizio Sarri per l'agitazione della sconfitta ha dato del "finocchio" e del "frocio" a Roberto Mancini.
Secondo la mia opinione, certe parole non vanno dette e per questo motivo do ragione a Mancini per avergli dato e averlo considerato un "razzista". Infatti, le persone come lui che dicono queste parole offensive ad un proprio avversario, non meritano di entrare in campo dato che non sanno accettare la sconfitta come un vero sportivo e non sanno dare un buon esempio. Inoltre, nonostante l'agitazione e anche un po' di adrenalina, non ha il diritto di usare queste parole in modo dispregiativo per insultare una persona o anche una categoria di persone. Gli sportivi devono essere un buon esempio per tutti quelli che li seguono.
Sarebbe stato meglio anche che Mancini non reagisse nel modo in cui ha reagito quel giorno, nonostante la provocazione, poiché neanche lui ha dato un buon esempio al pubblico.
Spero che lo sport e il calcio in particolare riescano a offrire migliori esempi di "fairplay".









Corrado
Pubblicato da Unknown alle 09:01 Nessun commento:
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Un inverno inesistente

Anche quest'anno il clima metereologico non smette di sorprenderci: nel primo mese dell'anno infatti sono caduti tanti millimetri d'acqua quanti quelli dello scorso agosto. È gennaio ma sembra primavera, niente neve, niente pioggia; nel mese di dicembre ha piovuto il 91% in meno rispetto alla media, raggiungendo una siccità e un caldo record  che non si sentivano più da ben 215 anni. La natura ne sta risentendo molto, soprattutto per i fiumi come il Po, che presenta ora livelli idrometrici di due metri inferiori rispetto a quelli dell'anno passato. Anche i laghi presentano deterioramenti preoccupanti, tanto che il lago Maggiore si trova solo al 17% della sua totale capacità e il lago di Como addirittura al 12%. La colpa di questo malfunzionamento del clima è dovuto senz'altro all'inquinamento presente nell'aria, causato soprattutto dallo smog emanato dai veicoli. Penso che vada trovato un modo per combattere questo inquinamento che sta sconvolgendo non solo l'Italia ma l'intero pianeta. Ovviamente uno dei metodi migliori per fermare questo scompiglio sarebbe quello di usare meno veicoli che necessitano di benzina, molti infatti consigliano se possibile o se le distanze non sono troppo lunghe di usare altri mezzi di trasporto o di usare il proprio corpo, non solo per non inquinare ma anche perché fa bene a se stessi. L'inquinamento va fermato e spero che lo stato prenderà provvedimenti su questo, cosa che già da tempo si pensa di fare. Spero che questo fenomeno dell'inquinamento venga quantomeno rallentato, perché se continuiamo a inquinare arriverà un momento in cui il mondo ne risentirà gravemente. 


                                                                          
                                                      Andrea            

Pubblicato da Unknown alle 07:15 Nessun commento:
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GUIDARE SENZA PATENTE E' UN PROBLEMA?






La guida senza patente diventa un reato amministrativo punito con una multa molto salata e immediatamente eseguibile, che va dai 5 mila fino i 30 mila euro. Sempre per quanto riguarda la patente, non potrà più essere concessa a chi soffre di disturbi del sonno, «che determinano una grave sonnolenza di giorno, con anche una riduzione delle capacità dell'attenzione» e anche a coloro che soffrono di gravi afflizioni neurologiche. A mio parere è esagerata una tale somma solo perché si ha dimenticati a casa i documenti, ma la multa dovrebbe arrivare quando la tale persona, fermata senza libretto e patente, porti in centrale dopo uno o due giorni il il certificato che attesta la sua libera circolazione. Non avere con se la patente è sì un reato, ma la legge dovrebbe diminuire la tal pena, senza costringere l'automobilista a pagare questa somma perché molta gente immagino, che se la dimentichi e se questi non si possono permettere una tale spesa, cercherebbero qualsiasi scappatoia (come non pagare), e così solo questa semplice legge potrebbe scatenare caos. Tuttavia è difficile che ciò si avveri perché è improbabile che quel l'unico giorno in cui non hai i documenti ti fermino, ma comunque a mio parere la legge dovrebbe cambiare provvedimenti. Infatti anche a me è capitato molte volte di dimenticare i documenti sulla scrivania e per questo motivo penso che sia l'ora di ricordarseli e di averceli qualora mi fermassero.

