lunedì 30 maggio 2016

ABBASSO GLI STEREOTIPI!

La piccola Anaya Ellick, scolaretta di prima elementare in Virginia, negli USA, ha vinto un concorso nazionale di calligrafia. Particolare importante: Anaya è nata 
senza mani, e nonostante questo è riuscita a battere tutti gli altri concorrenti. 

Anaya mi ha stupita perché è riuscita a raggiungere il suo obbiettivo contro ogni probabilità. Voglio dire, è davvero difficile riuscire in un impresa del genere se non si è muniti di dita per stringere saldamente una penna. Eppure Anaya ha dimostrato quanto importante sia credere in se stessi e non lasciarsi influenzare, perché lei ha vinto il suo limite e ha rifiutato le protesi. Ha avuto fiducia in se stessa e ha dimostrato a tutti che lei non ha niente di meno. Anaya ha sfidato la fisica e ha vinto, non si è lasciata abbattere ne spaventare. Proprio perché ha vinto questa limitazione Anaya mi ha fatto capire che c'è qualcosa in più in tutti noi, solo che finché non siamo costretti a sfruttare questa qualità non ci accorgiamo di averla. Tutti in fondo siamo unici a modo nostro ma non ne siamo a conoscenza perché in fin dei conti non ci importa davvero fare la differenza o dimostrare di possedere una marcia in più, a noi importa solo non essere considerati "differenti" per non risultare strani agli altri. Ci risulta quasi scomodo e vergognoso, in un certo senso, non essere perfettamente uniformi allo stereotipo di uomo/donna, e in quei pochi casi in cui c'è un difetto piccolo, un'imperfezione impercettibile, si cerca in ogni modo di nasconderla; la si occulta con il trucco, con l'esercizio o addirittura con la chirurgia. Probabilmente vi starete chiedendo come ho fatto a finire per parlare di accettare i nostri difetti quando la notizia principale è in realtà quella di una ragazzina che a vinto il suo "handicap". Anzi, non probabilmente, voi ve lo state chiedendo, e sapete una cosa? I due ragionamenti apparentemente possono non essere molto in sintonia tra loro ma in realtà sono strettamente collegati. Pensateci un attimo, "BAMBINA VINCE CONCORSO DI CALLIGRAFIA SENZA MANI" e "ABBASSO GLI STEREOTIPI" non sono due bei titoli da prima pagina in perfetta sintonia? Proprio perché ce l'ha fatta senza usare le mani Anaya ha dimostrato che questo ideale di "bisogna avere tutte e cinque le dita per impugnare correttamente una penna e scrivere bene" non è vero. Anaya ha sconfitto uno stereotipo. Se ci è riuscita una bambina così piccola perché non provare anche a noi, sebbene sia molto difficile, a sconfiggere certi ideali assurdi.

                                                                                               
                                                                                                                                             • Giulia •

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