<<La dodicenne ricoverata all'ospedale di Udine per avere tentato il suicidio è una alunna studiosa, che non ha mai richiamato l'attenzione per episodi di bullismo. L'unica nota: spesso risultava assente.Prende la parola la dirigente scolastica della scuola media di Pordenone, scossa per l'evento che ha segnato profondamente l'intero istituto: la ragazzina si è gettata dal balcone di casa dopo aver lasciato una lettera rivolta ai compagni dove scrive"Adesso sarete contenti"."Non c'era alcun segnale che lasciasse presagire quanto accaduto, siamo sconvolti", commenta la preside. "Mai, né durante i Consigli di classe, né in situazioni più informali era emerso disagio di alcun tipo, e men che meno episodi di presunto bullismo. I genitori di questa ragazzina e degli altri alunni non hanno mai accennato nulla a me o agli insegnanti. Insomma, un dramma che stava covando e di cui nessuno si era accorto ma non ci sono evidenze alla scuola che ci siano stati episodi particolari".>>
E' evidente che erano presenti episodi di bullismo nei confronti della ragazzina di Udine, ma la dodicenne ha preferito non parlarne. Ecco perchè gli insegnanti continuano a sostenere che nella classe nessuno sembrava essere vittima di bullismo. L'omertà è stata la condanna della bambina, come lo è per molti ragazzi e ragazze vittime di bullismo. Mettendomi nei panni delle persone che subiscono questo trattamento credo che facendo presente all'insegnante di questi soprusi avrebbero peggiorato i rapporti con i bulli e non serve certo un richiamo dell'insegnante o la sospensione per farli smettere. Di certo i bulli non fanno queste cattiverie senza motivo. Nella maggior parte dei casi i bulli hanno una vita difficile tanto quanto quella della vittima, se non peggiore. forse i bulli vengono picchiati dai genitori, o i loro genitori sono assenti, o problemi di qualsivoglia genere. Quindi i bulli devono sfogarsi con qualcosa o con qualcuno e se la prendono con le persone più deboli, oppure vogliono fare provare il dolore che provano loro tutti i giorni a chi ha una vita più facile. Dicendo questo, non giustifico i bulli, ma do un movente alle loro azioni. Perciò i bulli non hanno nessun diritto per coinvolgere altre persone e renderle partecipi del loro dolore. Non credo, infatti, che facendo del male ad altra gente possa migliorare i problemi che si hanno. Anzi peggiora ancora di più la situazione. Consiglio ai bulli di rivolgersi a uno psicologo per risolvere problemi interiori e psicologici.
Marco B.
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