Sascia

Pubblicato da Unknown alle 06:54 Nessun commento:
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“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”

Il 27 Gennaio abbiamo celebrato la giornata della memoria per ricordare le vittime decedute durante gli anni del Nazismo. La domanda che sorge spontanea è: perché bisogna ricordare? La semplice risposta arriva da chi ne ha l’esperienza sulla propria pelle, ovvero i sopravvissuti alle torture dei campi di concentramento. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”, cita Primo Levi, uno dei più grandi autori neorealisti. Penso, ma soprattutto spero, che tutte le persone di questa Terra siano a conoscenza di ciò che è accaduto a tutte le persone che furono rinchiuse nei campi di sterminio nazisti. Basta pensare che vennero brutalmente uccise più di 15 milioni di persone innocenti, che furono torturate e ridotte allo stremo. La mia domanda è: potrebbe riaccadere questa grande pazzia ai giorni nostri, dove le menti dovrebbero essere più aperte? Ho paura di si, penso proprio che possa succedere, proprio come mezzo secolo fa. Mi riferisco allo scandalo che si sta pian piano diffondendo, a partire dai paesi del medio oriente. Immagino abbiate già sentito il termine ISIS, per indicare lo stato islamico creatosi in Iraq e in Siria. I seguaci dell'ISIS conoscono a memoria le parole del Corano, testo sacro dell’Islam, e spesso e volentieri riportano in fatti letteralmente gli ordini scritti sul libro venerato. Le notizie su internet riportano che più di 12 mila persone che si opponevano all’ideologia islamica sono state trucidate, persone addirittura locali, siriane e irachene, fino ad arrivare in Europa con le due stragi di Parigi. Ho paura che la storia si ripeta, ma con potenza raddoppiata. Molte coscienze sono state ancora una volta sedotte ed oscurate.
Ricordiamo perché è necessario ricordare.
-Clara
Pubblicato da Unknown alle 03:32 Nessun commento:
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We could be heroes, just for one day!

Una tragica notizia ha scosso il modo della musica agli inizi del nuovo anno.
il 10 gennaio 2016 David Robert Jones, meglio noto com David Bowie, si è spento a 69 anni a causa di un tumore al fegato che lo stava consumando da ormai diciotto mesi.
Il Duca Bianco se ne è voluto andare gloriosamente, lasciandoci come testamento “Blackstar”, il suo ultimo album, che ha subito schizzato le classifiche, esordendo al primo posto nella Uk Singles Chart in Gran Bretagna (dove sono state vendute oltre 100.000 copie) ed ottenendo il disco d'oro.
La morte del britannico polistrumentista (sapeva suonare la chitarra, il pianoforte, il sax, il basso, l'organo...) maestro di innumerevoli generi tra cui Glam Rock, Rock sperimentale e Pop Rock è stata annunciata dal regista Duncan "Zowie Bowie" Jones, il maggiore dei suoi due figli.
La perdita del leggendario cantante ha suscitato stupore e profondo dolore alla famiglia, ma anche a tutti i suoi fan sparsi nel mondo.
la scomparsa di questo camaleontico idolo, in grado di sperimentare look e stili musicali sempre innovativi e mai monotoni, ha causato un profondo lutto nel mondo della musica.
Sinceramente, in veste di fan e grande ammiratore di questo poliedrico artista, penso che non esisterà mai più un altro uomo così grande e unico, sempre capace di trasformarsi e rinnovarsi, rivoluzionando generi musicali e generazioni intere, dando il via negli anni '70 ad un'epoca di rivoluzione giovanile, un'epoca di ribellione contro il grigiore del dopoguerra, in cui vige la gioia di vestirsi in modo stravagante, di acconciarsi in modo bizzarro.
David Bowie rivoluzionerà la cultura di massa di quegli anni (gli anni '70) e susciterà scalpore con la sua personalità mutevole e i suoi modi eccentrici.
Il nostro caro e amatissimo cantautore mancherà a tutti, ci mancherà la sua gioia di vivere, la sua "magia", i meravigliosi personaggi da lui impersonati, tra cui Ziggy Stardust, l'uomo delle stelle, Halloween Jack, il pirata, il Duca Bianco, oltre a Jareth, il re dei goblin nel film Labirynth.
Citando una mia grande amica:-"The man who fell to Earth has returned to the stars!"-.

"I don't know where I'm going from here but I promise it won't be boring"
-David Bowie.
                                                                                                                                
   

                                                                                                                                                 
                                                                                                                                   CursedGio 
                                                                         


Pubblicato da Unknown alle 02:43 Nessun commento:
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LE NUOVE BARBIE

Negli ultimi giorni sta girando la notizia che la Mattel, forse la più grande casa produttrice di giocattoli, ha deciso di rivoluzionare il suo giocattolo per bambine per eccellenza, ovvero la bambola Barbie.
Infatti dopo 57 anni di successo e critiche al corpo irrealistico della bambola, questa casa ha deciso di produrre nuovi modelli del giocattolo con corporature diverse, in modo da abbandonare il corpo perfetto e avvicinandosi alla realtà; usciranno infatti 3 modelli con corporature diverse e finalmente anche con tonalità della pelle mai viste sulla bambola.
Personalmente la ritengo una notizia incredibile perché finalmente le bambine che acquisteranno il suddetto prodotto, potranno imparare più tranquillamente ad apprezzare e accettare il proprio corpo senza sentirsi imbarazzate per non assomigliare al proprio gioco preferito.
Ritengo inoltre straordinaria l'aggiunta delle razze delle Barbie, anche in questo caso le bambine potranno crescere conoscendo l'esistenza di etnie diverse di persone, in questo modo finalmente le ragazzine non presteranno attenzione alla pelle delle altre ragazze e non le escluderanno. 
Inoltre spero che questa trovata possa aiutare ragazze con problemi psicologici, legati all'alimentazione e alla forma del proprio corpo, a superare queste difficoltà dell'adolescenza e a rendersi conto che il proprio corpo è unico e non va rovinato.
Spero magari in futuro l'aggiunta di altri modelli della Barbie, che possano aiutare le bambine a tranquillizzarsi e non preoccuparsi troppo del proprio aspetto esteriore.
                                                                                                                Bugio
Pubblicato da Unknown alle 00:31 Nessun commento:
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sabato 30 gennaio 2016

