Il Blue Whale è un fenomeno di cyberbullismo estremo (la quale si svolge su gruppi appositi) nata in Russia, dove ragazzi (prevalentemente dai 10 ai 15 anni) si suicidano in una specie di "sfida" composta da circa 50 regole, una per ogni giorno. Le prove contengono atti di autolesionismo e atti che portano a depressioni, come svegliarsi alle 4.20 tutte le mattine per guardare film horror.
Solo in Russia sono morti circa 160 ragazzi a causa di questo macabro gioco, mentre in Italia c'è solo una vittima accertata e documentata dal programma televisivo Le Iene.
L'ideatore 22enne del gioco Philipp Budeikin ha dichiarato parole a dir poco scioccanti: "Non mi sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete (...). Ci sono persone e scarti biologi. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società."
IL MIO PENSIERO
Personalmente credo che questo fatto deve venire immediatamente bloccato, cercando di censurare in qualsiasi modo i gruppi dove si svolge tutto ciò e che i genitori dovrebbe avere una supervisione più ampia di ciò che succede/succederà ai loro figli.
Dall'altro canto, però, alcuni ragazzi che compiono questo gesto lo fanno anche, probabilmente, per motivazioni più profonde e consigliereiai compagni di classe o amici di queste persone di non fargli compiere questo gesto estremo.
Se questa tragedia non dovesse avere una fine, si potrebbe parlare di una delle più grandi tragedie a livello adolescenziale, tanto che alcuni giornalisti lo hanno definito un "olocausto 2.0".
Alla fine della mia riflessione, una domanda però mi sorge spontanea: come è possibile che i genitori non si siano accorti di nulla? Se vostro figlio compie atti di autolesionismo per circa 50 giorni e si
svegliano alle 4.20 di mattina, come fate a non accorgervene?!
Mr.D
La Blue Whale è una sfida (se così la si può chiamare) che porta in 50 giorni al suicidio.
RispondiEliminaPersonalmente sono d'accordo con lo scrittore del post quando afferma che queso fanomeno debba essere immadiatamente bloccato in quanto sta facendo strage di adolescenti.
Rimango inoltre anch'io stupito del fatto che i genitori dei ragazzi che partecipano alla sfida non si accorgano di nulla. Nonostante ciò non è l'unico e il primo problema che interessa i giovani e "sfugge" agli occhi dei più grandi della famiglia. Da molto più tempo alcuni giovani si avvicinano a mondi pericolosi, come l'alcool e la droga, da cui vengono sopraffatti fino ad arrivare nei casi più estremi a malattie gravi o addirittura alla morte. Anche in questo caso può sorgere spontanea la stessa domanda: come fai, tu genitore, a non accorgerti di quello che tuo figlio sta facendo?
Gabriele C.
Io sono pienamente d'accordo con ciò che è stato detto da parte di Davide, infatti penso anche io che l'autore di questo gioco debba pagare per aver creato un "arma" che ha portato la morte di oltre 200 ragazzi, ai quali veniva fatto credere di essere scarti della società, così definiti dal "pazzo inventore" della challenge.
RispondiEliminaAlessandro