«La tua storia è arrivata a commuovere tutti, perfino me... Mi dispiace sapere che tu abbia pensato di dover fare quel gesto di disperazione».
Comincia così la lettera di Greta per un’amica che nemmeno conosce. Lei, Greta, ha 16 anni e sa fin troppo bene che cosa significhi essere dalla parte del torto. La sua amica sconosciuta invece di anni ne ha 12 ed è la bambina che ha provato a uccidersi qualche giorno fa a Pordenone perché sopraffatta dalle prepotenze dei bulli della sua scuola. Greta ha preso due foglietti di carta e li ha riempiti di parole per quella piccola che adesso è in ospedale e che prova a riprendersi l’esistenza. Per dirle che «nella vita tutti sbagliamo ma l’importante è rialzarsi sempre». Greta sbagliò quando si comportò da bulla, due anni fa. Prese a botte e a sputi una compagna di classe con problemi di disabilità, all’Istituto Alberghiero di Varallo Sesia (Vercelli) e il filmato dell’aggressione divenne di dominio pubblico.
L'articolo sopra riportato è in una pagina di giornale del Corriere della Sera.
I "protagonisti" del bullismo spesso sono ragazzi diversi o considerati inferiori dai cosiddetti "bulli".
Alcuni pensano che i bulli siano adolescenti che compiano gesta minacciose solo perché hanno il piacere di farlo, ovvero non hanno un vero e proprio obbiettivo ma vogliono solo fare del male.
Altri pensano invece che i bulli siano adolescenti con una vita difficile, dura e triste che sfogano la propria rabbia contro i più deboli perché nel corso della loro vita hanno subito a loro volta ciò che stanno facendo alle loro vittime.
Io penso che sia così: penso che i bulli siano vittime di una vita complicata e disastrosa, che abbiano famiglie incasinate, rapporti difficili con i genitori, oppure che non abbiano neanche i genitori. A mio parere i bulli sono "vittime della propria vita" e hanno bisogno di trovare una via di fuga dal male che subiscono e l'unico modo che utilizzano per sfogarsi è danneggiare la vita di qualcuno che non si può difendere da sé. Questo non vuol dire che io sia dalla parte dei bulli, né che io gli giustifichi.
Come si può leggere nell'articolo sopra riportato la piccola vittima ha tentato di togliersi la vita a causa dei bulli. Ebbene sì, il bullismo porta anche ai limiti più estremi ed impensabili; le vittime talvolta non hanno la forza per sopravvivere alle minacce e non hanno nessuno che le aiuti a trovare un'uscita di sicurezza dal tunnel degli orrori. La intestataria della lettera, Greta, è riuscita a scampare dalla parte del torto, ovvero è riuscita a togliersi le vesti da "bullo" e passare dalla parte dei "buoni".
C'è sempre una via che possa portare a qualcosa di buono.
-F
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