Un biglietto per il giro del mondo

Cari amanti esploratori, 
                                ho deciso di condividere con voi i miei viaggi più belli e quelli che desidererei fare. Ogni volta vi parlerò di diverse città, stati, paesaggi; di diverse atmosfere, lingue, tradizioni ed emozioni. Sin da quando ero bambina mi è sempre piaciuto viaggiare, ero molto curiosa e volevo scoprire tutto quello che mi circondava.
Inizierò dalla prima volta che ho visitato la capitale del mio stato: Roma. Avevo appena finito la quarta elementare e i miei genitori decisero di iniziare l'estate con una bella vacanza. Ero contentissima e durante il viaggio in macchina non feci altro che fantasticare sulla città che mi aspettava. Avevamo tre giorni per visitarla, non sono molti ma se mi fosse piaciuta ci sarei potuta comunque tornare per scoprirla più a fondo. Il primo giorno facemmo le classiche cose da turisti: visitare il Colosseo, il Quirinale, piazza San Pietro, buttare le monetine nella fontana di Trevi. Le avevo viste tantissime volte in televisione, ed essere lì era surreale, mi facevo impressionare abbastanza facilmente allora. Il secondo giorno invece andammo a visitare musei e mi annoiai abbastanza perché non capivo molto. Mi distraevo osservando le persone che ci circondavano, i loro indumenti e le le loro lingue, che mi sembravano ultraterrene. Il terzo giorno fu il più bello. Cercai di cogliere tutti i minimi particolari della città, i sorrisi della gente, i profumi dei fiori, i sapori del delizioso cibo romano. Comprai alcuni souvenir come ricordo e promisi che ci sarei ritornata presto. Da lì nacque il mio amore per i viaggi, l' avventura e la tradizione.
L.      
  
Pubblicato da Unknown alle 16:06 Nessun commento:
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«Nella vita si sbaglia, ora rialzati»

«La tua storia è arrivata a commuovere tutti, perfino me... Mi dispiace sapere che tu abbia pensato di dover fare quel gesto di disperazione». 
Comincia così la lettera di Greta per un’amica che nemmeno conosce. Lei, Greta, ha 16 anni e sa fin troppo bene che cosa significhi essere dalla parte del torto. La sua amica sconosciuta invece di anni ne ha 12 ed è la bambina che ha provato a uccidersi qualche giorno fa a Pordenone perché sopraffatta dalle prepotenze dei bulli della sua scuola. Greta ha preso due foglietti di carta e li ha riempiti di parole per quella piccola che adesso è in ospedale e che prova a riprendersi l’esistenza. Per dirle che «nella vita tutti sbagliamo ma l’importante è rialzarsi sempre». Greta sbagliò quando si comportò da bulla, due anni fa. Prese a botte e a sputi una compagna di classe con problemi di disabilità, all’Istituto Alberghiero di Varallo Sesia (Vercelli) e il filmato dell’aggressione divenne di dominio pubblico.

L'articolo sopra riportato è in una pagina di giornale del Corriere della Sera. 

 
I "protagonisti" del bullismo spesso sono ragazzi diversi o considerati inferiori dai cosiddetti "bulli".
Alcuni pensano che i bulli siano adolescenti che compiano gesta minacciose solo perché hanno il piacere di farlo, ovvero non hanno un vero e proprio obbiettivo ma vogliono solo fare del male.
Altri pensano invece che i bulli siano adolescenti con una vita difficile, dura e triste che sfogano la propria rabbia contro i più deboli perché nel corso della loro vita hanno subito a loro volta ciò che stanno facendo alle loro vittime. 
Io penso che sia così: penso che i bulli siano vittime di una vita complicata e disastrosa, che abbiano famiglie incasinate, rapporti difficili con i genitori, oppure che non abbiano neanche i genitori. A mio parere i bulli sono "vittime della propria vita" e hanno bisogno di trovare una via di fuga dal male che subiscono e l'unico modo che utilizzano per sfogarsi è danneggiare la vita di qualcuno che non si può difendere da sé. Questo non vuol dire che io sia dalla parte dei bulli, né che io gli giustifichi.
Come si può leggere nell'articolo sopra riportato la piccola vittima ha tentato di togliersi la vita a causa dei bulli. Ebbene sì, il bullismo porta anche ai limiti più estremi ed impensabili; le vittime talvolta non hanno la forza per sopravvivere alle minacce e non hanno nessuno che le aiuti a trovare un'uscita di sicurezza dal tunnel degli orrori. La intestataria della lettera, Greta, è riuscita a scampare dalla parte del torto, ovvero è riuscita a togliersi le vesti da "bullo" e passare dalla parte dei "buoni". 
C'è sempre una via che possa portare a qualcosa di buono.                                               
                                                                                                                                                      

