lunedì 2 maggio 2016

Latinisti per scelta!

Nella giornata del 27 aprile sono stati sono promossi dalla consulta dei professori
universitari (Cusl), dall'università Cattolica di Milano e dall'Ufficio scolastico regionale le
certificazioni di latino.
Esse si volgeranno come le certificazioni Cambridge di lingua inglese solo che non ci
sarà una lingua viva da studiare bensì una lingua che ormai veniva è viene ancora
considerata morta da migliaia di giovani ma che appassiona e nutre la sapienza di molti
colti ormai da decenni.
Nei colloqui di lavoro, infatti, il latino sarebbe un aggancio in più poiché verrebbe
considerato come sinonimo di apertura mentale.
Sinceramente sono felice che alcuni ragazzi conservino l'amore per questa nostra
lingua madre e che vogliano anche essere avvantaggiati nel mondo del lavoro grazie a
uno di questi test ma, in realtà, non credo sia giusto per coloro che non hanno mai
studiato, vedi scuola con indirizzo non comprendente il latino, vedi che lo abbiano
perso dopo due anni, che esso venga riconosciuto a livello nazionale e internazionale
come simbolo di apertura mentale.
L'uso di questa lingua classica non viene "preso sul serio" da molti giovani poiché
sanno benissimo che nessuno mai nella vita parlerà loro in latino a meno che non si
trovino alla parte di speaking di uno degli esami sopracitati.
Vorrei concludere dicendo che la lingua è in continua evoluzione, aggiunge parole,
cambia termini, conia nuove espressioni ogni giorno, mentre il latino resterà sempre
invariato portando così solo allo studio della regola a memoria limitando così, a mio parere, l'apertura mentale.
D'altronde Cicerone disse che "la vita dei morti sta nella memoria dei vivi" e forse è per
questo motivo che il latino viene ancora studiato.
Alex

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