Quest'anno l'Atalanta è riuscita, dopo 26 anni di attesa, a tornare in Europa League.
La squadra, una delle più giovani e forti in Italia e nel mondo, si è posizionata nella zona alta della classifica di Serie A esprimendo un buon gioco e dimostrando le proprie qualità fisiche e caratteriali.
I giocatori, durante l'anno, hanno aumentato il loro valore e durante il mercato alcuni giocatori sono destinati a lasciare Bergamo per approdare in altre big della Serie A:
-Gagliardini all'Inter per 20 milioni (già venduto durante il mercato di gennaio);
-Kessie al Milan o alla Roma per 30 milioni circa;
-Conti per 15 milioni;
-Caldara alla Juventus per 20 milioni.
L'Atalanta incasserà in tutto circa 85 milioni che andranno, come è giusto che sia, al presidente Percassi.
L'Atalanta però l'anno prossimo, a meno di colpi di mercato, non renderà come quest'anno in quanto i giocatori da cambiare sarebbero troppi.
A mio parere sarebbe meglio che in Serie A, al fine di far crescere il calcio italiano, venga imposta una regola che definisca le quote che spettano ai presidenti. Questo perchè solo 5 squadre in Serie A spendono ciò che hanno incassato: Juventus, Napoli, Roma, Milan e Inter. Squadre come la Lazio e la Fiorentina hanno dei presidenti (Lotito e Della Valle) che secondo me si "intascano" troppi soldi rispetto alle entrate.
La regola prevede che il presidente abbia il diritto di mantenere nelle proprie tasche circa il 15% delle entrate mentre la restante parte dovrà essere obbligatoriamente spesa nel mercato trasferimenti per acquistare altri giocatori.
L'Atalanta, incassando 85 milioni, sarebbe così costretta a spenderne circa 72,25 con cui potrebbe comporre una squadra che possa competere in Italia e in Europa senza fare la fine del Sassuolo di quest'anno (eliminazione ai gironi di Europa League e 11º posto in campionato).
Questa regola avrebbe il fine di smuovere il mercato del nostro campionato e aumentare la qualità delle squadre di Serie A
Andre01
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