                                                                                                                                                  -F
Pubblicato da Unknown alle 05:29 Nessun commento:
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Un "vestito" alla nostra arte

Lo scorso 25 gennaio, a Roma, è venuto in visita il presidente iraniano Hassan Rouhani al fine di stipulare accordi politici ed economici con il nostro presidente del consiglio Matteo Renzi. La conferenza stampa tra i due si è svolta nei Musei Capitolini più precisamente nella Sala Esedra. Tuttavia, prima di arrivare a questa sala, i due premier hanno visitato i Musei e, non si sa chi, ha coperto con pannelli bianchi statue raffiguranti i nudi femminili poiché considerate inappropriate nel rispetto della sensibilità del capo iraniano. Un gesto che ha colpito molto tutta la penisola. Ma perché, invece, noi italiani dobbiamo accettare tutto ciò che ci viene offerto dagli altri Paesi?
A mio parere il gesto di ricoprire i nudi femminili nei Musei Capitolini, siccome in vita il leader e religioso iraniano, non mi sembra corretto. La religione di quest'ultimo vieta di rappresentare sia l'uomo che la donna nudi e soprattutto di raffigurare il proprio dio. Quando ciascuno di noi va in visita in una città di origine mussulmana, non va a chiedere alle donne di togliersi il velo perché le nostre abitudini sono altre, ma rispettiamo le loro usanze e la loro cultura in silenzio, anche perché se provassimo a fare una richiesta del genere finiremo subito condannati in quanto infedeli. Ognuno ha la sua cultura, la sua religione e le sue abitudini ma si potrebbe anche cercare per una volta di convivere con queste.
È successo mesi fa a Parigi che, sul ponte Debilly, delle donne simulavano una impiccagione contro la pena di morte in Iran nude, con dipenda la bandiera iraniana sul proprio seno, scatenando così una enorme inchiesta. Noi italiani, non abbiamo fatto nulla del genere, anzi, stavamo dando la possibilità al leader di un Paese estero di ammirare la nostra arte, l'arte che ha influenzato tutto ciò che è venuto poi. Delle statue di marmo non volevano innervosire e mettere in imbarazzo una persona così importante. Capita spesso che noi italiani non apprezziamo mai ciò che ci circonda e sottovalutiamo sempre tutto. In questo caso abbiamo capito ancora una volta quanto la gente sia "ignorante". Coprire delle statue storiche per rispetto di una persona di religione e pensiero diverso dal nostro senza voler offendere nessuno. Una cosa a dir poco patetica.
D'altro canto certe persone potrebbero ritenere intelligente la scelta che ha fatto questo "copri statue" ad applicare pannelli bianchi intorno ai nudi di donna. Molte persone ritengono che sia buona cosa rispettare le abitudini di un persona ospite finché questa si senta al proprio agio. Per rispetto di ciascuno, tutti accettano le abitudini dell'altro. Il fatto di coprire i nudi è stato segno di tolleranza e coerenza nei confronti dell'ospite.
Nonostante questo "rispetto" che noi italiani abbiamo dato a il leader e religioso iraniano, gli italiani e cristiani, non sono accettati e accolti nello stesso modo nei Paesi di religione islamica sia prima che dopo i numerosi attentati che hanno colpito le genti cristiane.
Dunque ritengo che l'accaduto dei giorni precedenti abbia fatto capire ancora una volta quanto sia l'intelligenza di certe persone qui in Italia. Ritengo infatti che coprire delle statue raffiguranti nudi femminili, che sono state sia storia che arte, e non fossero neanche donne vive e vegete, per rispetto della religione di altri sia stato un grande e grosso sbaglio nei confronti di questo leader ma soprattuto per la immensa storia e l'arte che il nostro Paese è riuscita a dare nel corso dei secoli.

- ChiaraBegs
Pubblicato da Unknown alle 02:35 Nessun commento:
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Vincerà l'arcobaleno?

