UNITI contro L'UMANITÀ
Da oltre dieci anni, ogni 17 maggio si celebra la giornata contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, promossa dall'Unione europea. L'obbiettivo di questa giornata è principalmente quello di ottenere i diritti delle associazioni LGBT e di alzare la voce per contrastare i pregiudizi.
IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia, è il titolo di questa manifestazione.
Chi l'ha assegnato?
Louis-Georges Tin, autore de Dictionnaire de l'homophobie, organizzò la prima Giornata internazionale contro l'omofobia il 17 maggio 2004, a quattordici anni dalla decisione (17 maggio 1990) di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle patologie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
Un po' di terminologia: che cosa significa LGBT?
È una sigla utilizzata per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. L'acronimo è diventato un'auto-definizione ed è stato adottato dalla maggior parte di centri sociali e media basati su sessualità e identità di genere.
Io, personalmente, sostengo questa manifestazione come essere umano. È giusto che delle persone comuni si "facciano sentire" per delle leggi che dovrebbero riguardare tutti, nell'uguaglianza e parità delle diversità.
Ognuno è diverso nei suoi modi, di fare, pensare, amare, nessuno può vietare la scelta di vita di un'altro individuo solo per una paura insensata (omofobia: dal greco omos= stesso, medesimo e fobos= paura).
Credo inoltre che la vera paura di un omofobo sia di essere a sua volto omosessuale, un opinione sbagliata su un umano non porta alla violenza per un altro.
Qui riportate ci sono alcune informazioni importanti da sapere, che dovrebbero farvi RIFLETTERE:
ancor oggi, nel ventunesimo secolo, ottantuno Paesi considerano reato le relazioni dello stesso sesso.
Questo significa che circa 40% della popolazione mondiale non è libera di scegliere chi amare. Milioni di persone omosessuali e bisessuali vivono nella paura.
In dieci Paesi esiste una pena di morte per atti dello stesso sesso.
Purtroppo non tutti condividono il concetto di avere delle leggi antidiscriminatorie, ma fortunatamente alcuni stati, soprattutto americani e europei (come l'Italia) hanno approvato delle norme a riguardo: per esempio, l'articolo 3 della Costituzione italianedice che « Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali ».
Anche se l'omofobia, intesa come reato, è punibile con sanzionicarcerarie o pecuniarie solo in pochi paesi (Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia).
Io sono d'accordo con l'autrice in quanto noi, umani, siamo tutti uguali nelle nostre differenze; ogni persona ha qualcosa in comune con un'altra e qualcosa che la distingue da altre. Io penso che, come esseri umani, tutti noi abbiamo dei diritti e dei doveri e sono assolutamente certa che amare sia un diritto. Ci sono individui che pensano di avere il diritto di prendere in giro e fare violenza sulle persone che hanno un orientamento sessuale considerato "non normale". Sono felice che molte persone siano a favore del giorno contro le violenze che ogni giorno alcune persone devono subire. Una donna, come un uomo, ha il diritto di innamorarsi della persona in cui ritrova il proprio sorriso; nulla cambia: gay o lesbiche, uomo e donna resteranno per sempre umani. Concludo dicendo che se una persona omosessuale avesse avuto la possibilità di scegliere il proprio orientamento sessuale, avrebbe scelto di vivere in pace senza discriminazioni.
RispondiEliminaGiulia
Io sono pienamente d'accordo con Valentina perché siamo tutti uguali e non è il nostro orientamento sessuale a definire chi siamo. Il fatto di essere gay, lesbica, transgender o bisessuale è sono una scelta non è una definizione di chi si è. Inoltre penso che ognuno abbia il diritto di fare ciò che vuole pur sempre nel rispetto altrui e nessuno ha la facoltà di giudicare o discriminare altre persone solo per una scelta in quanto siamo tutti della stessa specie e nessuno è superiore agli altri.
RispondiEliminaLaura
Sono completamente d'accordo con quello che ha scritto l'autrice perché penso che il vero amore non fa differenze di nessun genere in particolare per la razza o per il sesso di due persone. L’omosessuale è appena sopportato se nasconde al mondo la sua diversità, se si sforza di sembrare “NORMALE”. Loro chiedono solo di poter vivere la loro vita con dignità e giustizia, non invadono mai, o quasi mai, gli spazi dei cosiddetti “NORMALI”. Ma cos’è la normalità, ce lo siamo mai chiesto? Oppure non ci importa proprio di cercare di capire, perché qualunque cosa che sia al di là del nostro credo è una cosa da temere senza cercare di comprendere. Io spero veramente che trionfi sempre l'amore al di là dei pregiudizi.
RispondiEliminaParci