Emanuele stava trascorrendo una serata con gli amici, quando avrebbe avuto un diverbio al bancone del bar con un uomo ubriaco, di nazionalità italiana. Oggetto del contendere: la priorità per avere una bibita.
L’alcoolismo tra i giovani è un argomento che si sta ampliando sempre di più dovuto alla facilità dei ragazzi a bere alcolici.
I ragazzi attendono, con impazienza, il fine di settimana per uscire con i propri amici, per divertirsi e per svagarsi dopo le tensioni accumulate durante la settimana a scuola. Ed è proprio per questo motivo che il sabato sera è la serata in cui accadono maggior stragi: risse in discoteca o nei locali, incidenti stradali e “corse” all’ospedale.
La causa principale dell’uso di alcool è la voglia dei ragazzi a dimostrare il proprio coraggio, di essere dei leader e migliori rispetto ad altri.
Il problema della facilità di ottenere alcolici è dovuto al fatto che i ragazzi ora sembrano più grandi e che per questo motivi i baristi non controllano la loro età vendendo a loro bevande alcoliche. Anche la moda degli “happy hour” o degli aperitivi ha contribuito all’ amplia diffusione degli alcolici tra i giovani che cominciano dalla sera presto e finiscono a tarda notte.
L’alcoolismo tra i ragazzi è un problema che mi tocca da vicino, perché essendo una ragazza capisco la voglia di uscire a divertirsi con i propri amici al sabato sera, ma al tempo stesso mi rattrista il fatto che dei miei coetanei hanno come unico obiettivo di ubriacarsi per divertirsi. Sono contraria al pensiero che bisogna sfruttare l’effetto degli alcolici per agire con disinvoltura, per togliere le timidezze e di non avere paure sul pensiero degli altri. L’alcool non è una sostituzione al divertimento e non è un motivo per trovare la propria identità o appartenenza ad un gruppo. Purtroppo quando si fa uso dell’alcool si pensa solamente all’effetto di allegria e di spensieratezza senza pensare alle conseguenze o ai nostri genitori che stanno a casa in ansia finché non torniamo a casa.
Per il risolvere questo problema devono essere organizzati degli incontri appositi per i giovani affinché siano coscienti delle vere conseguenze che da l’alcool. Cominciare da cosi giovani può portare ad una vera dipendenza, trasformandoli in alcolisti diffidenti, che trascurano il loro lavoro, la loro famiglia e la loro vita; senza tener conto delle malattie che può riscontrare il fegato o l’apparato cardiocircolatorio.
Sono conseguenze estreme ma bisogna comunque considerarle perché non è una realtà così discostata se si comincia un uso di superalcolici ad un’età così precoce.
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