Cosa rappresenta la parola "amore"? 
A mio parere è amore ciò che i miei genitori provano l'uno per l'altra; per me l'amore è mia nonna che piange quando guardiamo le foto di famiglia nelle quali c'è lei ritratta con il nonno mentre entrambi sorridono; amore per me è mia mamma che, nonostante tutto ciò che faccio, mi resta sempre accanto appoggiandomi su tutto; amore sono gli innamorati che si baciano contro i muri, persone che non hanno paura di mostrare ciò che provano. Per me amore è una caramella donata da un bambino alla sua principessa, il bacio di una bimba al suo peluche, una coppia di rondini che spiccano il volo insieme, il sole che si fonde con il mare, il coraggio di amare qualcuno per me è amore, come lo sono tutte queste azioni e situazioni. Per me amore é anche quando due persone dello stesso sesso si baciano, camminano per mano, prendono un gelato e, come trovo giusto il fatto che le coppie formate da uomo e donna si sposino, lo penso anche per le coppie non usuali.
L'Italia voterà il 2 febbraio 2016 per la legge a favore dei matrimoni gay; ci sono due tipi di correnti di pensiero: il primo rispecchia una mentalità a mio parere più chiusa, ovvero la famiglia classica formata da Madre, padre e figlio. Una famiglia perfetta agli occhi di Dio e apparentemente anche davanti alla maggior parte della popolazione italiana.
Il secondo pensiero rispecchia una famiglia diversa, più complicata, ma, se fosse tutto semplice, non ci sarebbe nulla di interessante a mio parere. Una famiglia formata da due mamme o da due papà, e perché no, magari anche un bambino.
Nelle giornate del 22 e 23 Gennaio sono stati organizzati dei veri e propri raduni in tutta Italia chiamati #svegliatitalia in occasione dei quali "sfilavano" persone omosessuali con il proprio partner. Erano presenti alcuni bambini e il quotidiano "Il Giornale" ha accusato i partecipanti della manifestazione di "usare" i bambini per condizionare la legge proposta. Ora capisco che sia difficile comprendere qualcosa di completamente diverso da ciò che siamo abituati a vedere, ma è giusto cercare di proibire un diritto a un'altra persona solo perché non ama lo stesso sesso del nostro partner? Perché ha idee diverse? Perché non segue la massa? 
La diversità spaventa, si sa, ma restare nell'ignoranza non migliorerà o cambierà mai niente. Il decidere di non votare per "astenersi" è già una scelta significativa. Il matrimonio tra coppie omosessuali non sarà mai fatto in chiesa e non sarà riconosciuto davanti agli occhi di dio, ma penso sia ingiusto non dare gli stessi diritti che riceve una persona che vive con te da vent'anni, che ha speso tutta la sua vita accanto a te, che ti ha amato fino alla fine solo perché legalmente non è imparentata con te; cose che nelle coppie eterosessuali sono invece tutelate dalla legge. 
Penso sia moralmente sbagliato proibire di amare qualcuno o addirittura impedirgli di sposarsi e avere una vita felice con delle leggi che proteggano la loro unione.
Alcune scelte fanno davvero sì che un piccolo passo per l'uomo possa essere poi un grande passo per l'umanità. 

Alex
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venerdì 29 gennaio 2016

CAPODANNO NUCLEARE




Il 6 gennaio 2016 la Corea del Nord inaugura il nuovo anno con un fuoco d'artificio all'altezza della pazzia di Kim Jong-un (dittatore del Paese dell'Estremo Oriente). Esso fa infatti testare una bomba nucleare all'idrogeno, anche chiamata bomba H, nell'oceano Pacifico. Questo tipo di bombe atomiche sono considerate le più pericolose e potenti e quindi rappresentano un'enorme minaccia. Esse infatti producono quattro effetti principali:
•         un'onda di calore con una temperatura superiore a quella della superficie solare, in corrispondenza del punto di detonazione;
•         un'onda d'urto che spazza via qualsiasi cosa sul suo cammino;
•         emissione di radiazioni;
•         distruzione di qualsiasi apparecchio elettrico non adeguatamente protetto.
Oltre alle immediate ripercussioni, come il sisma di 5.1 sulla scala Richter provocato dall'esplosione, la Corea è stata successivamente bersagliata di critiche e denunce da parte della comunità internazionale, anche se alcuni scienziati ed esperti pensano che non sia stata una vera bomba H a causa della sua "debolezza" rispetto alle sue simili.
Personalmente penso che ogni danno all'ambiente sia sbagliato e quindi sono completamente contro ad esperimenti del genere.
Infatti non solo provocano danni ambientali non indifferenti, ma per me non hanno nessuna utilità oltre a cercare di dimostrare che anche un piccolo paese come la Corea del Nord possa minacciare la sicurezza internazionale. Per questo motivo credo che questa corsa alla supremazia atomica debba finire, sia per motivi di spese per questi paesi, che potrebbero utilizzare i soldi per la realizzazione di questi "fuochi d'artificio" giganti per cercare invece di dare una spinta economica al paese, ma anche per motivi della stessa sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, compresi gli umani.



Cama00
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La troppa riverenza


In occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani in Campidoglio sono state coperte alcune statue dei Musei Capitolini. La copertura sarebbe stata decisa come forma di rispetto alla cultura e sensibilità iraniana.

Dopo aver letto la  notizia ho subito pensato : " Certo che gli italiani fanno quanto possono per mettere a proprio agio i loro ospiti". E da questo pensiero è scaturita la mia riflessione. Se gli 
italiani da un lato cercano di fare tutto ciò che possono per non creare disagio a chi li visita dall'altro dimenticano che è proprio per l'arte che le persone conoscono il nostro paese, lo apprezzano e lo elogiano.  Quindi perché coprire il nostro orgoglio? Era perfettamente evitabile. E’ assolutamente sciocco nascondere la bellezza che per secoli ha caratterizzato l’Italia. Come la maggior parte degli 
italiani anche Rohani, il capo di stato iraniano, non ha ben compreso questa scelta che ha negato alla vista opere meravigliose. Perché il presidente non aveva assolutamente chiesto che venisse fatta una cosa simile, mai, esplicitamente, aveva richiesto di coprire le statue perché “possibile offesa alla cultura iraniana”. Oramai questo è stato, e non c’è più motivo di affannarsi tanto, tuttavia io continuo a credere che sia stata una scelta sbagliata. Perché quando noi ci muoviamo all’estero i paesi in questione fanno di tutto per mettere in mostra i loro segni distintivi, ciò per cui sono conosciuti. Soprattutto quando viaggiamo nei paesi di simile cultura all’Islam mai si è visto che venissero cambiate alcune opere, alcuni simboli perché fonte di possibile fastidio per gli occidentali. Quindi io mi chiedo, se fino ad ora abbiamo fatto lo stesso, perché smettere in questa occasione?  



• Giulia •
Pubblicato da Unknown alle 12:17 Nessun commento:
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mercoledì 27 gennaio 2016

Rinasce la Firenze calcistica

8 giugno 2015, la Fiorentina con un comunicato sul proprio sito ufficiale esonera l'allenatore della prima squadra, Vincenzo Montella, per i suoi comportamenti. Il 21 giugno la Fiorentina annuncia di avere messo sotto contratto Paulo Sousa, ex giocatore di Juventus e Borussia Dortmund - con le quali ha vinto due Championship League- che aveva proprio rescisso il suo contratto con il Basilea quattro giorni prima. Guardato all'inizio con scetticismo dai tifosi viola per il suo passato bianconero, in poco tempo è riuscito a conquistarli per gioco espresso e il suo carisma. Si è presentato con un sistema di gioco abbastanza ambiguo, schierandosi con un 3-4-2-1, dove è riuscito a ridurre il continuo possesso palla di Montella e aggiungere qualche verticalizzazione in più, di cui a beneficiarne è soprattutto Nikola Kalinic, -attaccante croato arrivato dal Dnipro su richiesta dello stesso Sousa - che si sta rivelando uno dei migliori attaccanti del campionato nonostante sia stato acquistato per solo sette milioni di euro. I numeri della Fiorentina fino ad ora sono stati impressionanti rispetto alle passate stagioni; al momento staziona al terzo posto ma è stata per un lungo periodo al primo nonostante abbia una rosa di qualità inferiori rispetto a Inter, Napoli, Roma e Juventus ottenendo questi risultati con un ottimo lavoro sul campo e un gioco magnifico espresso.
Personalmente la Fiorentina è la squadra che mi diverte di più del campionato di Serie A (insieme al Napoli) e credo che possa lottare seriamente per un terzo posto che sotto il mio punto di vista è assolutamente meritato. Nei panni della società gigliata in questo mercato di gennaio, acquisterei un difensore centrale di ottimo livello ed un esterno offensivo, quest'ultimo già acquistato da poco tempo: si tratta di Cristian Tello del Barcellona. Grazie proprio allo spagnolo cresciuto nella cantera blaugrana, Sousa potrà anche schierare una formazione con due esterni offensivi, cosa che prima non poteva fare avendo solo un esterno di ruolo.
Se i Viola riuscissero veramente a conquistare la qualificazione in Champions League mi farebbe molto piacere perché secondo me è una società che ha saputo muoversi bene e impostare un'ottimo progetto, quindi conquistare la massima competizione europea sarebbe un successone per i ragazzi di Sousa e credo che anche il pubblico di Firenze ne sarebbe veramente entusiasta.
Al momento Sousa temporeggia dicendo di essere inferiore ad almeno quattro squadre del campionato e di non puntare allo scudetto, ma dopo cinque mesi nelle prime tre posizioni non credo che possa continuare a dire così ancora per molto.

                                                                                                           -Giovanni Beretta
Pubblicato da Unknown alle 07:45 Nessun commento:
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Giustizia dopo 30 anni!


"Nel 1987 la studentessa venne uccisa in provincia di Varese con 29 coltellate. Il presunto autore del delitto sarebbe un compagno di liceo: l'avrebbe prima violentata e poi assassinata perché convinto che la giovane avesse avuto rapporti sessuali e non avrebbe dovuto per motivi religiosi. E' stato identificato grazie alla perizia calligrafica su un messaggio scritto inviato ai genitori della vittima il giorno del funerale." (Tgcom24)

Oggi una grande svolta a quasi trenta anni di distanza dall'omicidio della giovane ragazza Lidia Macchi, trovata senza vita in un bosco di Varese il 7 gennaio 1987. 
A porre fine ai suoi giorni con 29 coltellate sarebbe stato un ventenne, suo compagno di liceo.
Il presunto assassino è Stefano Binda, tutt'ora quarantasettenne. 
Tra le prove trovate, o meglio dire conservate, ci sarebbe la perizia calligrafica sulla lettera anonima che venne inviata alla famiglia della giovane il giorno del funerale.
La lettera anonima consiste in una sorta di poesia composta da otto strofe e intitolata "In morte di un'amica" con diversi riferimenti religiosi. 
L’avvocato della famiglia Macchi sostiene che si tratti di un omicidio a sfondo passionale. 
I genitori di Lidia raccontano che l'arrestato conosceva bene la ragazza e qualche volta aveva anche frequentato la sua casa.
Inoltre, in un’agenda trovata a casa del presunto assassino sarebbe stato rinvenuto un foglio con scritte le parole "Stefano è un barbaro assassino" e la grafia risulta combaciare a quella presente nella lettera anonima. 
In questo momento la ricostruzione della vicenda, creata con i fatti conosciuti è: il giorno della morte, Lidia Macchi era a data a trovare un'amica ricoverata all'ospedale e non era più tornata a casa, l'uomo l'avrebbe quindi prima violentata e poi uccisa e avrebbe abbandonato il suo corpo senza vita in un bosco, dove venne poi ritrovata. Venne uccisa perché l'assassino era convinto che la giovane avesse avuto rapporti sessuali e non "avrebbe dovuto" per motivi religiosi.

A mio parere la scientifica non avrebbe dovuto buttare via le prove che trent'anni fa aveva trovato, come ad esempio i campioni di DNA. Che sia dopo 1 anno o dopo 30 anni la giustizia è sempre giustizia ed è quello che ha sempre voluto la famiglia Macchi. Bisogna andare a fondo in questa storia, con il fine di trovare il vero colpevole, a cui spetta una pena adatta.

                                                                                                                  ~Lucri
Pubblicato da Unknown alle 06:50 Nessun commento:
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domenica 24 gennaio 2016

David Bowie, nell’ultimo video "Lazarus" annunciava la sua morte.

I fan più attenti, i più affezionati (ed erano e sono sempre milioni) se ne dovevano essere sicuramente accorti: David Bowie, Mozart contemporaneo, ha voluto regalarci il suo personalissimo requiem con «Blackstar» il disco uscito appena due giorni prima della sua morte. Tanto più nel singolo (e nell’impressionante videoclip a corredo) Lazarus, un vero e proprio testamento, se non un grido al cielo, di disperazione, ma anche di serenità, di accettazione del proprio destino. «Guardami sono in paradiso» parte infatti così Lazarus, e il riferimento biblico non deve essere altrettanto casuale, «ho delle ferite che non possono essere viste» concludendosi con «Sarò libero, come un uccello, sarò libero». Le immagini, del resto, parlano da sole: Bowie è su un letto, con gli occhi bendati. Infine si alza, il volto è però scheletrico, quasi scarnificato. Il produttore dell’album, Tony Visconti, come riporta il Telegraph dichiara: «l’album è stato un regalo d’addio di Bowie ai suoi fan. Ha sempre voluto fare come voleva: e ha deciso di farlo in questo modo, il modo migliore».

Opinione personale
La scelta di pubblicare questo articolo sul blog non è per fare onore a un’icona della musica ma per sottolineare la forza di un uomo nell’affrontare il proprio destino. Non conosco l’iter musicale di David Bowie ma certamente, considerato l’enorme numero di fans in lacrime per la sua morte, è stato un “grande”. Nei giorni scorsi fans di tutte le età si sono ritrovati sotto il cielo color cemento di una Londra piovigginosa per rendere omaggio a Ziggy Stardust, là dove era cominciato tutto, nel quartiere di Brixton, periferia sud della città. Conosco invece, purtroppo, l’iter di una malattia davanti alla quale l’atteggiamento è molto personale e nessuno può entrare nel cuore di uomo davanti al momento estremo della propria vita. Egli ha deciso di guardare la morte negli occhi, di sfidarla fino all’ultimo respiro. L’ha fatto con la musica e con l’entusiasmo che l’ha sempre contraddistinto. David Bowie ha affrontato la sua malattia in silenzio e non ha cercato compassione e comprensione da nessuno. Solo pochi intimi erano a conoscenza del dolore che lo affliggeva. Bowie ha voluto dedicare tutto se stesso alla musica, alla sua probabilmente unica ragione di vita. Anche se tutte le sue forze lo stavano abbandonando è riuscito a terminare un ultimo lavoro musicale, lasciato come ricordo a tutti i suoi fans. Nell'ultimo lavoro Bowie ha voluto raccontare la sua storia, le sue canzoni parlano di lui, della sua vita ed anche della sua malattia. Egli è sempre stato ritenuto una persona molto fragile, con un passato oscuro ed era anche per la sua estrema fragilità e sensibilità che i suoi fans lo amavano. Bowie si è sempre contraddistinto nel mondo musicale per la sua bizzarra personalità oltre che per le sue capacità. Durante gli anni della sua vita terrena Bowie ha provato forti emozioni, forti eccessi che spesso l'hanno portato sull'orlo del precipizio. La malattia lo ha reso più forte; ha visto in essa non una fine ma un nuovo inizio.
Eria
Pubblicato da Unknown alle 09:20 Nessun commento:
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Annunci funebri anche per i cani: sì o no?

Claudio Paesani, residente alla città di Rimini, ha voluto ricordare il cane Dante morto pochi giorni prima con annunci funebri per le strade e pubblicando necrologi sul giornale. 
Tutto ciò però non è passato inosservato, dato che il fatto ha suscitato molte critiche e scalpore tra i cittadini. 
A parer mio pubblicare necrologi sui giornali per ricordare i cani non è assolutamente corretto nei confronti degli umani morti negli stessi giorni, che sul quotidiano risulterebbero allo stesso livello del cane. 
Secondo me infatti paragonare la vita di una persona che ha faticato tutta la vita per lavorare a quella di un animale, non è per nulla corretto.
D’altro canto qualcuno potrebbe affermare che anche i cani sono creature di Dio come noi umani e che quindi sia giusto annunciare anche la loro morte. 
Con costui sono in parte d’accordo, ma penso che comunque la vita di un uomo non vada messa a confronto con quella di un cane. 
Si potrebbe a parer mio riservare uno spazio del quotidiano agli animali in modo che siano anche essi citati ma senza “mischiare” gli annunci canini a quelli umani, formando ad esempio due rubriche separate.
In conclusione penso che anche i cani meritino di essere ricordati, ma non con inserzioni nei giornali o per strada dove sono riportate anche le morti umane.
Fatemi sapere come la pensate cari lettori, 
-Ivan
                                    
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sabato 23 gennaio 2016

In mare più plastica che pesci


"Ogni anno almeno 8 tonnellate di plastica vengono riversate negli oceani, la stessa quantità che si otterrebbe svuotando nel mare un camion di rifiuti al minuto"
                                                               
                                                                         

Questa notizia è stata pubblicata dal "World Economic Forum" qualche giorno fa e sosterrebbe che  con il costante aumento dello scaricamento di rifiuti in mare, entro il 2050, nei nostri oceani si conteranno più rifiuti che fauna marina.
Secondo il "WEF" attualmente circa 165 tonnellate di rifiuti alloggiano nei nostri mari e i numeri sono in costante crescita.
A mio parere si dovrebbero trovare nuovi metodi per smaltire i rifiuti che produciamo, inoltre molti contenitori potrebbero essere fabbricati con materiali meno dannosi per l'ambiente.
Basterebbe anche che l'uomo si curasse di più di come smaltisce i rifiuti, evitando di contaminare la natura che lo circonda e, provvedendo a trovare nuovi metodi per far fronte all'ammontare di rifiuti da smaltire, congegnando nuove modalità per l'eliminazione dei rifiuti.
Non solo la plastica, bensì rifiuti di ogni genere andrebbero gestiti meglio nel momento dello smaltimento, cercando di riciclare ciò che si può ed eliminare in modo corretto il restante.

L'uomo dovrebbe avere più rispetto del mondo che abita, la terra è la nostra casa e non dobbiamo rovinarla

Francesco Motta
Pubblicato da Unknown alle 09:05 Nessun commento:
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La finta invalidità colpisce ancora

Conversazione aperta. 1 messaggio non letto.

Qualche giorno fa ho avuto modo di leggere un articolo sul giornale "La Repubblica" che mi ha fatto riflettere parecchio. L'articolo narra di un uomo fintosi invalido per ottenere una pensione alta, di 5000 euro al mese. L'uomo in questione è un medico anestesista di 54 anni, si chiama Ahmid Raza ed è di origine iraniana. Lavorava in un ospedale nei pressi di Torino (dove risiedeva) e fingeva di essere paraplegico.  La paraplegia è una malattia che interessa la parte inferiore del corpo di una persona e chi ne è affetto subisce una paralisi motoria. L'uomo si è dimostrato "astuto", perchè raccontava di esser caduto dalle scale dell'ospedale in cui lavorava qualche anno prima e la caduta gli aveva provocato una lesione al midollo spinale, motivo per il quale girava su una sedia a rotelle. La sua versione dei fatti sembrava veritiera, tanto da permettergli pensioni mensili molto più alte del dovuto.
Solo però dopo alcune indagini dei carabinieri del NAS e grazie ad alcuni filmati è stato possibile smascherare il finto invalido. I filmati infatti mostravano che l'uomo era in grado di muoversi normalmente senza bisogno di utilizzare né sedie a rotelle, né tantomeno stampelle. L'uomo è stato dunque accusato di finta invalidità ed è stato condannato a scontare in carcere una pena di cinque anni e nove mesi. Inoltre il giudice ha disposto anche 500 mila euro di risarcimento per le indennità assicurative e pensionistiche da lui già ricevute precedentemente.
Ritengo che la decisione di rinchiudere in carcere Ahmid sia stata la scelta migliore, perché prendersi gioco degli altri fingendosi invalidi a mio parere è una delle forme più brutali. Ormai fa notizia, sia al telegiornale, sia sui vari social, che moltissime persone fingono di aver problemi fisici per ottenere pensioni dallo Stato e risarcimenti di danni, il problema è che ciò è inaccettabile. Se penso al fatto che ci siano (non soltanto in Italia) milioni di persone invalide al 100% o che comunque hanno una percentuale di invalidità e che si debbano trovare di fronte a scene come quella da me appena citata, mi rammarica. Le persone che si fingono invalide andrebbero punite severamente secondo me. Ciò perchè si vedono troppo spesso persone che circolano per i paesi nelle vesti di invalidi e ricevono quindi denaro inultimente, quando in verità c'è chi lo è davvero e magari non ha i soldi per permettersi cure per combattere la malattia.
Spero che un giorno episodi come quello che vi ho raccontato non capitino più e che vengano fatte indagini più dettagliate verso le persone dichiarate invalide.
Sara

Visualizzazione di Lettera elegante.pdf.
Pubblicato da Unknown alle 02:13 Nessun commento:
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